+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.

Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.

- NUMERO 140, SETTEMBRE 2011.

 

 

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++Numero 140: In questo numero:

01: I proprietari dei siti web ignorano le richieste di modifica dei loro siti
- Su cinque contattati, tre non hanno dato nessuna risposta positiva.

02: Le direttive canadesi sull’accessibilità “non sono abbastanza rapide”
- L’opinione di una consulente attualmente impegnata in una battaglia legale.

03: Gli enti assistenziali premono per un trattato vincolante a livello mondiale sull’accesso ai libri
- Gli attivisti criticano aspramente l’appoggio dato dall’Unione Europea ad un codice non vincolante.


Notizie in breve:
04: Lo standard Betagov – il portale governativo è conforme al codice di pratica; 05: La scoperta della rete – un’inchiesta a livello internazionale sulle esigenze informatiche; 06: Un parlamento abile – un gruppo di sostegno per i politici disabili.

Sezione Due: Nella casella della posta – Il forum dei lettori:
07: Cercasi nuovo programma – richiesta di un software funzionante con un vecchio apparecchio Braille.

Sezione Tre: L’opinione – Una campagna per Internet.
08: E’ ora di far sentire la nostra voce: se il mercato per i disabili ha un fatturato di 80 miliardi di sterline all’anno, perché i creatori di tecnologie di massa continuano a trattare i disabili come cittadini di seconda classe? Utilizziamo i social media per imporre un cambiamento, è la proposta di Alison Smith.

[Fine dei contenuti].


++Sezione Uno: Notizie.

+01: I proprietari dei siti web ignorano le richieste di modifica dei loro siti.

Circa il 60% dei proprietari di siti web contattati a causa di problemi di acccessibilità da parte del progetto nazionale “FixTheWeb” (Sistemiamo la rete) hanno ignorato la richiesta oppure “minimizzato il problema”, secondo il direttore del progetto. Soltanto il 10% si è immediatamente attivato per trovare una soluzione.

 

Il progetto FixTheWeb ( http://www.fixtheweb.net/ ) è un programma nazionale volto a consentire a qualunque persona disabile che riscontri problemi di accessibilità alla rete di informare un gruppo di volontari (che attualmente supera i 600 membri) che presenterà il problema al proprietario del sito per conto della persona disabile. I volontari possono essere contattati tramite la posta elettronica, con Twitter, con un formulario in rete o tramite uno speciale browser, in modo da consentire a chiunque di indicare qualsiasi problema di accessibilità alla rete in maniera rapida e facile. Il progetto è stato promosso da Citizens Online, un ente assistenziale che si occupa di inclusione digitale, ed è stato finanziato dal Fondo Nominet.

 

Fino ad oggi, 700 siti web sono stati segnalati a questo servizio, secondo quanto riferito da Gail Bradbrook, direttore del progetto, in occasione della seconda “Non-Conferenza annuale sull’accessibilità alla rete”, tenutasi a Londra presso la City University la scorsa settimana ( http://a11yldn.org.uk/ ). Tuttavia, soltanto 50 di questi siti sono stati modificati dai loro proprietari.

Nel complesso, il 40% dei proprietari contattati dai volontari non ha dato alcuna risposta, ha raccontato Bradbrook. “Qualcuno probabilmente ha preferito ignorarci, a meno che la nostra mail non sia finita fra le spam”. In un ulteriore 20% di casi, i volontari sono stati “blanditi da persone che hanno in un certo senso riconosciuto l’esistenza del problema ma l’hanno minimizzato”, ha spiegato Bradbrook; in alcuni casi, non si erano minimamente preoccupati dell’accessibilità al momento di creare il sito.

Circa il 30% delle persone contattate hanno ammesso di avere un problema di acccessibilità e dichiarato di non poterlo risolvere ora, ma che l’avrebbero tenuto presente ed avrebbero cercato di affrontarlo in futuro. Nel 10% dei casi il problema è stato risolto immediatamente, e meno della metà di questi proprietari di siti ha avuto bisogno di aiuto per riuscirci.

Tuttavia, anche nei casi in cui non si è ricevuta alcuna risposta, il progetto può aver ottenuto un qualche risultato, mettendo in evidenza l’esistenza di problemi relativi all’accessibilità e facendo sì che le persone se ne rendano conto, ha affermato Bradbrook.

 

Uno dei maggiori successi ottenuti finora da questo progetto è stato quando Stephen Fry, attore, scrittore ed amante della tecnologia, ha inviato un messaggio di sostegno a questa campagna, e la pubblicità che ne è derivata ha prodotto un’impennata nella visibilità del progetto, ha spiegato Bradbrook.

Il progetto FixTheWeb è attualmente incentrato sul Regno Unito, ma sta cercando partner a livello mondiale, ha raccontato Bradbrook. All’interno dell’Europa, sta per istituire una collaborazione con eAccess+ (http://www.eaccessplus.eu/), una rete europea di esperti di accessibilità alla rete.

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=624 .


+02: Le direttive canadesi sull’accessibilità “non sono abbastanza rapide”.

Una donna non vedente che sta portando avanti una battaglia legale contro il governo canadese, a causa dell’inaccessibilità dei suoi siti web, ha dichiarato che la nuova iniziativa per migliorare i siti non si muove in maniera sufficientemente rapida.

Donna Jodhan, non vedente e consulente per l’accessibilità, aveva citato il governo canadese lo scorso anno, a causa dell’inaccessibilità dei suoi siti web, non essendo riuscita a presentare una domanda online per un impiego governativo. Nel dicembre del 2010, un giudice aveva dato ragione a Jodhan, ma il governo ha presentato appello contro questa sentenza, dichiarando che il giudice aveva superato i limiti della sua giurisdizione individuando “un fallimento dell’intero sistema” governativo a causa dei suoi siti web, mentre soltanto Jodhan aveva riscontrato questo problema (vedere il numero di gennaio di questo notiziario,  http://www.headstar.com/eablive/?p=532 ).

Il Ministero del Tesoro della Segreteria governativa canadese (Treasury Board of Canada Secretariat, TBS) ha recentemente pubblicato un nuovo standard sull’accessibilità alla rete, destinato agli enti governativi ( http://bit.ly/pYv4Jo ). In base ad un programma suddiviso in varie fasi, gli enti governativi hanno tempo fino alla fine dell’anno per presentare una relazione sulla loro attuale situazione di accessibilità. I siti web inaccessibili verranno resi accessibili in varie fasi successive, con home page e pagine che dovranno fornire “le informazioni ed i servizi più importanti” ed essere rese conformi allo standard entro la fine di febbraio del 2012; per quanto riguarda tutte le altre pagine, la data di scadenza sarà il 31 luglio 2013. Tutte le nuove pagine web pubblicate dopo il 1° ottobre 2011 dovranno conformarsi immediatamente a questo standard, anche se verranno consentite alcune eccezioni nei casi in cui “l’esclusione per un certo periodo di tempo può essere materialmente giustificata”.

Una relazione di conformità relative a tutti i siti web governativi verrà pubblicata dal Ministero alla fine di febbraio del 2012, e gli aggiornamenti successivi saranno pubblicati con cadenza annuale. Per gli enti governativi che non ottempereranno a questo standard sono previste diverse sanzioni, compresa la sospensione del personale del settore pubblico dagli incarichi legati alla rete.

Jodhan ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che, secondo lei, la pubblicazione di queste nuove direttive è direttamente collegata alla sua azione legale; tuttavia, essa costituisce una risposta inadeguata. “Non è abbastanza veloce, le scadenze sono troppo distanti”, ha dichiarato. “Penso che un anno costituirebbe un limite di tempo più ragionevole”.

Jodhan ha anche espresso i suoi dubbi sull’impegno all’accessibilità da parte del governo, che ha presentato appello contro la sentenza del 2010 riguardante il suo caso. “Se il governo ritiene che in questo modo riuscirà a risolvere i problemi sollevati nella mia causa legale, perché spende tanto denaro presentando appello contro la decisione pronunciata dal giudice nel 2010?” ha chiesto.

 

L’appello è stato fissato per il 15 e il 16 novembre.

 

Jodhan ha subito una lieve delusione ad agosto, quando due associazioni di disabili su tre che avrebbero voluto costituirsi parte civile nel suo caso hanno visto respingere la loro richiesta dal tribunale.

Queste organizzazioni sono il CNIB, un ente assistenziale per i non vedenti, il Consiglio Canadese per le Disabilità (Canadian Council of Disabilities, CCD) e l’Alleanza per l’Uguaglianza dei Canadesi Non Vedenti (Alliance for Equality of Blind Canadians, AEBC), di cui la stessa Jodhan è stata eletta presidente nel maggio di quest’anno. In un pronunciamento del tribunale avvenuto in agosto, soltanto alla AEBC è stato consentito di costituirsi parte civile e di parlare in tribunale su tutte le implicazioni di qualsiasi decisione che verrà presa.

 

A seguito di questa decisione, Jodhan ha dichiarato: “Queste tre organizzazioni ritenevano di avere un interesse autentico e vitale al mio caso, che rappresenta altri problemi a livello più vasto. Siamo rimasti tutti sorpresi nell’apprendere che le altre due organizzazioni non potranno costituirsi parte civile”. Le due organizzazioni respinte avrebbero potuto offrire una migliore prospettiva del suo caso, ha dichiarato Jodhan, “ma potranno comunque aiutarmi in altre maniere”.

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=621 .


+03: Gli enti assistenziali premono per un trattato vincolante a livello mondiale sull’accesso ai libri.

Gli enti assistenziali inglesi ed europei per i non vedenti stanno aumentando la pressione esercitata sugli esponenti politici in vista di un incontro decisivo dell’Organizzazione Mondiale sulla Proprietà Intellettuale (World Intellectual Property Organisation, WIPO), affinché prenda in considerazione i regolamenti che consentono la condivisione di versioni accessibili di opere protette dal diritto d‘autore da un Paese all’altro, consentendo alle persone disabili un accesso più ampio ai libri.

 

I negoziati che si terranno in occasione dell’Assemblea Generale della WIPO, alla fine di questo mese, seguiti a novembre da un incontro della commissione permanente di questa organizzazione sul copyright e sui diritti ad esso connessi (SCCR), metteranno probabilmente fine ad una discussione che prosegue da tempo: i diritti di accesso alle opere protette da copyright devono essere regolamentati da un trattato internazionale vincolante, o semplicemente da una “raccomandazione” non vincolante?

 

I negoziatori dell’Unione Europea si sono tenacemente opposti alla creazione di un trattato vincolante, a seguito delle pressioni esercitate dai detentori del copyright in alcuni stati membri. Tuttavia, l’Unione Europea dei Ciechi (European Blind Union) ha presentato una petizione alla Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo, che verrà esaminata il 3 ottobre. In essa si dichiara che la posizione dell’Unione Europea è contraria alla sua costituzione.

 

“Opponendosi ad un trattato vincolante, la Commissione dell’Unione Europea e gli Stati Membri rifiutano chiaramente di riconoscere e di rispettare i diritti delle persone disabili, impedendo loro di trarre vantaggio da provvedimenti volti a garantire la loro indipendenza, la loro integrazione sociale ed occupazionale e la loro partecipazione alla vita della comunità”, è scritto nella petizione. “In questo modo, la commissione dimostra la sua mancata conformità agli impegni presi nell’articolo 26 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, relativo all’integrazione delle persone affette da disabilità”.

 

Nel frattempo, l’Istituto Reale Nazionale dei Ciechi (Royal National Institute of Blind People, RNIB) ha risposto ad una consultazione del governo britannico sui negoziati relativi al copyright, affermando che la posizione dell’Unione Europea, che richiede un codice volontario o una “legge morbida” è in contrasto con la Convenzione dei Diritti delle Persone Disabili delle Nazioni Unite, che “espone chiaramente il diritto delle persone disabili ad ottenere informazioni accessibili… e che «le leggi che proteggono i diritti d’autore non dovrebbero creare barriere irragionevoli o discriminatorie all’accesso ai materiali culturali»”.

 

“Nessuna organizzazione di detentori del diritto d’autore accetterebbe l’idea che un codice volontario di buona condotta controfirmato dalle organizzazioni dei consumatori si dimostrerebbe efficace nel garantire un livello accettabile di protezione ai detentori di diritti, tanto che essi non avrebbero più bisogno di una legge vincolante sul diritto d’autore. Allo stesso modo, noi respingiamo l’idea che la collaborazione volontaria possa sostituire un diritto legalmente vincolante all’accesso alle opere da parte delle persone che hanno problemi con i caratteri di stampa”.

Il RNIB ha respinto il tentativo effettuato da alcuni negoziatori dell’Unione Europea, che hanno suggerito un approccio “in due fasi”, con una raccomandazione congiunta a cui dovrebbe seguire una ripresa delle discussioni su un trattato successivo, senza però alcuna garanzia dell’effettiva creazione di questo trattato.


“Il RNIB vorrebbe sottolineare il fatto che un approccio in due fasi non farebbe altro che rinviare (magari per diversi anni) la soluzione completa e lungamente attesa ad un problema che è stato identificato già negli anni ’80… questo approccio offrirebbe una soluzione di seconda categoria per le persone disabili, in contrapposizione alla soluzione di prima categoria (i trattati) offerta ai detentori di copyright affinché possano proteggere i loro interessi”.

 

E’ probabile che l’assemblea di novembre rediga anche la versione definitiva del testo della raccomandazione o del trattato che verrà proposto, comprendente la relazione fra la nuova legge per le eccezioni al copyright e la legge sui contratti, a seguito della decisione, presa nello scorso giugno, di redigere una singola bozza di documento, contenente un compromesso per entrambe le parti (vedere il numero di luglio del presente Notiziario, http://www.headstar.com/eablive/?p=615 ).

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=619 .


++ Notizie in breve:

 


+04: Lo standard Betagov: La versione “beta” o versione sperimentale, di prossima uscita, della nuova piattaforma digitale per i servizi governativi del Regno Unito (che verrà introdotta nel gennaio del 2012) sarà uno dei principali siti web di grande portata ad essere strutturato in conformità allo Standard Inglese BS8878 del Codice di Pratica per l’Accessibilità alla Rete, secondo quanto dichiarato da Léonie Watson, consulente all’accessibilità per questo progetto. Secondo i creatori del sito, esso documenterà tutte le decisioni legate all’accessibilità che verranno prese durante il ciclo vitale del sito beta, oltre ad effettuare test a largo raggio condotti dagli utenti e a fornire consulenza a varie organizzazioni di disabili, come Watson ha spiegato al Notiziario sul Governo Elettronico, la pubblicazione gemella del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. Il prototipo “Alphagov”, sviluppato all’inizio dell’anno, è stato oggetto di molte controversie a causa della sua mancanza di sostegno per l’accessibilità. Per informazioni, consultare il sito: http://www.headstar.com/egblive/?p=994


+05: La scoperta della rete: Un’indagine online sul modo in cui le persone cieche, ipovedenti e sordo-cieche utilizzano i computer e le tecnologie assistive per avere accesso alle informazioni è stata avviata dal Consiglio Americano dei Ciechi (American Council of the Blind) e da Google. Questa indagine (aperta a tutti gli utenti internazionali della rete, anche se la versione telefonica alternativa fa capo ad un numero di telefono degli Stati Uniti) si prefigge l’obiettivo di scoprire in che modo le persone scoprono, scelgono ed adottano le tecnologie assistive, quali decisioni prendono per il passaggio ad apparecchi diversi o alle nuove versioni, e quali sono le loro necessità di sostegno “come primo passo per sviluppare nuove ed efficaci maniere di accedere all’insieme delle informazioni”. Per informazioni, consultare il sito: http://www.acb.org/googlesurvey


+06: Un parlamento abile: Un nuovo sostegno ai membri del Parlamento, ai membri della Camera dei Lord ed agli impiegati parlamentari affetti da disabilità è stato presentato questo mese dal portavoce della Camera dei Comuni, John Bercow, e dedicato all’ex atleta delle Paralimpiadi, baronessa Grey-Thompson. Questo portale, denominato “ParliAble”, è aperto tanto a coloro che si considerano affetti da una disabilità, quanto alle persone interessate a fornire un sostegno ai disabili. Tra i membri del comitato pilota troviamo i membri del Parlamento Paul Maynard, Dama Anne Begg, Stephen Lloyd, e la baronessa Wilkins, la baronessa Thomas di Winchester, la baronessa Campbell di Surbiton, e John Borley, direttore degli impianti generali presso la Camera dei Comuni. Per ulteriori informazioni, inviare una mail all’indirizzo: parliable@parliament.uk

[Fine della Sezione Uno].


++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.

 

Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+07: Cercasi nuovo programma: Il nostro lettore Tas di Londra, cieco ed ipo-udente, ci scrive per chiederci: “Mi domando se qualche lettore sarà in grado di aiutarmi.

 

“Fino a qualche anno fa ho lavorato con un apparecchi Tieman CombiBraille 98 a 45 celle; per un po’ ha funzionato, ma alla fine il software interno ha ceduto. Lo utilizzavo assieme allo Screenreader OK di JAWS 98, ma ora non funziona più. L’azienda che produce JAWS mi ha detto, in pratica, di comprare un apparecchio nuovo e una nuova versione di JAWS, ma non era questo che volevo: non posso permettermi di comprare un nuovo apparecchio Braille… è decisamente al di là delle mie possibilità.

“Pertanto, adesso il Combi se ne sta dentro un armadio e io incontro notevoli difficoltà con il mio computer e l’ingranditore. Al momento utilizzo Windows 7 su un portatile.

 

“C’è qualcuno che conosce un programma gratuito o quasi gratuito, in grado di funzionare con il Combi 98? Non posso assolutamente permettermi di comprare qualcosa di nuovo. Sono disoccupato a causa della mia disabilità e faccio fatica a sbarcare il lunario…

 

“Qualcuno mi aveva suggerito NVDA e io ho provato, ma anche questo programma non funziona con il Combi. Se qualcuno potesse suggerirmi qualcosa, gli sarei molto grato”.

 

 [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com ].

[Fine della Sezione Due].


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[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Tre: L’opinione
- Una campagna per Internet

+08: E’ ora di far sentire la nostra voce
di Alison Smith.

Pesky People, il nostro gruppo di consulenza e di campagna per l’accessibilità, è nato come blog ed era stato sviluppato in risposta a Digital Britain, la strategia governativa volta a promuovere la nostra economia digitale, che non comprendeva in alcun modo le persone affette da disabilità. Noi abbiamo risposto avviando una campagna contro questa discriminazione digitale e il nostro blog si è evoluto, trasformandosi dapprima in un sito web e successivamente in un’azienda.

 

Noi siamo soltanto un esempio di come le persone disabili e sorde oggi hanno l’opportunità di costituire parte integrante della rete, di utilizzarla, di proporre idee adatte a se stessi ed agli altri e di metterle in pratica. Go Genie (http://www.gogenie.org) costituisce la nostra risposta all’esigenza di reperire facilmente informazioni per accedere all’insieme delle informazioni fornite dalla comunità dei disabili, ma può essere utile a tutti.

 

Non si tratta tanto di “aiutare” le persone disabili: non siamo soltanto utilizzatori passivi delle splendide tecnologie e delle tecnologie assistive oggi disponibili, anche se molte organizzazioni ed aziende ci considerano in questo modo, o preferirebbero che ci comportassimo in questo modo.

 

Ritengo orribile che le aziende che sviluppano prodotti digitali per i disabili sembrino considerarci soltanto in termini monetari e che non riescano a creare prodotti utili che siano anche piacevoli, alla moda e a basso costo. Perché no?

Il costo di alcuni di questi prodotti è davvero proibitivo e di conseguenza molti disabili non possono acquistarli (mi è stato detto che sono costosi perché vengono prodotti in quantità limitate, ma questa spiegazione non mi convince molto).

 

Le tecnologie assistive possono essere costose e al di fuori della portata di molte persone. E’ giusto che uno smartphone costi 500 sterline mentre per acquistare un software di screen reader per un computer ci vogliano circa mille sterline? Oppure che alcuni prodotti di tecnologie controllabili con i movimenti dell’occhio possano arrivare a costare 8.000 sterline, mentre nei negozi una Kinect box che si basa sulla tecnologia del movimento venga venduta a 19,99 sterline?

 

Non sorprende nessuno che le persone con gravi limitazioni della mobilità utilizzino joystick azionabili con la testa e tastiere alfabetiche in legno. Dove sono i prodotti di tecnologie assistive a costi accettabili?

 

Le aziende principali ci ignorano come settore di mercato e non rendono accessibili i loro prodotti. Avete mai tentato di trovare un cellulare che funzioni con il vostro apparecchio acustico digitale o in una situazione di ipovisione? Mi ci sono voluti sei mesi per trovare un nuovo cellulare adatto alle mie esigenze. Le informazioni sono molto scarse e le aziende ci ignorano del tutto.

 

Il mercato dei disabili nel Regno Unito ha un giro d’affari di circa 80 miliardi di sterline all’anno, e l’anno scorso il mercato tradizionale ha fatturato 100 miliardi di sterline o più. Allora, che scusa possono avere? Nel 2033, il 23% della popolazione avrà più di 65 anni, perciò forse l’economia richiederà delle innovazioni e le aziende saranno in grado di proporle.

 

Io credo che in futuro costituiremo una parte più consistente della tecnologia digitale, che lasceremo la nostra impronta e che ci impegneremo attivamente con le tecnologie che ci verranno offerte.

Non sono un’esperta del settore ma, con 20 anni di esperienza di lavoro nel settore culturale come programmatore artistico e direttore dei progetti, specialmente nel settore degli artisti disabili, ho scoperto che se io posso lavorare per tradurre le nostre idee in pratica, possono farlo anche altre persone. Esiste un autentico potenziale per le persone disabili, come artisti, come imprenditori e come consumatori.

 

Possiamo ribaltare l’attuale situazione, in modo che le persone disabili e sorde prendano l’iniziativa di utilizzare internet e le tecnologie disponibili a proprio vantaggio.

 

Quello che dobbiamo fare è servirci maggiormente dei social media, che ci danno la possibilità di farci sentire e l’opportunità di dire di che cosa abbiamo bisogno, oltre a consentirci di ottenerlo più facilmente.

 

L’altra faccia della medaglia consiste nel fatto che le barriere presenti nella vita reale sono anche barriere virtuali, a meno che non le affrontiamo e non facciamo noi stessi qualcosa per modificarle. Dobbiamo afferrare al volo questa opportunità.


Alison Smith è la fondatrice di Pesky People: http://www.peskypeople.co.uk/

- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=617 .

[Fine della Sezione Tre].


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Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.

Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.

Pertanto, se volete saperne di più sull’accessibilità, se volete aiutare altre persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito: http://www.accessifyforum.com/

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Note finali.

 

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REDAZIONE:

Direttore: Dan Jellinek.
Consulenti editoriali: Kevin Carey, Tristan Parker.

ISSN 1476-6337

 

[Fine del notiziario.]