+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.

Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.

- NUMERO 163, NOVEMBRE 2013.

 

 

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++Numero 163: In questo numero:

 

01: L'effetto Paraolimpiadi "ribalta la percezione delle persone disabili".

- Un attivista ed un atleta paraolimpico esaminano i cambiamenti nell'atteggiamento del pubblico.

 

2: Gli assistenti delle case di riposo "difettano di fiducia e di competenze digitali".

-Lanciati alcuni nuovi progetti per dare impulso alla consapevolezza e al sostegno digitale.

 

03: I creatori di standard vengono sollecitati a fornire un sostegno agli anziani ed ai disabili.

- Tutti i principali prodotti e servizi devono essere inclusivi, dichiara un accademico.

 

 

Notizie in Breve
04: Wiki Fix – correzioni per un'accessibilità per tutti;
05: Il divario in mostra – un grafico rivela il divario digitale;
06: Per aumentare la competenza – un corso di istruzione superiore sul design per le tecnologie ICT accessibili.

 

 

Sezione Due: Rapporto sulla conferenza – eAccess 13: Dibattito.

07: Il prezzo della libertà di software: I software liberi ed open source sono solitamente meno costosi, e allora perché non vengono usati di più nel settore delle tecnologie assistive? Dan Jellinek ce ne parla a seguito di un dibattito organizzato da E.A. Draffan, dell'Istituto dell'Università di Southampton.

 

[Fine dei contenuti].

 

 

++Sezione Uno: Notizie

 

+01: L'effetto Paraolimpiadi "ribalta la percezione delle persone disabili".

 

L'impatto dei Giochi Paraolimpici del 2012 sull'atteggiamento del pubblico nei confronti dei disabili è stato positivo, ma alcuni gruppi di pressione hanno tentato di "abusarne" a scopi politici, ha dichiarato uno dei principali attivisti durante la conferenza e-Access di quest'anno.

 

Anche Simon Stevens, consulente per la disabilità ed attivista, ha spiegato ai convenuti che, pur se i Giochi di Londra hanno messo in maggiore evidenza i problemi della disabilità, ci vorrà ancora un po' di tempo per poter valutare se questo effetto sarà duraturo.

 

Steven ha parlato durante la conferenza e-Access '13, il principale evento del Regno Unito sull'accesso alle tecnologie da parte delle persone disabili, organizzato da Headstar, l'editore del Notiziario Internazionale sull'Accessibilità. Egli ha criticato la maniera in cui alcuni enti assistenziali hanno usato le Paraolimpiadi per fare, ad esempio, "della retorica contro il governo". "Hanno sostenuto che le Paraolimpiadi non hanno distratto il disabile medio dalle privazioni che presumibilmente tutte le persone disabili affrontano a causa delle riforme del welfare effettuate da questo governo", ha dichiarato Stevens. "Questo utilizzo dei Giochi per incoraggiare un punto di vista preconcetto e vittimista… non è affatto utile".

 

Tuttavia, secondo Stevens, l'autentico valore dei Giochi per l'immaginario delle persone disabili nel Regno Unito sta in una zona intermedia tra pareri positivi e pareri negativi. "Credo che sia importante considerare le Paraolimpiadi soltanto come uno dei fattori tra i molti che hanno contribuito a mettere in evidenza i problemi relativi alla disabilità… La politica della disabilità ha raggiunto il suo punto massimo e le Paraolimpiadi ne hanno costituito una parte integrante, aggiungendo un'altra dimensione alla comprensione della disabilità da parte del pubblico, in contrasto con i mass-media, che presentano i disabili come persone vulnerabili o come scherzi di natura".

 

Ci vorrà ancora un po' di tempo per valutare l'autentica eredità di questi Giochi, ha affermato Stevens. "Il trucco sta nel riuscire a mantenere l'interesse nel lungo periodo, ed usarlo per ribaltare la percezione dei disabili come persone vulnerabili ed oggetto di pietà. Temo che il pubblico veda ancora i disabili come un unico gruppo omogeneo, con tutti che pensano allo stesso modo… dobbiamo iniziare a far vedere che i disabili sono individui diversi tra loro, con necessità, desideri, aspirazioni, obiettivi, preferenze e avversioni individuali … I Giochi devono essere visti come parte integrante di un movimento d'azione informale più vasto, che aiuta le persone disabili ad ottenere il loro status di cittadini pienamente contribuenti".

 

Hannah Cockroft, Membro dell'Impero Britannico e principale relatrice alla Conferenza, detentrice del record mondiale di corsa in sedia a rotelle e vincitrice di due medaglie d'oro alle Paraolimpiadi di Londra del 2012, ha spiegato che il crescente utilizzo di Internet e dei social media ha contribuito a pubblicizzare i profili degli atleti. Ad esempio, YouTube, il sito di condivisione di video, ha mostrato brevi filmati dei singoli atleti e dei loro allenamenti. "Ha persuaso la gente a guardarci e a rendersi conto delle nostre capacità per la prima volta", ha affermato Cockroft. "Ha contribuito a far uscire le Paraolimpiadi dall'ombra delle Olimpiadi e a celebrare tutti noi [atleti paraolimpici] come atleti di elite. Ha davvero convinto la gente a guardarci e a [vedere] le nostre capacità per la prima volta… ciò che possiamo fare anziché ciò che non possiamo fare".

 

Cockroft ha dichiarato che l'interesse nei confronti degli atleti paraolimpici è continuato per tutto il 2013, in parte grazie all'estesa copertura mediatica dei Giochi. E' essenziale che questa esposizione continui, ha spiegato, "perché altrimenti una nazione sembra in grado di dimenticare gli atleti paraolimpici molto in fretta".

 

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull'Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=969

 

 

+02: Gli assistenti delle case di riposo "difettano di fiducia e di competenze digitali".

 

Molte persone che lavorano con gli anziani ed i disabili nelle case di riposo difettano di competenze digitali e spesso non sono in grado di aiutare i residenti ad usare Internet e altri strumenti importanti, secondo quanto dichiarato ai convenuti alla conferenza eAccess 13.

 

"Spesso scopriamo che le persone che lavorano nel settore dell'assistenza non sono particolarmente fiduciosi o abili nell'uso degli strumenti digitali", ha dichiarato Miles Maier, campione di tecnologia ICT di LASA, un'organizzazione che aiuta gli enti assistenziali ed i gruppi di volontariato ad usare le tecnologie.

 

Per colmare questo divario, LASA ha lanciato il progetto Connected Care (Assistenza Connessa), aiutando i fornitori non profit di assistenza sociale, come i centri per la vita indipendente, le case di riposo e i centri di assistenza diurna, ad utilizzare le tecnologie ICT in maniera più efficiente, come ha spiegato Maier. In base a questo progetto, finanziato dal Ministero della Sanità per tre anni, le organizzazioni ricevono un "controllo sanitario" relativo alle tecnologie ICT ed un piano di azione per aiutare i dipendenti a diventare più abili con le tecnologie e ad aumentare le loro competenze.

 

L'obiettivo finale è mettere le persone assistite in grado di usare la tecnologia in maniera più efficiente, ha spiegato Maier, permettendo loro di comunicare con le famiglie e gli amici e di avere maggior controllo sull'assistenza di cui usufruiscono. "La nostra idea di lavoro è di fornire alle persone assistite l'accesso alle tecnologie elettroniche e digitali: esse conferiscono autonomia e capacità", ha affermato Maier.

 

Anche la Disabled Living Foundation (Fondazione per la Vita Disabile, DLF) ha lanciato un progetto complementare, che fornisce informazioni sulla vita indipendente: si tratta di una risorsa di rete denominata "Living Made Easy" (La vita facilitata), che offre a tutti consigli imparziali sui prodotti e sulle tecnologie assistive, è stato spiegato durante la conferenza.

 

Ed Mylles, direttore dello sviluppo aziendale presso questo ente assistenziale, ha dichiarato che questa risorsa è suddivisa in otto sezioni, fra cui le risorse per la casa, la mobilità e gli spostamenti, il tempo libero e la comunicazione.

 

Gli utenti possono esaminare una vasta gamma di tecnologie e prodotti per la comunicazione, compresi i programmi di conversione testo-voce, gli ingranditori, gli amplificatori di conversione per chi necessita di ausili uditivi e le alternative ai mouse e alle tastiere.

 

Il Ministero per la Cultura, i Media e lo Sport ha dato un sostegno allo sviluppo della sezione relativa alla comunicazione e comprendente l'accesso alle tecnologie ICT, aiutando ad "ampliare la zona dei prodotti e a lavorare in maniera specifica sull'inclusione dei prodotti di software", ha raccontato Mylles.

 

La sezione relativa alla comunicazione di Living Made Easy ora contiene spiegazioni dettagliate di oltre 250 prodotti di software con prezzi e caratteristiche, oltre ad elencare le principali organizzazioni di tecnologie ICT che possono fornire ulteriore consulenza e sostegno, ha spiegato Mylles.

 

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull'Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=965

 

 

+03: I creatori di standard vengono sollecitati a fornire un sostegno agli anziani ed ai disabili.

 

Coloro che lavorano sugli standard tecnici per i principali prodotti e servizi devono tenere in maggiore considerazione le necessità delle persone anziane e disabili: ecco ciò che è stato comunicato ai convenuti alla conferenza eAccess 13 durante la sessione finale, in cui vari relatori hanno illustrato i punti chiave del futuro dell'accessibilità.

 

Gill Whitney, direttore del gruppo di ricerca "Il Design per Tutti" presso l'Università del Middlesex, ha dichiarato che, in una recente inchiesta sui membri della commissione effettuata dal British Standard Institution (Istituto Britannico per gli Standard), soltanto un terzo ha risposto "sì" alla domanda "Qualcuna delle vostre attività di standardizzazione comprende la standardizzazione di prodotti o servizi dove l'accessibilità per gli anziani ed i disabili deve essere presa in considerazione?".

 

Tuttavia, circa quattro quinti degli intervistati (76,7%) ha risposto "sì" alla domanda "Qualcuna delle vostre attività di standardizzazione comprende la standardizzazione di prodotti o servizi progettati per essere usati dalle persone?".

 

In una società che sta invecchiando, queste risposte non hanno senso in generale, ha spiegato Whitney, dal momento che tutti gli standard per le persone sono anche standard per gli anziani ed i disabili. Uno degli sviluppi che potrebbe dimostrarsi utile è l'attuale revisione della guida alla creazione degli standard internazionali ISO/IEC Guida 71:2001, ha spiegato: consiste in varie direttive dirette ai creatori di standard per soddisfare le esigenze delle persone anziane o disabili.

 

"Per prima cosa, includere i cellulari" è stato un altro importante argomento presentato da Jonathan Hassell, ex direttore dell'accessibilità presso la BBC e fondatore dell'ente Hassell Inclusion.

 

"Per me, la maniera più naturale di avere una migliore esperienza del mondo, per chiunque sia affetto da un qualsiasi tipo di disabilità, è attraverso un telefono cellulare. E' l'unica cosa che i disabili portano con sé tutto il tempo, un oggetto [da cui] dipendono praticamente per qualsiasi cosa", ha affermato Hassell. "Se non si pensa all'accessibilità unitamente ai cellulari, vuol dire che non si è capito nulla".

 

Mel Findlater, direttore del The You Can Hub, ha detto qualcosa di analogo quando è salita sul palco vestita con uno scatolone di cartone. "Come società, mettiamo le persone disabili in scatola tutto il tempo", ha spiegato Findlater. "La tecnologia, specialmente la tecnologia cellulare, dispone di un autentico potenziale per aiutare le persone disabili ad uscire dalle loro scatole. Possiamo iniziare a pensare in questo modo, progettando assieme alla gente e aiutando la gente ad uscire dalle loro scatole?".

 

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++Notizie in breve:

 

+04: Wiki Fix: E' stato creato un sito web che dà ai creatori di siti e agli altri utenti della rete l'opportunità di scrivere le proprie "fix" (correzioni) di accessibilità ai siti web più popolari, in modo da immagazzinarle e permettere agli altri utenti di vederle ed utilizzarle. Il creatore di "Accessify Wiki", Nick Freear, creatore di siti web presso la Open University, afferma che il sito ha lo scopo di costituire un complemento alle direttive e ai tentativi già esistenti di introdurre l'accessibilità, e di dare ai proprietari dei siti l'assistenza necessaria per migliorarne l'accessibilità. Una serie di strumenti per aiutare le persone ad usare queste "fix" verrà sviluppato quanto prima e si cercano volontari che diano una mano per tutti gli aspetti di questo progetto:

Link rapido: http://bit.ly/1aTcTxz .
Link completo: http://disability.addmysupport.com/home

 

 

+05: Il divario in mostra: Un diagramma visivo informativo, o "infographic", che visualizza il divario digitale nel Regno Unito, rivela che il 49% dei disabili ed il 61% delle persone sopra i 65 anni non sono ancora presenti online. Il grafico della "Nazione digitale?" è stato prodotto dalla Fondazione Tinder ed è basato su dati provenienti da fonti ufficiali, tra cui Ofcom, l'ente che regolamenta le comunicazioni, e l'Ufficio Nazionale di Statistica. Esso mostra il tipo di persone che hanno più possibilità di utilizzare Internet e per quali motivi, con rappresentazioni visive di come alcuni fattori, come l'età e la condizione socio-economica, incidono sull'attività degli utenti.

Link rapido all'infographic in formato PDF: http://bit.ly/18l5R4E
Link completo all'infographic in formato PDF: http://www.tinderfoundation.org/sites/default/files/research-publications/digital_nation_infographic.pdf

 

 

+06: Per aumentare la competenza: Una nuova qualifica di istruzione superiore è stata introdotta dall'Università del Middlesex per i professionisti del settore ITC e per altri che desiderano migliorare la loro conoscenza del design accessibile per le tecnologie ICT. Il corso per il Certificato Post Laurea di Pratica Professionale nel Design per la Diversità nel Settore ITC dura un anno ed è tenuto da Gill Whitney, esperta in inclusione digitale; l'inizio è previsto per gennaio 2014.

Link rapido:http://bit.ly/17PySWd
Link completo:http://www.mdx.ac.uk/courses/postgraduate/Professional-Practice/Diversity_information_Communication_Technology.aspx

 

 [Fine della Sezione Uno].

 

 

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Le didascalie remote consentono alle persone sorde di partecipare senza problemi ad incontri, riunioni e conferenze telefoniche. Noi forniamo didascalie accurate e veloci di tutto ciò che viene detto ad un sito web, affinché i non udenti possano leggerle. Il servizio costa soltanto 65 sterline l’ora ed è possibile la prenotazione in giornata: ciò significa che le persone sorde possono ricevere il supporto alla comunicazione di cui hanno bisogno, rapidamente e dietro richiesta. Tutto ciò che è necessario per usufruire di questo servizio è un accesso ad Internet, ed il servizio è accessibile anche da uno smartphone o un tablet.

 

Per informazioni, visitare il sito: http://bee-communications.com/remote-captioning.htm

 

[Fine dell’annuncio speciale].

 

 

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[Fine dell’Annuncio Speciale].

 

 

Sezione Due: Rapporto sulla conferenza

- - eAccess 13: Dibattito.

 

+ 07: Il prezzo della libertà di software

di Dan Jellinek

 

Dal momento che alcuni software per tecnologie assistive, come gli screen reader specializzati nella conversione testo-voce, sono relativamente costosi, per un certo periodo ci si è mossi nella direzione di un ampliamento del ruolo svolto dai software liberi ed open source nel sostenere le necessità tecnologiche delle persone affette da disabilità.

 

Tuttavia, anche se i software liberi sembrano costituire un'idea fantastica (ad un prezzo decisamente più accessibile), il loro sviluppo non è sempre altrettanto semplice: ecco ciò che è stato comunicato ai convenuti alla recente Conferenza eAccess 13, tenutasi a Londra.

 

Un gruppo di discussione presieduto da E.A. Draffan, docente di ricerca in rete dell'Università di Southampton, ha messo in evidenza l' "eccitante espansione nel numero di strategie riguardanti i software liberi ed open source che possono dare un sostegno all'accesso alla tecnologia". Esso ha iniziato ad esaminare "la robustezza di questo tipo di software, il supporto costante e i problemi di manutenzione, e se questo è un percorso che il governo e le altre organizzazioni potranno adottare nel lungo periodo".

 

I software liberi ed open source sono notoriamente difficili da definire ma, in termini generali, per software liberi si intendono sia quelli che non costano nulla all'utente, sia i software che l'utente è libero di adattare alle sue esigenze specifiche. I software open source (che a volte, ma non sempre, sono anche liberi in uno o in entrambi i sensi) sono i software il cui codice sorgente è pubblico, cosicché ognuno può vederlo. Ci sono diverse sovrapposizioni tra queste due categorie e molte varietà di brevetti di copyright in base ai quali un dato software può essere distribuito in maniera da restare "libero" ma, nel complesso, sia i software liberi sia quelli open source sono gratuiti oppure costano molto meno dei software assistivi specializzati e coperti da copyright, che soltanto i creatori o i proprietari possono vendere o dare in concessione.

 

I software liberi e quelli open source hanno altri vantaggi, oltre al prezzo: la possibilità che altre persone possano adattarli significa, ad esempio, che i software prodotti in una determinata lingua possono essere presi da un altro gruppo e tradotti in un'altra lingua. Anche la loro funzionalità può essere modificata, in maniera da adattarsi a nuovi gruppi di utenti, dalle comunità di programmatori volontari, che spesso lavorano assieme scambiandosi i codici online e le piattaforme di sviluppo, come GitHub e SourceForge.

 

Tutto questo sembra molto bello, ma la realtà è che la quantità di software liberi o open source che emergono nel settore delle tecnologie assistive è sorprendentemente ridotta, ha dichiarato Draffan. "Ci sono moltissimi software liberi assai validi in altri settori: che cosa ci trattiene dall'usarli nel campo delle tecnologie assistive?".

 

Uno dei principali problemi è quello dei finanziamenti, ha spiegato Draffan. Anche se lo sviluppo di un software è relativamente poco costoso, i software open source devono disporre di una comunità di utenti costruita attorno ad essi, per contribuire a conservare e rafforzare il codice. "Bisogna costruire la propria comunità, creare un blog, usare Twitter; bisogna avere la propria comunità tutto attorno, e come si fa? E' qualcosa che porta via tantissimo tempo e, se non si dispone di denaro, è impossibile riuscirci.

 

"L'effettiva spesa in termini di capitale, nello sviluppo di un software, ammonta al 33% o anche meno del costo totale; le vere spese sono quelle di promozione e marketing".

 

Alcuni progetti sono sostenuti da aziende che concedono ai loro programmatori stipendiati il tempo necessario a collaborare a progetti open source volontari. Google, ad esempio, concede ai suoi ingegneri una certa percentuale del loro tempo perché si dedichino a progetti creativi, come la creazione di software open source, e molte altre grandi aziende di tecnologie, come la IBM, aiutano i progetti sociali.

 

Per quanto riguarda i progetti individuali, però, il sostegno può ancora costituire un problema. E poi ci sono anche altri ostacoli: le concessioni per i software liberi sembrano semplici, ma ci sono così tante varianti, come BSD e GNU, che il settore può risultare difficile da comprendere, ha dichiarato Draffan. Questo conta parecchio: ottenere ogni volta la concessione perfettamente adatta agli obiettivi di ogni singolo progetto è "tremendamente importante", ha spiegato.

 

Tra gli altri problemi abbiamo i limiti inevitabili ai progetti sostenuti dalle comunità dei volontari: i software commerciali, anche se tendono a costare di più, hanno spesso accesso a sovvenzioni più ampie per lo sviluppo e pertanto sono generalmente più completi e si adattano ad un maggior numero di piattaforme standard, Draffan ha raccontato. I software open source, d'altra parte, spesso svolgono benissimo una parte del lavoro o si adattano bene ad un unico sistema operativo o browser di rete, ma non funzionano altrettanto bene su larga scala.

 

Ma il mondo non è abbastanza grande per tutti i tipi di software? O, come dice Draffan, "Possiamo raggiungere un nirvana dove trovare un duplice sistema?".

 

Per riuscirci, è necessario che l'innovazione aperta venga maggiormente incoraggiata, secondo Draffan. Questo si potrebbe ottenere parzialmente diffondendo resoconti sui successi ottenuti, per accendere l'immaginazione della gente, e anche con una maggiore distribuzione delle tecnologie assistive libere ed open source già esistenti. "Io consegno ai nuovi studenti una chiavetta con una tecnologia assistiva libera; perché nessuno fa lo stesso con i residenti delle case di riposo?".

 

In questo campo, il governo potrebbe svolgere un ruolo importante, e sostenere un qualche software open source per riuscire ad evitare un possibile blocco o controllo delle forniture, ha affermato Draffan. Ma questo sostegno finora si è concentrato soprattutto sulle piattaforme e sugli strumenti già ampiamente utilizzati, come i software di gestione dei contenuti di rete, "mentre con le tecnologie assistive chiediamo a qualcuno di creare qualcosa di nuovo".

 

Una risposta potrebbe essere quella di cercare progetti di creazione di software già avviati ma che hanno bisogno di aiuto per raggiungere il livello successivo, ha spiegato Draffan. "E' necessario cercare qualcosa che esiste già ma ha bisogno di suggerimenti, di una spinta in avanti, per essere convalidato; possiamo dire che un progetto di questo tipo sarebbe, secondo noi, il più promettente".

 

I risultati dimostreranno che ne valeva sicuramente la pena, secondo Draffan, in una società che sta invecchiando. Alcuni potrebbero pensare che le tecnologie assistive costituiscono una quota minima dello sviluppo dei software e che sono dirette ad una comunità ristretta di utenti, "ma anche se così fosse? Se penso che il 25% della popolazione sta invecchiando, non è poi tanto ristretta".

 

NOTA: Le diapositive di E.A. Draffan e altre diapositive ed appunti relativi alla Conferenza eAccess 13 sono visibili online consultando il sito: http://www.headstar.com/eaccess13/agenda.html

 

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull'Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=958

 

 

[Fine della Sezione Due].

 

 

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[Fine dell’Annuncio Speciale].

 

 

++Note finali.

 

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REDAZIONE:

Direttore: Dan Jellinek.

Consulenti editoriali: Kevin Carey, Tristan Parker.

 

ISSN 1476-6337

 

[Fine del Notiziario.]