stanca
Aggiornata la "Legge Stanca" (con colpo di scena finale)
superando.it del 05-10-2013

ROMA. «Sicuramente ci aspettavamo di più da questo tanto sospirato Decreto -
dichiara Giulio Nardone, presidente nazionale dell'ADV (Associazione
Disabili Visivi) - ma quello cui non eravamo veramente preparati ad
assistere è stata la sua piena violazione nel momento stesso in cui è stato
portato a conoscenza degli italiani!».
Ma come è tradizione della migliore letteratura gialla, lasciamo il colpo di
scena per il finale e vediamo innanzitutto di cosa si sta parlando. Si parla
del Decreto Ministeriale del 20 marzo 2013, denominato Modifiche
all'allegato A del decreto 8 luglio 2005 del Ministro per l'innovazione e le
tecnologie,
recante: «Requisiti tecnici e i diversi livelli per l'accessibilità agli
strumenti informatici», finalmente registrato alla Corte dei Conti il 6
agosto scorso e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 217) il
16 settembre.

«Tale Decreto - spiega Stefania Leone, consigliera dell'ADV con delega per
le problematiche legate alle tecnologie - aggiorna in sostanza i requisiti
di accessibilità e le tecnologie utilizzabili per i siti web, da parte delle
Pubbliche Amministrazioni, rispetto ai soggetti destinatari della cosiddetta
"LeggeStanca" (Legge 4/04, Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti
disabili agli strumenti informatici), recependo le linee guida
internazionali sull'accessibilità (WCAG2.0) emanate dall'organismo W3C ormai
nel 2008. I requisiti da ventidue divengono così dodici, alcuni dei quali
suddivisi in punti di controllo, con i relativi riferimenti ai criteri di
successo delle WCAG 2.0, che devono guidare il lavoro degli sviluppatori del
software».
«Un importante novità - rileva poi Leone - è l'obbligo dell'accessibilità
dei documenti in formato .pdf, troppo spesso fotocopiati o fotografati e
inseriti nei siti pubblici come "immagini", risultando completamente
illeggibili dagli screen reader, ausili utilizzati dalle persone non
vedenti, e pertanto inaccessibili».

La stessa Stefania Leone, va ricordato, ha rappresentato la FISH
(Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) al Tavolo Tecnico
istituito nel 2009 e 2010 presso la Presidenza del Consiglio, per la stesura
del nuovo documento, Tavolo cui ha partecipato anche l'altra grande
Federazione di Associazioni impegnate sulla disabilità, vale a dire la FAND
(Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità).
«Si aspettava da tempo - sottolinea in tal senso la Consigliera dell'ADV -
la conclusione dell'iter giuridico dell'aggiornamento della normativa,
rallentato sia dalla burocrazia che dagli eventi politici di questi anni,
che hanno visto cambiare più volte il Ministro competente. Questo Decreto,
per altro, non va confuso con la recente Circolare dell'Agenzia per l'Italia
Digitale [Circolare 61/13, N.d.R.], emanata l'11 marzo di quest'anno e
avente per oggetto Disposizioni del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179,
convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 in tema di
accessibilità dei siti web e dei servizi informatici. Obblighi delle
Pubbliche Amministrazioni. Quest'ultimo documento, infatti, revisionato tra
gli altri anche da chi scrive, non poteva avere grande effetto senza
l'aggiornamento dei requisiti tecnici presenti nell'Allegato A della "Legge
Stanca", ora finalmente pubblicati, pur decretando nuovi controlli e
obblighi da part e delle Pubbliche Amministrazioni e ampliando il novero dei
soggetti erogatori di servizi, cui si applica la Legge 4/04».
«Oltre infatti alle Pubbliche Amministrazioni, agli enti pubblici economici,
alle aziende private concessionarie di servizi pubblici, alle aziende
municipalizzate regionali, agli enti di assistenza e di riabilitazione
pubblici, alle aziende di trasporto e di telecomunicazione a prevalente
partecipazione di capitale pubblico, alle aziende appaltatrici di servizi
informatici, essa - conclude Leone - si applica anche a tutti i soggetti che
usufruiscono di contributi pubblici o agevolazioni per l'erogazione dei
propri servizi tramite sistemi informativi o internet».

E torniamo quindi al "giallo" finale, svelato da Giulio Nardone, che
dichiara: «Sono molto precise e puntuali le annotazioni di Stefania Leone.
Peccato che non sia stata altrettanto precisa e puntuale l'ottemperanza al
Decreto da parte del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca
Scientifica (MIUR). Infatti, il Decreto che fa obbligo a tutte le Pubbliche
Amministrazioni e perfino a numerosi enti privati di pubblicare gli atti in
formato accessibile, è stato pubblicato dal MIUR in formato .pdf-immagine e
quindi non è leggibile con i lettori di schermo che usano le persone non
vedenti. Sembrerebbe uno scherzo, ma non lo è».
«Come ADV - conclude Nardone -, Associazione componente della FISH,
denunciamo con forza questa colpevole "distrazione", chiedendo al Ministero
di spiegare come e perché ciò sia avvenuto e di impegnarsi a non più
disattendere i diritti all'accessibilità informatica delle persone con
minorazioni visive». (ADV
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