+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.

Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.

- NUMERO 158, MAGGIO 2013.

 

 

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++Numero 158: In questo numero:

01: Le direttive per l’accesso alla rete sono “inefficaci”, secondo un accademico

- Una ricerca scopre che i test condotti dagli utenti sono migliori della conformità tecnica.


02: Prime elezioni del consiglio di una coalizione per le tecnologie accessibili
- La decisione di far pagare una sottoscrizione ai membri costituisce un “momento determinante”.


03: La disabilità è ancora un fattore predominante nel mancato utilizzo di Internet nel Regno Unito
- Secondo le più recenti statistiche, 3.700.000 adulti disabili non sono mai entrati in rete.

Notizie in Breve: 04: Come migliorare la lettura elettronica – le estensioni di un’app per il lettore Kindle per i libri elettronici; 05: Donazione senza mani – una campagna di testi per l’uguaglianza digitale; 06: Digitale assistito – il governo cerca dei partner per aiutare le persone ad accedere ai servizi online.

Sezione Due: Nella casella della posta

07: Una scalata in solitaria: un intrepido scozzese affetto da retinite pigmentosa tenterà la scalata di una parete rocciosa alta mille metri in California, per raccogliere fondi a favore di un ente assistenziale che si occupa di ciechi e sordi.


Sezione Tre: Servizio speciale – Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Accessibilità.
08: Un pubblico universale per l’accessibilità alla rete: Tristan Parker parla con Joe Devon e Jennison Asuncion, fondatori della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Accessibililtà, giunta al secondo anno e dimostratasi un notevole successo.


[Fine dei contenuti].


++Sezione Uno: Notizie


+01: Le direttive per l’accesso alla rete sono “inefficaci”, secondo un accademico.


La conformità allo standard internazionale industriale “Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete (Web Content Accessibility Guidelines, WCAG) può dimostrarsi “inefficace” come metodo per ridurre i problemi riscontrati dagli utenti di rete ciechi o ipovedenti, secondo quanto dichiarato da un accademico di tecnologie IT.

 

Le direttive WCAG sono state realizzate dall’International World Wide Web Consortium, che sovrintende agli standard di rete. Nella sua tesi di dottorato di ricerca per l’Università di York, intitolata “I disabili e la rete: le valutazioni dell’accessibilità basate sugli utenti”, André Pimenta Freire – specialista in interazione uomo-computer – scrive che parecchi dei problemi riscontrati sulle pagine web da utenti di computer che non possono utilizzare i caratteri di stampa non verrebbero risolti dalla semplice conformità ai criteri delle direttive WCAG.

 

“Ottenere determinati livelli di conformità con le direttive WCAG 1.0 e WCAG 2.0 può dimostrarsi del tutto inefficace come sistema per ridurre il numero dei problemi riscontrati dagli utenti disabili”, scrive Freire. “La maniera in cui i requisiti di conformità sono strutturati non sembra adatta ad affrontare l’importantissimo incarico di rendere migliori i siti web utilizzati dagli utenti disabili, ponendo loro meno problemi”.

 

Queste dichiarazioni sono basate su uno studio svolto come parte integrante della tesi, e comprendente varie valutazioni basate sui test condotti da 64 utenti su 16 siti web. Fra questi utenti, 32 erano ciechi, 19 erano ipovedenti e 13 erano dislessici. Sono stati utilizzati controlli manuali per determinare la conformità di questi siti alle direttive WCAG 1.0 e 2.0.

I due obiettivi principali dello studio erano: individuare i problemi riscontrati nei siti web dagli utenti informatici impossibilitati ad usare i caratteri di stampa, e indagare sul rapporto tra i problemi di accessibilità definiti dagli utenti e le direttive per l’accessibilità, con una particolare attenzione alle direttive WCAG 1.0 e 2.0.

 

Questo studio ha dimostrato che la conformità ai controlli e ai criteri delle direttive WCAG, di per sé, non rende necessariamente accessibile un sito web a chi ha problemi con i caratteri di stampa, ha affermato Freire.

 

Parlando al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, Helen Petrie, Professore di Interazione Uomo-Computer presso l’Università di York, supervisore aggiunto al dottorato di ricerca di Freire ed accademico che ha realizzato la ricerca per la tesi di Freire, ha dichiarato che, anche se le direttive WCAG hanno costituito “un grande sforzo” ed hanno evidenziato molti problemi importanti, i siti web maggiormente conformi a queste direttive non sono comunque facili da utilizzare per gli utenti ciechi. “Non esiste alcuna differenza significativa nel numero di problemi riscontrati sui siti non conformi e su quelli conformi”, ha affermato Petrie.

 

Ciò comporta alcune implicazioni problematiche, se le leggi o le politiche attinenti all’accessibilità alla rete dovessero essere realizzate basandole sulla conformità alle direttive WCAG, ha spiegato Petrie. Un altro problema sta nel fatto che “i creatori di siti fanno fatica a capire [le direttive WCAG]”, ha affermato Petrie, suggerendo che i test condotti direttamente dagli utenti disabili dovrebbero venire incoraggiati in quanto costituiscono un buon sistema di valutazione dell’accessibilità.

 

Sia Petrie che Freire hanno sottolineato l’importanza del coinvolgimento diretto degli utenti disabili nelle procedure di progettazione e valutazione dei siti web, e dell’allontanamento dall’ “approccio di conformità tecnica” all’accessibilità.

 

“Le conclusioni hanno rafforzato l’importanza del coinvolgimento degli utenti disabili nella progettazione e nella valutazione dei siti come attività di primaria importanza per migliorare l’accessibilità della rete… La situazione attuale, che propone miglioramenti basati sulle opinioni degli esperti oppure su studi condotti su un numero limitato di utenti, non ha fornito una soluzione a molti problemi attualmente riscontrati in rete dagli utenti che non sono in grado di usare i caratteri di stampa”, ha scritto Freire.

La tesi è scaricabile, in formato PDF, dal link riportato qui di seguito:

 

Link completo: http://etheses.whiterose.ac.uk/3873/

Link rapido: http://bit.ly/14y6M1G

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=873


+02: Prime elezioni del consiglio di una coalizione per le tecnologie accessibili.

La Coalizione OneVoice per le Tecnologie Accessibili ha eletto il suo primo consiglio formale di controllo, perseguendo l’obiettivo di diventare il principale ente promotore nei settori dell’inclusione digitale e delle tecnologie accessibili del Regno Unito.

Nigel Lewis, funzionario capo di AbilityNet, l’associazione di beneficenza che si occupa di accesso alle tecnologie, e presidente di OneVoice, ha raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che il gruppo si propone di diventare il fulcro attraverso il quale le organizzazioni di tutti i settori potranno condividere informazioni e migliori pratiche sulle tecnologie IT inclusive.

“Uno dei ruoli principali che OneVoice svolgerà sarà quello di promotore fra tutte le organizzazioni e gli altri gruppi operanti nel settore dell’inclusione digitale”, ha spiegato Lewis. “Possiamo aiutare le persone ed i gruppi ad unirsi… penso che ce ne sia davvero bisogno, perché ci sono troppe persone che fanno grandi cose nel totale isolamento”.

 

Oltre ad impegnarsi con i gruppi che si occupano di inclusione digitale, con aziende, enti governativi ed altre organizzazioni, OneVoice si pone altri obiettivi a lungo termine, fra cui aiutare ad inserire l’inclusione nella formazione dei professionisti delle tecnologie IT, ed assistere le organizzazioni a fornire sistemi inclusivi, ha affermato Lewis.

A seguito di queste elezioni, in occasione della prima Assemblea Generale Annuale della coalizione, tenutasi in maggio, OneVoice ora dispone di un consiglio di sette membri: Nigel Lewis; Graeme Whippy, del Gruppo per l’Accessibilità delle Tecnologie IT della Lloyds TSB; John Lamb, di Ability Magazine; Peter Abrahams, della Bloor Research; Fiona Miller, della BT, Ian Lyons, della Fondazione Shaw, e Howard Lester, un consulente indipendente per la disabilità.

OneVoice ora sta cercando di trovare dei finanziamenti per poter perseguire i suoi obiettivi. Durante la recente Assemblea Generale Annuale è stato concordato di imporre una sottoscrizione ai membri, e OneVoice cercherà anche altri finanziamenti per i suoi progetti.

 

Fra gli attuali membri della coalizione troviamo BT, AbilityNet, il Forum Aziendale sulle Disabilità, il network RADAR per le campagne sulla disabilità, l’ente industriale per la tecnologia Intellect, l’ente di consulenza per le tecnologie inclusive JISC TechDis, e il gruppo bancario Lloyds Banking Group.

La recente assemblea generale e le elezioni del consiglio hanno evidenziato un “momento determinante” per OneVoice, ha raccontato Lewis. “Abbiamo fatto molto grazie agli attuali membri, alla loro buona volontà e al loro tempo, e credo che questo sia il momento giusto per realizzare un autentico cambiamento. Parlando con un numero sempre maggiore di persone (membri attuali ma anche membri potenziali), ho tratto l’impressione che esista una precisa volontà di cambiare le cose; quest’anno OneVoice dovrebbe sperimentare un cambiamento reale”.

 

Per maggiori informazioni su OneVoice, consultare il sito: http://www.onevoiceict.org/home .

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=878


+03: La disabilità è ancora un fattore predominante nel mancato utilizzo di Internet nel Regno Unito, secondo un’indagine.

Ancora oggi, gli adulti disabili britannici hanno tre volte meno possibilità di utilizzare la Rete rispetto a quelli non disabili, secondo quanto dimostrato da un’indagine svolta dall’Ufficio Nazionale di Statistica (Office for National Statistics, ONS).

 

I dati riportati nell’ultimo Aggiornamento Trimestrale sull’Accesso ad Internet (Internet Access Quarterly Update), pubblicato ogni quattro mesi, mostrano che nel primo trimestre del 2013 vi erano 3.700.000 adulti disabili (così definiti in base alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili) che non avevano mai utilizzato la rete, e rappresentavano il 32% di tutti gli adulti disabili residenti nel Regno Unito.

 

Il numero complessivo degli adulti che non avevano mai usato la rete, nel primo trimestre del 2013, era di 7.100.000 (pari al 14%); ciò significa che più della metà (53%) di queste persone era costituita da disabili.

 

Tuttavia, il numero di adulti disabili estranei alla rete è inferiore a quello riportato dall’aggiornamento dell’ONS relativo al trimestre precedente, secondo cui 3.800.000 adulti disabili non erano mai entrati in rete. In effetti, se si escludono alcune eccezioni poco importanti, questo dato è diminuito regolarmente da quando l’OMS ha iniziato a pubblicare i suoi Aggiornamenti Trimestrali sull’Accesso ad Internet, all’inizio del 2011, e il dato di 3.700.000 adulti disabili riportato nell’ultimo aggiornamento è il più basso mai riscontrato.

 

L’età è un altro fattore chiave nel determinare l’utilizzo della rete, secondo quanto riportato nell’indagine. Soltanto il 34% (1.600.000 persone) degli adulti oltre i 75 anni ha utilizzato Internet, il che significa che 3.100.000 persone di 75 anni o più non sono mai entrati in rete, e costituiscono il 43% del totale di 7.100.000 adulti non utenti di Internet.

 

I dati presenti nell’Aggiornamento Trimestrale sull’Accesso ad Internet provengono dall’Inchiesta sulla Forza Lavoro (Labour Force Survey) dell’ONS, un’inchiesta interna continuativa delle circostanze relative all’occupazione della popolazione del Regno Unito, condotta in Inghilterra, Scozia e Galles. L’ultima versione dell’aggiornamento è scaricabile dal sito:

Link rapido: http://bit.ly/YIFMLA

Link completo: http://www.ons.gov.uk/ons/rel/rdit2/internet-access-quarterly-update/2013-q1/stb-ia-q1-2013.html


- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=871


++Notizie in breve:

+04: Come migliorare la lettura elettronica: L’ultima versione dell’app per il lettore di libri elettronici Kindle della Amazon, realizzata per iOS (il sistema operativo Apple, utilizzato sugli iPhone e iPad) è stata resa più accessibile agli utenti ciechi ed ipovedenti. Questa versione aggiornata supporta la tecnologia VoiceOver per gli screen reader Apple, e questo significa che gli utenti possono ascoltare oltre 1.800.000 titoli presenti nella memoria di Kindle. Sono presenti anche altre caratteristiche di acccessibilità di iOS, come Zoom e Assistive Touch, che consente agli utenti di personalizzare le funzioni di touch screen.

 

Link rapido: http://bit.ly/Z8G26H

Link completo: https://itunes.apple.com/us/app/kindle-read-books-ebooks-agazines/id302584613?mt=8&ign-mpt=uo%3D4

 


+05: Donazione senza mani: AbilityNet, l’ente assistenziale che si occupa di tecnologie di accesso, sta chiedendo alle persone di inviare un messaggio di testo senza usare le mani, nell’ambito della sua campagna “Guarda, senza mani!” (Look, No Hands!), per spiegare come la disabilità può incidere sulle maniere in cui le persone utilizzano le tecnologie. Ai sostenitori è stato chiesto di donare due sterline a questa campagna inviando un messaggio con il testo “look132” al numero 70070 senza però usare le mani, per far loro capire alcune delle difficoltà che una persona disabile potrebbe trovarsi ad affrontare.

Link rapido: http://bit.ly/13s2Iih

Link completo: http://www.abilitynet.org.uk/looknohands


+06: Digitale assistito: Il Servizio Digitale Governativo (Government Digital Service, GDS) ha iniziato a contattare potenziali partner per aiutare il 18% degli adulti inglesi che non utilizzano la rete (fra cui molte persone affette da disabilità) ad accedere ai servizi governativi online, nell’ambito dell’imminente programma governativo “Digitale Assistito” (“Assisted Digital”). Per iniziare la procedura, un “Preavviso informativo” è stato inserito nel sito web dell’ente Tenders Electronic Daily (dell’Unione Europea) per gli avvisi di forniture pubbliche, ed il 13 giugno si terrà un evento informativo per i potenziali fornitori. Il costo del progetto sarà attorno ai 50 milioni di sterline:

Link rapido: http://bit.ly/11dbxZB

Link completo: http://digital.cabinetoffice.gov.uk/2013/05/23/starting-conv-assisted-digital/

[Fine della Sezione Uno].
 

 

++Annuncio Speciale: Bee Communications

- Fornitori specializzati di didascalie remote.

 

Le didascalie remote consentono alle persone sorde di partecipare senza problemi ad incontri, riunioni e conferenze telefoniche. Noi forniamo didascalie accurate e veloci di tutto ciò che viene detto ad un sito web, affinché i non udenti possano leggerle. Il servizio costa soltanto 65 sterline l’ora ed è possibile la prenotazione in giornata: ciò significa che le persone sorde possono ricevere il supporto alla comunicazione di cui hanno bisogno, rapidamente e dietro richiesta. Tutto ciò che è necessario per usufruire di questo servizio è un accesso ad Internet, ed il servizio è accessibile anche da uno smartphone o un tablet.

 

Per informazioni, visitare il sito: http://bee-communications.com/remote-captioning.htm

 

[Fine dell’annuncio speciale].

 

 

++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.

 

Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.

+07: Una scalata in solitaria: Thomas “Boots” Anderson, un nostro lettore di 78 anni, ex membro volontario della Squadra di Salvataggio RAF per la Montagna e il Deserto, ci ha scritto per raccontarci la storia di un’azione spericolata, a seguito dell’articolo da noi pubblicato nel numero scorso su Erik Weihenmayer, cieco ed appassionato di avventure.

 

“Ho letto la storia di Erik Weihenmayer con grande interesse”, ci scrive Thomas. “Questo mese, ho incontrato Steve Bate, un giovane Kiwi [Neozelandese] che vive a Moray ed è affetto dalla stessa malattia invalidante di Erik.

 

“Steve raccoglierà fondi per la North East Sensory Services affrontando IN SOLITARIA (!)“El Capitan”, nel parco nazionale di Yosemite, Stati Uniti, prima di perdere del tutto la vista”.

Ulteriori dettagli sulla spedizione di Steve Bate sono reperibili online. El Capitan è una formazione verticale di roccia, alta mille metri, una sfida davvero impegnativa; la North East Sensory Services è un’associazione di beneficenza con sede ad Aberdeen e fornisce sostegno morale e pratico alle persone residenti nel nord-est dell’Inghilterra e che hanno perso la vista o l’udito.

 

Come spiega la pagina Facebook sulla spedizione di Bate: “Adesso ho la possibilità di dimostrare a me stesso che i grandi sogni possono divenire realtà se ci si impegna a sufficienza. Ho trascorso un anno a progettare e ad allenarmi, cercando di prepararmi alla sfida più impegnativa che abbia mai affrontato, una scalata in solitaria di una roccia alta mille metri. La cosa più terrorizzante è stata impegnarsi a fare qualcosa di tanto estremo e renderlo pubblico; ma ora, dopo un anno, tutto ciò che mi resta da fare è la scalata!”.

La pagina Facebook è intitolata ”Visual Aid – Climb Zodiac”.


Link rapido: http://on.fb.me/Zw8WzS


Link completo: https://www.facebook.com/pages/Visual-Aid-Climb-Zodiac/272651892862582

Pagina per le donazioni: http://www.justgiving.com/stevebate1

Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com

[Fine della Sezione Due].


++Annuncio Speciale: Trascrizioni Adept
- Formati alternativi a prezzi accessibili.

Se avete bisogno di formati alternativi per i vostri colleghi, clienti e dipendenti disabili, rivolgetevi ad Adept.

I formati che produciamo comprendono sistemi audio, descrizioni audio, Braille, linguaggio gestuale britannico, Easy Read, documenti elettronici per i siti web, stampa con caratteri ingranditi, Makaton, Moon e sottotitoli, al costo di un penny a parola.

 

Se state realizzando una newsletter, un DVD di istruzione, un progetto sociale, un opuscolo per il settore pubblico, un contratto o una consulenza, possiamo fornirvi: la conversione in qualsiasi formato, prodotti la cui qualità è stata testata dagli utenti, una presentazione della vostra attività che rispetti il vostro stile aziendale, la possibilità di apportare modifiche ad uno o a migliaia di documenti, sconti per i formati multipli, un imballo accessibile.


Contattateci al numero telefonico 0208 133 5418 (se utilizzate il servizio Typetalk, digitate prima 18001) o all’indirizzo di posta elettronica transcription@adept-uk.org.

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Tre: Servizio speciale:
- Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Accessibilità.


+08: Un pubblico universale per l’accessibilità alla rete

di Tristan Parker

Il 9 maggio di quest’anno c’è stata la seconda Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Accessibilità (Global Accessibility Awareness Day, GAAD), un evento volto ad incoraggiare i progettisti di rete e le relative comunità a riflettere sull’accessibilità per gli utenti informatici disabili al momento di progettare e realizzare le pagine web.

 

La GAAD è stata ispirata dal post apparso su un blog, in cui Joe Devon, un americano progettista di rete, ha presentato un appello per un design di rete accessibile diffuso. Il suo post è stato notato da Jennison Asuncion, un professionista dell’accessibilità, e i due hanno iniziato a collaborare per migliorare la situazione dell’accessibilità digitale.

 

I singoli individui e le organizzazioni di tutto il mondo organizzano e partecipano alle iniziative per migliorare la consapevolezza dell’accessibilità durante la GAAD, tenendo conferenze, inviando tweet con messaggi relativi all’accessibilità, utilizzando soltanto parzialmente il computer per simulare le barriere incontrate da chi soffre di un handicap o di una disabilità.

Devon e Asuncion hanno parlato con il Notiziario Internazionale sull’Accessibilità degli obiettivi della GAAD e dell’evento del 2013.

Notiziario: Per favore, parlateci di come ha avuto origine la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Accessibilità.

Joe: Avevo visto un video di Victor Tsaran, un cieco programmatore per l’accessibilità che lavora per Yahoo!, in cui dimostrava come si naviga in rete utilizzando uno screen reader [per visionare il video, consultare il sito: https://www.youtube.com/watch?v=izrC4R7SsH4 ].

Quell’uomo navigava sul sito di Yahoo! con link dappertutto. Io ero affascinato dalla velocità con cui lo screen reader si spostava fra i diversi contenuti, e ho iniziato a pensare a quanto fosse importante che markup [un tipo di linguaggio informatico] avesse una struttura semantica.

 

Cinque anni dopo, stavo guardando mio padre alle prese con il sito web di una banca. A quell’epoca lui aveva 86 anni, gravi problemi di udito e una visione ridotta. Faceva una fatica terribile a contattare la banca e a cercare di navigare nel loro sistema voicemail.

 

Avevamo creduto che portare in rete i servizi bancari avrebbe migliorato le cose, ma non è andata così. Una volta mio padre ha risposto ad una mail proveniente dalla banca ed è rimasto vittima di una truffa informatica. Perciò non ci si può fidare di queste mail. E’ una buona cosa che la banca preveda la possibilità di inviare messaggi diretti; mio padre una volta ha scritto un messaggio chiedendo di risolvere un suo problema ed ha ricevuto una mail che gli diceva che la risposta era sul sito web. Ma lui non sapeva se questo era vero.

 

L’ho guardato andare sul sito e mi sono accorto che, pur essendo presente la segnalazione di un messaggio, era talmente tenue che non l’avrebbe mai potuta individuare. Se la banca avesse svolto una serie di test con gli utenti anziani, se ne sarebbe resa conto. Questa situazione mi ha fatto arrabbiare moltissimo e mi ha ispirato un post, da inviare ad un blog, in cui suggerivo di istituire una Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Accessibilità (GAAD) per i professionisti degli sviluppi di rete.

Pensavo che il mio post sarebbe stato ignorato, come tutti gli altri da me inviati; invece Jennison Asuncion, un professionista dell’accessibilità digitale residente a Toronto (io vivevo a Los Angeles) si è imbattuto nel mio post su Twitter e mi ha detto che avremmo dovuto farlo. Così è nata la GAAD.

 

Notiziario: Qual è la squadra che sta dietro la GAAD? E come avete coinvolto queste persone?

 

Joe: Beh, suppongo che Jennison ed io siamo volontari per natura. Ma le persone che hanno aderito a questa iniziativa sono talmente tante che è difficile persino parlare di “squadra”. Da un punto di vista informale, sembra che esista una comunità molto salda, i cui membri sono tutti con noi.

Jennison: E’ stato davvero sorprendente vedere le persone farsi avanti, c’erano volontari disposti a tradurre un testo in diverse lingue, persone che inviavano tweet, persone che scrivevano e tenevano dei blog per promuovere questa giornata, altri che organizzavano eventi presso le loro aziende ed organizzazioni; insomma, molte persone che hanno motivo di essere orgogliose.

Notiziario: Pensate che la GAAD 2013 sia stata un evento di più ampio respiro?

Joe: GAAD 2013 è stata soltanto la seconda edizione. La GAAD 2012 ci aveva sconvolto, non ci aspettavamo certo una risposta così ampia. Pensavamo che avremmo dovuto compiere uno sforzo molto maggiore per decollare, ma credo che abbiamo toccato un nervo scoperto. E la GAAD 2013 ha superato qualsiasi aspettativa, tanto che davvero è stata l’evento di più ampio respiro fino ad ora.

Notiziario: Come è stato preparato l’evento di quest’anno?

Joe: Mio padre si è ammalato di cancro nel novembre del 2012 ed è morto a metà febbraio. Pertanto, non ho partecipato molto ai preparativi per l’evento di quest’anno; tuttavia, Jennison ha praticamente attivato i social media e la sua rete personale, ed è stata la gente a contattarci. Jennison ha apportato cambiamenti al sito web e alla pagina Facebook su base quasi giornaliera. Mindy Morgan, progettista di rete (assieme alla Diamond Web Services) ci ha aiutato moltissimo durante l’intera procedura ed ha fatto le modifiche necessarie, oltre ad aver disegnato un logo stupendo e ad aver risistemato la struttura del mio sito web, che era davvero terribile, già l’anno precedente. Per finire, Joseph O’Connor, uno specialista dell’accessibilità residente a Los Angeles, ha fatto in modo che il sito del nostro evento fosse accessibile.

Notiziario: Oltre ad essere stato un evento molto ampio, con molte persone che hanno presentato i loro progetti, com’è stata la GAAD 2013 dal vostro punto di vista personale?

Joe: Non potevo credere ai miei occhi. Ho fatto un conteggio sommario dei tweet pervenuti all’hashtag di GAAD e ho scoperto che abbiamo ricevuto circa un tweet al minuto. Sicuramente non sono riuscito a leggerli tutti. Però ho notato che la Commissione Federale per le Comunicazioni [Federal Communications Commission, FCC] ha inviato dei tweet sull’accessibilità durante l’intera giornata, per celebrare l’evento. Molte aziende si sono occupate degli eventi interni. Da Facebook a Intuit [un’azienda di software finanziari con sede negli Stati Uniti] fino a PayPal, che si è occupata della copertura su .Net.’s, la rivista online con il logo di Mindy in copertina… è stato sconvolgente. Ancora non riesco a credere a tutto ciò che è nato da un semplice post inviato ad un blog.

Jennison: Come Joe, anch’io sono rimasto sopraffatto dall’interesse suscitato dalla GAAD. Oltre al grande numero di eventi tenuti per il pubblico e presso le scuole, le aziende, le organizzazioni di tutto il mondo, per me è stato particolarmente emozionante sentire che quelli dell’Associazione Nazionale dei Disabili Fisici del Nepal avevano tenuto una sessione sull’argomento della consapevolezza, assieme alla comunità tecnologica locale e al Centro Risorse per la Vita Indipendente di St. John, in Canada. Consiglio ai lettori di consultare il sito www.globalaccessibilityawarenessday.org per vedere tutto quello che è successo, è stato proprio sorprendente.

Notiziario: Ci sono stati progetti o risultati che si sono già avviati dopo la GAAD 2013?

Joe: Jennison ed io stiamo lavorando per avviare una fondazione ed iniziare un libro per perseguire ulteriormente gli obiettivi della Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Accessibilità. In modo particolare, vogliamo far conoscere l’accessibilità digitale ai professionisti progettisti di rete e a coloro che operano nel settore dell’industria tecnologica. Sareste sorpresi se sapeste quanti ignorano che cosa sia uno screen reader e quali tecnologie assistive esistano già!

Jennison: Un altro settore in cui continueremo ad operare è la traduzione e la fornitura di informazioni sulla GAAD in altre lingue, per renderla un evento davvero globale per il 2014. Rimanete sintonizzati sul nostro sito web, sul nostro feed di Twitter  @gbla11yday e sulla nostra pagina Facebook: www.facebook.com/globalaccessibilityawarenessday

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[Fine della Sezione Tre].


++Annuncio Speciale: Accessify Forum
- Sei anni di discussioni sull’accessibilità.

Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.

Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.

Pertanto, se volete saperne di più sull’accessibilità, se volete aiutare altre persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito: http://www.accessifyforum.com/

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Note finali.

 

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REDAZIONE:

Direttore: Dan Jellinek.
Consulenti editoriali: Kevin Carey, Tristan Parker.

ISSN 1476-6337

 

[Fine del Notiziario.]