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Facebook: stop alla privacy
Art. postato da Angela delicata su smanettando, 18\10\2013, h. 12.34.

Le vite dei minori a portata di internet

Giovani che passano le loro giornate sul social network più famoso del
mondo: la loro vita a "disposizione" di chiunque sia connesso, anche ai
non amici. Genitori sul piede di guerra

12:07 - Abbattutte anche le ultime barriere di privacy su internet. Il
modo di comunicare tra i ragazzi passa attraverso la Rete e, se prima si
poteva contare su un minimo di intimità, adesso bisogna arrendersi ad
essere spiati. Proprio Facebook, il social network più famoso al mondo,
attraverso un comunicato fa sapere che le pagine con i profili dei
minori saranno rese pubbliche a tutti, anche a quelli che non sono
amici. I genitori pronti a denunciare.
Facebook: stop alla privacy Le vite dei minori a portata di internet
Caduto l'ultimo pezzetto di privacy - Un passaggio velocissimo
dall'essere tutelati all'essere mandati allo sbaraglio sotto gli occhi
di tutti. E' questa l'ultima notizia che arriva dalla sede di New York.
I minorenni, in teoria dai 13 ai 17 anni (visto che non ci si potrebbe
iscrivere prima), non potranno godere più di nessuna tutela. Le pagine
contenenti i loro profili, le loro foto e i loro commenti saranno
visibili a chiunque: amici e non.

Modo sbagliato di comunicare - La decisione di Facebook arriva proprio
dall'aumento sensibile del cyber bullismo. I minori, secondo loro, non
hanno più nessun freno e si nascondono davanti a uno schermo per
prendere di mira coetanei ritenuti più deboli. Notizie di cronaca che
ormai sentiamo quasi tutti i giorni. Ragazzi e ragazze che arrivano
anche al suicidio spinti da maltrattamenti attraverso internet. Era ora
di dire basta e Jeffrey Chester, del Centre for Digital Democracy, non
ha dubbi: "Non sempre i giovani mettono a fuoco le conseguenze cui
possono andare incontro".

La risposta di Zuckerberg - "Per impedire gesti affrettati abbiamo
studiato dei pop up che si aprono per avvertire gli utenti di quello che
stanno facendo". Facebook, che nel mondo conta un miliardo e 155 milioni
di iscritti, ha così deciso di far cadere l'ultimo muro di privacy.
Pronti alla rivolta, invece, i genitori che la reputano una scelta
oltraggiosa. Un argomento caldissimo che farà discutere ancora per
molto, ma che magari potrà far conoscere le azioni dei propri figli
anche a quelle madri e quei padri che ignorano la loro vita multimediale.
Fonte: www.tgcom24.mediaset.it/tgtech/2013/notizia/facebook-
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