ciccio
Storia del cane ciccio.
Art. postato da F. Melis su smanettando, 15\01\2013, h. 15.14.

Da Repubblica del 15 gennaio 2013
bari.repubblica.it/cronaca/2013/01/15/news/cane_in_chiesa-50573866/?ref=search

Il pastore tedesco che vive ai piedi dell'altare
ogni giorno in chiesa piange la sua padrona
La storia di Ciccio che da mesi commuove un'intera cittadina nel
Brindisino. Dopo la morte della donna, il cane va sempre a messa nella
speranza di rincontrare chi si prendeva cura di lui
di SONIA GIOIA

La sua padrona non c'è più da due mesi ma Ciccio, un pastore tedesco di
12 anni, non ha mai smesso di aspettarla. Lo trovi lì, sul sagrato della
chiesa San Maria Assunta a San Donaci, dove tutti i giorni andavano a
messa uno affianco all'altro e dove due mesi fa sono stati celebrati i
funerali di Maria Lochi, 57 anni, una vita trascorsa a prendersi cura
dei randagi.
Lo trovi anche in chiesa, sotto l'altare, a due passi dal parroco che
distribuisce la comunione ai fedeli e lui lì, ad aspettare il ritorno
della sua compagna di vita. Una storia, quella di Ciccio, che da mesi
commuove un'intera cittadina e che ricorda la vicenda raccontata dal
celebre film con Richard Gere, Hachiko. Un cane e il suo padrone, un
legame che non si spezza neanche dopo la morte.
Nel paesino di 7mila anime in provincia di Brindisi tutti la conoscevano
come "Maria te lu campu", viveva in periferia, nei pressi del campetto
da calcio, da qui il nomignolo. Il cognome comparso sui manifesti
funebri fatti affiggere dalla sorella che vive al Nord, tradisce le
origini abruzzesi, ereditato da un padre che non aveva mai conosciuto.
Alla periferia di San Donaci ci era arrivata da bambina chissà come,
insieme alla madre. Sono le poche notizie di una vita border line, ricca
soltanto di un serraglio di amici a quattro zampe con i quali divideva
il pane, tutti i giorni. Li raccoglieva per strada, li curava, li
nutriva e loro ricambiavano facendole compagnia. L'amica degli animali,
questo era a San Donaci "Maria te lu campu". Fra tutti, Ciccio aveva un
posto d'onore. Il pastore tedesco la accompagnava in ogni dove, la donna
gli aveva insegnato a porgere la zampa e ad attendere rispettosamente
fuori dall'uscio quando lei si andava a far la spesa, e soprattutto a messa.
L'ultimo viaggio insieme proprio in chiesa, dove agli inizi di novembre
don Donato Panna ha celebrato le esequie di Maria fra i banchi quasi
vuoti. E' stato allora che Ciccio, per la prima volta, ha varcato la
soglia con l'aria mesta e il passo lento. Il parroco non ha avuto cuore
di cacciarlo via. "Ho da poco perduto il mio cane, investito da un'auto
-  racconta il sindaco Domenico Serio - e qualche giorno fa mentre ero a
passeggio con mia moglie mi sono imbattuto in Ciccio, abbiamo pensato
subito di adottarlo. Quando lo abbiamo chiamato ci ha allungato la
zampa, famigliare, ci siamo diretti verso casa e lungo il percorso gli
si sono avvicinati il venditore di panini, il macellaio, ed altri. Mi
sono insomma accorto che la gente dell'intero paese lo avevo già
adottato, e non ho avuto cuore di strapparlo alla comunità. I bambini
gli hanno anche trovato un posto dove dormire: Ciccio è insomma il cane
di tutti".
E' di fronte all'altare della chiesa matrice che il pastore tedesco
ritorna tutti i giorni all'ora della funzione, la comunità dei fedeli
per i quali è diventato una presenza famigliare non ha esitato ad
accoglierlo, commossa. Tributo d'amore per Maria, che prima del gesto
del suo cane Ciccio, non aveva nemmeno mai avuto nemmeno un cognome.
(15 gennaio 2013)
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