+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL'ACCESSIBILITÀ.
Accesso alla tecnologia per tutti, indipendentemente dalle capacità.
- NUMERO 134, FEBBRAIO 2011.

 

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++Numero 134: In questo numero:

+01: Il progetto “Fix the Web” si dimostra valido fin dall’inizio.
- I volontari aiutano a risolvere i problemi di 26 siti in 12 settimane.

+02: Una coalizione canadese esercita pressioni per rivoluzionare l’accesso alla TV
- Forse il prossimo mese verrà effettuato uno stanziamento di svariati milioni di dollari per l’accessibilità.

+03: La disabilità limita notevolmente l’accesso alla rete, secondo una ricerca statunitense
- Soltanto il 54% degli americani disabili utilizza Internet.

Notizie in breve: 04: Scambio di conoscenze - guida ai libri elettronici, alla telefonia cellulare e ad Internet; 05: Da segnare sul calendario - La conferenza e-Access ’11 si terrà il 28 giugno; 06: Corso avanzato sull’accessibilità - un seminario gratuito per le aziende.

Sezione Due: Nella casella della posta
07: Una risposta sonora - consigli sugli strumenti per la conversione di file Word nel formato audio; 08: Futuro imperfetto - il timore che i tagli apportati dal governo britannico incideranno sullo sviluppo di software accessibili.

Sezione Tre: Relazione sulla conferenza - Visione per l’Uguaglianza.
09: Attenti al gradino: Esistono già diverse tecnologie che potrebbero rivelarsi di grande aiuto alle persone cieche ed ipovedenti che utilizzano il nostro sistema di trasporti pubblici, e la maggior parte di esse si dimostrerebbe utile anche a tutti gli altri viaggiatori. E allora perchè non vengono pienamente utilizzate? Tristan Parker ce ne parla.

[Fine dei contenuti].


++Sezione Uno: Notizie.

+01: Il progetto “Fix the Web” si dimostra valido fin dall’inizio.

Un progetto avviato soltanto tre mesi fa, che utilizza il “crowdsourcing” (modello in cui gli strumenti per sviluppare un sistema vengono messi a disposizione di un vasto numero di utenti) per migliorare l’accessibilità dei siti web a favore delle persone disabili, ha già contribuito a risolvere i problemi di 26 siti, compresi quelli della BBC e di una grande azienda immobiliare del Regno Unito, secondo quanto appreso dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.

Il progetto “Fix the Web” (Ripara la Rete, http://www.fixtheweb.net/ ), che è stato presentato a novembre e di cui avevamo dato un’anteprima nel nostro numero di settembre ( http://bit.ly/eQDmpC ), recluta volontari per contattare i proprietari di siti web per conto degli utenti disabili della rete che riscontrano difficoltà di accesso.

Gli utenti contattano Fix the Web presentando i loro reclami tramite il sito di Fix the Web, o con un messaggio di posta elettronica, oppure utilizzando Twitter o una nuova barra degli strumenti, sviluppata dall’Università di Southampton ( http://bit.ly/exuzAc ), e i volontari prendono nota di questi reclami, consentendo alle persone di segnalare qualsiasi problema con un’unica azione.

La Coventry Building Society (CBS) è stata una delle aziende contattate da Fix the Web, dopo che un utente disabile della rete aveva riscontrato alcuni problemi accedendo ai suoi servizi bancari online, utilizzando una tecnologia assistiva che consente di azionare il mouse con la testa. Si è scoperto che questo problema era connesso ad una funzione del software di sicurezza della Trusteer Rapport, consigliato dalla CBS. Sia la CBS sia la Trusteer hanno collaborato con Fix the Web, accettando di aggiornare le loro istruzioni per gli utenti.

Tra le aziende che hanno risolto i problemi dei loro siti web segnalati da Fix the Web ci sono stati parecchi siti della BBC, che hanno effettuato la codifica delle immagini e il ridimensionamento del testo, e Doodle (un servizio di pianificazione online), che sta attualmente lavorando per rendere il proprio sito maggiormente accessibile agli screen reader.

 “I proprietari di siti web hanno risposto positivamente e si sono dimostrati disposti a risolvere i problemi ed a collaborare con noi”, ha dichiarato Nicky Ferry, portavoce di Fix the Web, al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “Non intendiamo svergognare le persone, nè tentare di metterle in cattiva luce. Il nostro lavoro è fondamentalmente basato sulla collaborazione”, ha spiegato Ferry.

Tra i progetti di Fix the Web per il futuro è compresa la creazione di un sistema di volontari “a due livelli” (dal momento che alcuni possiedono conoscenze tecniche relative alla rete e possono aiutare a risolvere i problemi segnalati), come pure la prospettiva a lungo termine di lanciare questo progetto a livello internazionale. “Quando riterremo che il sistema si sarà sufficientemente irrobustito, proveremo a presentarlo in un contesto europeo e, successivamente, a livello globale. Se vogliamo che abbia un autentico impatto, dovrà diventare un progetto globale”, ha affermato Ferry.

Il progetto ha anche ottenuto l’appoggio di alcune celebrità e questo mese Stephen Fry, attore di cinema e di teatro e fan della tecnologia, sarà il testimonial di questa campagna.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=549


+02: Una coalizione canadese esercita pressioni per rivoluzionare l’accesso alla TV.

Una coalizione di organizzazioni canadesi per i disabili attende una risposta per sapere se riuscirà ad ottenere un finanziamento per creare uno dei principali enti mondiali per la promozione dell’accesso ai servizi radio-televisivi.

La coalizione, denominata Access 2020 ( http://www.mediac.ca/proj-Access2020.asp ), guidata dall’ente non-profit Media Access Canada, ha chiesto alla Commissione Canadese per la Radio-Televisione e le Telecomunicazioni (Canadian Radio-television and Telecommunications Commission, CRTC) di sostenere la proposta come parte integrante delle condizioni che la Commissione stessa imporrà per dare la sua approvazione all’acquisto di un network televisivo.

La BCE (http://www.bce.ca/ ), proprietaria dell’azienda di comunicazioni Bell, ha annunciato nel mese di settembre dello scorso anno che acquisirà la CTV, il principale network televisivo canadese. Qualsiasi cambiamento nel controllo di un’emittente canadese deve comprendere un pacchetto di vantaggi per l’industria, e Access 2020 ha chiesto alla commissione di imporre a BCE di destinare l’1% del valore di acquisto della CTV (circa 13 milioni di dollari canadesi) ad un fondo fiduciario che garantirebbe il 100% di accessibilità a tutti i canadesi su tutte le piattaforme digitali entro il 2020. L’iniziativa proposta, denominata Un ponte per il Futuro (A Bridge to the Future, consultare il sito http://www.mediac.ca ), comprende elementi di tecnologia, ricerca ed istruzione.

In risposta, la BCE ha offerto di stanziare una somma inferiore (5,7 milioni di dollari) per istituire un “Fondo per l’Accessibilità dell’Emittente Bell” (Bell Broadcasting Accessibility Fund) con obiettivi analoghi, a seguito di diverse consultazioni con la comunità dei disabili. Tuttavia Beverly Milligan, direttore generale di Media Access Canada, questa settimana ha raccontato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità che la controproposta della BCE è stata ritenuta inaccettabile, dal momento che non sarebbe completamente indipendente o trasparente. Le organizzazioni dei disabili continueranno ad esercitare pressioni per ottenere il finanziamento di un ente per l’accessibilità che sia totalmente indipendente, e sono certe di vincere questa battaglia, ha dichiarato Milligan.

“Siamo convinti che questo argomento sia fondamentale per il successo del nostro progetto. Il nostro obiettivo di ottenere questo incarico non verrà raggiunto se [dovremo] attendere di essere consultati dalle emittenti e dalle aziende di telecomunicazioni, senza disporre di nostre risorse per dare inizio alle ricerche necessarie; d’altra parte, il semplice inserimento dei nostri nomi nei documenti redatti dalle emittenti, dalle aziende di comunicazione o dai loro agenti avrebbe un impatto minimo, se non addirittura nullo.

“E’ soltanto consentendo alle organizzazioni per l’accessibilità ed agli esperti di prendere l’iniziativa nelle decisioni, nelle ricerche e nelle innovazioni tecnologiche che sarà possibile affrontare adeguatamente le barriere di sistema. Le emittenti non faranno mai un passo per ottenere ciò che esse considerano soltanto una spesa senza un effettivo profitto.

“Una sentenza a nostro favore ci consentirebbe di iniziare a lavorare e di ottenere dei risultati”.

La decisione della CRTC è prevista attorno al 25 marzo.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=544


+03: La disabilità limita notevolmente l’accesso alla rete, secondo una ricerca statunitense.

Il 2% degli adulti degli Stati Uniti (sei milioni di persone) sono affetti da una disabilità che rende loro difficile o impossibile utilizzare Internet, secondo una nuova ricerca sulle abitudini e sulle capacità tecnologiche dei cittadini statunitensi disabili.

Il sondaggio, effettuato dal Pew Research Center ( http://bit.ly/i0hWaq ), un ente indipendente che effettua ricerche nel settore delle scienze sociali, ha riscontrato inoltre che gli americani disabili sono meno inclini ad utilizzare la rete rispetto agli altri adulti, dato che soltanto il 54% degli statunitensi adulti disabili (circa 45 milioni di persone) dichiara di navigare in rete, rispetto all’81% degli adulti non disabili.

La ricerca ha dimostrato anche che la qualità della velocità di navigazione e dell’accesso a Internet variano a seconda del profilo della disabilità dell’utente. “Le persone affette da un handicap, anche se navigano in rete, hanno meno possibilità, rispetto agli altri utenti di Internet, di avere un accesso veloce o senza fili. Ad esempio, soltanto il 41% degli adulti disabili dispone della banda larga a casa propria, contro il 69% delle persone non disabili”, in base ai risultati di questa ricerca.

Il sondaggio ( http://bit.ly/hv0Hrh ) ha dimostrato che tutti questi fattori possono avere un impatto negativo sulle opportunità di vita e di lavoro di una persona.

La ricerca, denominata “Gli americani che convivono con una disabilità ed il loro profilo tecnologico”, è stata effettuata per mezzo di interviste telefoniche ad oltre 3.000 persone che vivono negli Stati Uniti, fra agosto e settembre del 2010.

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=541


++Notizie in Breve:

+04: Scambio di conoscenze: Una raccolta di pratici “moduli per l’incentivazione delle competenze”, per aiutare le persone cieche ed ipovedenti ad utilizzare tre tipi di tecnologie moderne (i lettori per i libri elettronici in formato DAISY, la telefonia cellulare e Internet) è stata pubblicata dall’Unione Europea dei Ciechi (European Blind Union). Questa guida è stata realizzata dal progetto INTERGEN (Intergenerational Knowledge Exchange, Scambio Inter-generazionale delle Conoscenze) dell’Unione, per facilitare la comunicazione e lo scambio di conoscenze tra le diverse generazioni di persone con disabilità visive. Per informazioni, consultare il sito: http://www.intergenerations.eu/node/62
Link breve: http://bit.ly/gHZ1Xp


+05: Da segnare sul calendario: Ed Vaizey, Ministro per la Cultura, la Comunicazione e le Industrie Creative del governo britannico, terrà il discorso di apertura della conferenza E-Access ’11, il principale evento annuale del Regno Unito sull’accesso alla tecnologia da parte delle persone disabili. La conferenza è organizzata congiuntamente da Headstar, l’editore del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, e da One Voice for Accessible ICT (Una voce per le tecnologie accessibili), e si svolgerà il 28 giugno nel centro di Londra. Forniremo ulteriori dettagli in seguito; per ora, tutti coloro che sono interessati a partecipare prendano nota di questa data.


+06: Corso avanzato sull’accessibilità: Un seminario gratuito su Tecnologie Accessibili e Miglioramenti per le Aziende si svolgerà il mese prossimo; il seminario è organizzato dalla Business Taskforce on Accessible Technology (Taskforce aziendale sulle Tecnologie Accessibili), che fa parte dell’Employers’ Forum on Disability (Forum degli Imprenditori sulla Disabilità) e da Microsoft. Il corso avanzato, della durata di mezza giornata, tratterà di come ottenere, commissionare e fornire prodotti e servizi di tecnologie accessibili e si terrà a Londra martedì 22 marzo. Per informazioni, consultare il sito: http://www.efd.org.uk/events/2011-03-business-taskforce-on-accessible-technology-btat-and-microsoft
Link breve: http://bit.ly/gjshVu


++Annuncio Speciale: Accessify Forum
- Sei anni di discussioni sull’accessibilità.

Accessify Forum è stato il primo sito web per le discussioni sull’accessibilità ed è stato realizzato quasi sei anni fa. Dal momento che il mese prossimo festeggeremo il nostro sesto compleanno, vi troverete discussioni sull’accessibilità a tutti i livelli, dai principianti agli esperti del settore.

Il sito è stato riprogettato di recente ed il sistema del forum è stato migliorato. Il forum è sempre attivo e potrete unirvi alle discussioni.

Pertanto, se volete saperne di più sull’accessibilità, se volete aiutare altre persone ed aumentare le vostre conoscenze, o anche se vi interessa soltanto dare un’occhiata ai nostri archivi, unitevi a noi e consultate il sito: http://www.accessifyforum.com/

[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Due: “Nella Casella della Posta” - Il forum dei lettori.

Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.

+07: Una risposta sonora: Nel numero scorso, David Bates aveva chiesto una consulenza su un software gratuito oppure open source per convertire i file di Word in formato audio.

La prima delle tre risposte ottenute è giunta da Daniele Marano, membro di Hilfsgemeinschaft, un’organizzazione austriaca di sostegno per i disabili visivi. Daniele ci ha scritto: “Il migliore [strumento] open source per convertire file nei formati audio, mp3 o Daisy, è RoboBraille ( http://www.robobraille.org ).

“Questo servizio viene garantito in molte lingue e il motore per la conversione testo-voce che viene utilizzato è della Loquendo, pertanto è anche un sistema open source di alta qualità. Questo servizio viene fornito gratuitamente a scopi non commerciali”.

Daniele è anche il coordinatore locale per RoboBraille in Austria.

Tavis Reddick, che sviluppa tecnologie ICT presso l’Adam Smith College a Fife, in Scozia, ci ha scritto per consigliare un altro strumento, denominato “Create&Convert”: http://www.rsc-ne-scotland.ac.uk/eduapps/createconvert.php . “Credo che sia adatto allo scopo”, ci ha scritto. “Io ho provato una vecchia versione, e funzionava benissimo”.

Tavis spiega che Create&Convert è uno dei molti strumenti di istruzione gratuiti e, spesso, open source, noti con la definizione collettiva “EduApps” (applicazioni per l’istruzioni) forniti dal suo centro regionale locale di sostegno dell’JISC, l’ente di tecnologie IT per l’istruzione superiore. Per informazioni, consultare il sito: http://www.rsc-ne-scotland.ac.uk/eduapps/

Infine, Adrian Isbrecht ci ha scritto per consigliare “DSpeech”, uno strumento veloce e flessibile creato dal programmatore Dimitrios Coutsoumbas, noto come “Dimio” e residente in Italia, che offre “una versione parlata decisamente valida di qualsiasi testo che viene copiato… i documenti di qualsiasi dimensione possono essere convertiti con facilità”.

Per saperne di più, consultare il sito: http://dimio.altervista.org/

[Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com ].


+08: Futuro imperfetto: Nel numero scorso, la canadese Donna Jodhan, consulente per l’accessibilità, ha esposto le sue idee su un futuro maggiormente accessibile, esprimendo la speranza che si compiranno presto grandi progressi in molti settori, compresa la creazione di software meno costosi grazie allo sviluppo dei sistemi open source.

Tuttavia, Brian Gaff, che lavora per il Giornale Parlato di Kingston upon Thames, ci ha scritto per dirci che, perlomeno per quanto riguarda il Regno Unito, “Presumo che Donna abbia una visione eccessivamente positiva.

“Qui da noi, nessuno si sente particolarmente ottimista: la maggior parte delle aziende e il governo stesso si stanno tirando indietro per quanto riguarda l’accesso, stanno addirittura apportando tagli ai servizi per le persone disabili, riducendo i loro benefici e diminuendo gli investimenti per i posti di lavoro e le tecnologie di accesso in generale, adesso che la seconda ondata della recessione ha iniziato a colpire.

“Sembra che valga la pena di fornire un sostegno alle persone disabili soltanto quando la congiuntura economica è favorevole. Siamo dunque persone tanto squallide, se la gente la pensa in questo modo? Sospetto che, se ponessi questa domanda, tutti risponderebbero di no. Il problema sta nel fatto che il personale amministrativo viene pagato per risparmiare denaro ed aumentare i profitti a qualsiasi “costo”, ai danni della cultura e della società in generale.

“E’ da notare che i responsabili di screenreader.net e di nvda-project.org [due organizzazioni che creano software gratuito oppure open source per gli screen reader] stanno parlando di un ridimensionamento dello sviluppo delle tecnologie previsto per la seconda parte dell’anno, a causa della mancanza di denaro che in precedenza veniva erogato dal governo, nel primo caso, o dall’industria, nel secondo caso.

“Pertanto, se non accadrà qualcosa di speciale, la giovane tecnologia degli screen reader open source e gratuiti potrebbe venire uccisa prima ancora di raggiungere il suo pieno potenziale, grazie all’opera di ragionieri zelanti e dotati di scarsa apertura mentale”.

 [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo: inbox@headstar.com ].

[Fine della Sezione Due].


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[Fine dell’Annuncio Speciale].


++Sezione Tre: Relazione sulla conferenza
- Visione per l’Uguaglianza. .

+09: Attenti al gradino
di Tristan Parker.

Il fantasma dei tagli alla spesa pubblica incombeva cupamente sulla Conferenza Vision for Equality (Visione dell’Uguaglianza) tenutasi il mese scorso a Londra ed organizzata dall’ente assistenziale Guide Dogs (Cani Guida,  http://www.guidedogs.org.uk ).

Durante le molte discussioni sull’accesso ai trasporti, i convenuti hanno appreso che si sono già verificati diversi cambiamenti in meglio, come la messa a disposizione di assistenti personali per le persone con disabilità visive sui treni della Metropolitana di Londra.

Tuttavia, Fazilet Hadi, direttore del Gruppo per una Società Inclusiva (Group for Inclusive Society) presso l’Istituto Reale Nazionale dei Ciechi (Royal National Institute of Blind People, RNIB), ha avvertito i presenti che le riforme attualmente in corso ed i tagli al bilancio applicati dal governo “contengono parecchie minacce” per questo settore. In particolare, i tagli al bilancio per gli enti locali del Regno Unito, che ammontano al 28%, comporteranno indubbiamente vari tagli all’accessibilità dei servizi di trasporto, oltre che all’accessibilità a numerosi altri servizi, come l’assistenza sociale e le biblioteche, ha affermato Hadi.

Anne Frye, consulente indipendente per i trasporti e dama dell’Ordine dell’Impero Britannico, ha dichiarato che per un trasporto autenticamente accessibile gli elementi chiave sono tre: l’indipendenza, il controllo e la scelta. Chi esercita pressioni affinchè tutti e tre questi elementi vengano applicati è la relazione Vision Strategy (Strategia visiva,  http://bit.ly/fCdSS4 ), un documento esaustivo redatto nel Regno Unito dall’ “organizzazione ombrello” VISION 2020 UK, che raggruppa varie organizzazioni di disabili visivi e lo stesso RNIB. Nel settore dei trasporti, la strategia è quella di chiedere ai fornitori di trasporti di rendere i loro servizi pienamente accessibili e di far sì che gli spostamenti nell’ambiente esterno risultino quanto più facili possibile, il che comprende marciapiedi sgombri, attraversamenti sicuri e segnaletica in grassetto.

Esiste già l’’obbligo legale di fornire trasporti accessibili, previsto dalla Legge sull’Uguaglianza del 2010, che stabilisce precisi standard tecnici tanto per i veicoli addetti ai trasporti, quanto per l’ambiente pedonale, ha spiegato Frye.

Tuttavia, “Approvare una legge del parlamento è una cosa, ma fare in modo che venga applicata su tutti i treni e gli autobus del Paese è un’altra faccenda”, ha affermato Frye. Come esempio, la tecnologia degli annunci audio sui treni, che può essere di aiuto sia ai passeggeri disabili che a quelli non disabili, è già “imposta molto chiaramente dalla legge, nella Legge sulla Discriminazione dei Disabili, ma molto spesso non viene attivata. Se si va a parlare con i dipendenti, spesso non conoscono il motivo dell’esistenza degli annunci audio, oppure li hanno spenti perchè ritengono che i passeggeri li trovino irritanti”, ha spiegato.

Anche se a volte viene trascurata in maniera frustrante, la tecnologia degli annunci audio è perlomeno legalmente obbligatoria sui treni, ha spiegato Frye. Ma questo non vale ancora per gli autobus, anche se si sono ottenuti sviluppi positivi in questo settore, perlomeno nella capitale, grazie al progetto “iBus” dell’azienda Transport for London: si tratta di un sistema radiofonico, con uno schermo visivo ed un dispositivo per gli annunci, installato su tutti gli autobus londinesi, e fornisce informazioni sui percorsi ai passeggeri con disabilità visive ed uditive.

Questo sistema ha “trasformato la capacità di viaggiare all’interno di Londra per molte persone, comprese quelle con handicap visivi”, ha dichiarato Frye. Tuttavia, la motivazione principale per cui la Transport for London ha accettato di investire denaro in questo sistema è stata quella di sostituire attrezzature obsolete, più che promuovere i diritti dei disabili. “Non avrebbero guadagnato molto se avessero puntato solo su questa promozione, e ritengo che questi casi si verificheranno sempre di più, con l’aumentare dei tagli”, ha dichiarato.

Se guardiamo al di fuori del Regno Unito, uno degli esempi più semplici e più efficaci della tecnologia dei trasporti accessibili è riscontrabile nel sistema della metropolitana di Barcellona, ha spiegato Frye, dove le autorità preposte ai trasporti hanno invitato i ciechi a progettare gli apparecchi emettitori di biglietti nelle stazioni. “Il risultato è stato sorprendente”, ha affermato. “Un tempo c’erano dipendenti che erano stati assunti soltanto per stare in piedi accanto a questi apparecchi e spiegare ai viaggiatori dove inserire la carta di credito e da dove sarebbe uscito il biglietto. Adesso tutto questo non è più necessario, perchè improvvisamente gli apparecchi sono diventati intuitivi; di conseguenza, si è ottenuto un evidente vantaggio economico derivante dall’applicazione del design universale”.

Un altro esempio innovativo di come la tecnologia può creare un sistema di trasporti maggiormente accessibile è stato descritto da Sandra Gollan, direttore della Società dei Ciechi e degli Ipovedenti di Dundee (Dundee Blind and Partially Sighted Society). A Dundee, ha spiegato Gollan, i messaggi audio relativi alle partenze degli autobus sono disponibili presso le fermate degli autobus presenti nel centro della città ed è possibile accedervi tramite una “smart card” rilasciata dal Comune. Queste tessere contengono speciali microchip che consentono ai passeggeri con handicap visivi di ricevere messaggi audio dal vivo semplicemente inserendo la tessera.

Questo genere di informazioni in tempo reale potrebbe venire utilizzato anche a bordo dei veicoli, ha spiegato Gollan. Una tessera con un microchip potrebbe consentire ai passeggeri che siedono nei posti riservati ai viaggiatori disabili di avere accesso ad informazioni audio durante il viaggio, senza che ciò costituisca un disturbo per gli altri passeggeri, ha affermato.

“La tecnologia è proprio là fuori, ma non la sfruttiamo abbastanza”, ha dichiarato Gollan. “Lo stesso vale per le consultazioni; parecchie persone con disabilità visive ascoltano le radio [tematiche sulla cecità], allora perchè non consentire loro di ascoltare le discussioni alla radio e di intervenire telefonicamente, in maniera da non essere costretti a recarsi fisicamente in un luogo? Dovrebbero soltanto prendere in mano il telefono e spiegare i loro problemi. Là fuori c’è un sacco di tecnologia che potremmo utilizzare”.

NOTA: Le presentazioni della conferenza Vision for Equality sono reperibili sul sito: http://www.guidedogs.org.uk/news/national-events/vision-for-equality-conference/
Link breve: http://bit.ly/htoFmL

I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo: consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=539

[Fine della Sezione Tre].


++Note finali.

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REDAZIONE:
Direttore - Dan Jellinek
Reporter - Tristan Parker
Consulente Editoriale - Kevin Carey
ISSN 1476-6337

 

[Fine del notiziario.]