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Apple senza Steve Jobs? «È spacciata»
Corriere.it, 13\08\2013.

Larry Ellison, Ceo di Oracle, è scettico sul futuro dell'azienda di Cupertino: «Steve come Edison, 
senza di lui durerà poco»
Il Ceo di Oracle, Larry Ellison (Ap)
 La Apple senza Steve Jobs? «È spacciata». E a dirlo non è uno qualsiasi bensì Larry Ellison - Ceo 
di Oracle nonchè vecchio amico di Jobs - in una intervista alla Cbs. «Era il nostro Edison, il 
nostro Picasso, era un incredibile inventore», sottolinea Ellison. E, su questo, l'opinione è 
condivisa. Ma il punto è un altro: senza Jobs la Apple è destinata al fallimento? Ellison pare 
abbastanza sicuro: «Abbiamo già condotto questo esperimento» commenta facendo riferimento al 
periodo in cui Steve Jobs fu estromesso da Apple, nel 1985, prima del suo ritorno nel 1996 (nel 
mentre Jobs trova il tempo di fondare la Pixar). Eppoi, nel corso dell'intervista, il Ceo di Oracle 
è ancora più esplicito: «Abbiamo visto la Apple con Steve Jobs» e mima il pollice alto in segno di 
vittoria. E «abbiamo visto la Apple senza»: pollice verso. In altre parole, per Ellison, la storia 
si ripeterà.
APPLE IN BILICO - Larry Ellison non è solo il Ceo di Oracle e non ha solo dato il via alla sua 
azienda proprio mentre Jobs creava la «mela morsicata» destinata a diventare paradigma, era 
probabilmente l'amico più stretto di Steve Jobs. I due confidavano l'uno nell'altro, si davano 
consigli (almeno così c'è scritto nella biografia ufficiale di Jobs). A cementare il loro rapporto, 
c'era anche il fatto che entrambi erano figli adottivi. Ed entrambi non hanno mai avuto paura di 
puntare in alto, di provocare, di lanciare grandi idee. Il commento (pubblico) di Larry Ellison è 
una brutta notizia per Apple, per i suoi dipendenti e, specialmente, per l'attuale Ceo di Apple, 
Tim Cook, che recentemente è stato sollecitato dalla dirigenza dell'azienda di Cupertino a produrre 
innovazione, velocizzare, realizzare nuovi prodotti.
DATI PREOCCUPANTI - E, sul mercato, Apple ha già vacillato su scala mondiale, eccezion fatta per le 
(inaspettate) alte vendite dell'iPhone 5 che hanno permesso di evitare il disastro nell'ultimo 
trimestre e di mantenere, attualmente, Apple al settimo posto nel più grande mercato di smartphone 
del mondo, ovvero il mercato cinese. Il prezzo delle azioni è, negli ultimi mesi, aumentato da 450 
a 475 dollari, ma resta incredibilmente più basso rispetto ad un anno fa, quando una azione costava 
700 dollari. Senza contare che la quota di mercato dell'iPad si è dimezzata. Ancora peggio, forse, 
è il fatto che Android ha raggiunto l'80 per cento del mercato globale nel settore e anche Windows 
Phone di Microsoft sta acquistando una sua identità, distanziandosi dal concept dell'iPhone, e 
riducendo le distanze da Apple.
QUALE FUTURO? - In molti si stanno domandando cosa stia facendo Apple, mentre si palesano anche 
dubbi sull'iPhone 5S, sul più economico iPhone 5C (fatto in plastica), su un futuro iPad e su altri 
prodotti che dovrebbero servire ad arginare le mancate vendite. La domanda è: quanto reggerà la 
Apple sul mercato prima di crollare? La risposta di Larry Ellison è altrettanto secca: «Non a 
lungo». Il Ceo di Oracle vede un futuro scuro per l'azienda del suo grande amico: riusciranno i 
dipendenti della Apple a proseguire la visione di Jobs a mantenere la «fede», a sognare, a 
inventare e a provare che Ellison ha sbagliato?
13 agosto 2013 (modifica il 14 agosto 2013)
dal Corriere
www.corriere.it/tecnologia/13_agosto_13/apple-spacciata-larry-ellison_7045ff70-043c-11e3-b7de-a2b03b792de4.shtml
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