+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.

- NUMERO 63, MARZO 2005.



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++NUMERO 63 - IN QUESTO NUMERO


Sezione Uno: Notizie.


01: Le direttive mettono il design per tutti sui tavoli dei consigli di amministrazione

- I nuovi standard inglesi rivolti ai dirigenti d’azienda.


02: La biblioteca digitale californiana è “incredibilmente popolare”

- I libri elettronici scaricabili per lettori portatili.


03: I nuovi standard di rete sono i protagonisti della Conferenza CSUN

- Gli argomenti salienti della manifestazione internazionale sugli eventi tecnologici.


Notizie in breve: 04: Programmi radiofonici – una rivista digitale; 05: Doppio accesso - Una stampante in Braille e a inchiostro; 06: Il denaro parla – i bancomat accessibili.


Sezione Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.

07: Estratti conto bancari – il dibattito continua; 08: Opinioni su Google – critiche al servizio; 09: Il giallo dello shopping – indagine sui supermercati; 10: L’opinione degli insegnanti – raccontateci le vostre esperienze.


Sezione Tre: Servizio speciale – Il rapporto Socitm.

11: Il gioco dell’oca: Con gli enti governativi locali messi sotto pressione perché forniscano i loro servizi al pubblico per via elettronica entro la fine dell’anno, si è finito con il trascurare il problema dell’accessibilità? Mel Poluck ce ne parla.


Sezione Quattro: Servizio speciale – I racconti dei lettori.

12: Affrontare la sfida della vita: Stephanie Read ha dovuto lottare duramente contro la disabilità, ma è una combattente coraggiosa. Ci racconta come la tecnologia le abbia permesso di studiare per poter conseguire una laurea in psicologia e un lavoro di assistenza ad altre persone, rifiutando sempre di accontentarsi di scelte di ripiego.


[Fine dei Contenuti].



++Annuncio Speciale: Ultima possibilità di prenotare un posto per Vision 2005

Dal 4 al 7 aprile 2005, a Londra.


I progressi compiuti nella tecnologia e nel design per un ambiente onnicomprensivo saranno gli argomenti chiave di Vision 2005, il più importante evento a livello mondiale sulla perdita della vista. Nelle oltre 600 fra relazioni, discussioni e dibattiti, verranno discusse le ultime novità nel campo dell’informazione accessibile, dell’istruzione elettronica, dei siti web, degli strumenti multimediali e della lettura tramite ausili tecnologici.


Fra gli oratori più importanti, ricordiamo il dr. Raymond Kurzweil, pioniere delle tecnologie di accesso, che si “teletrasporterà” alla conferenza dagli Stati Uniti per comunicarci le sue opinioni sull’argomento “Il futuro della cecità e delle disabilità in un’epoca di tecnologia in continuo sviluppo”.


La Conferenza Vision 2005 è promossa dal RNIB e si terrà a Londra, presso il Centro Conferenze Queen Elizabeth II. Per ulteriori informazioni, consultare il sito: http://www.rnib.org.uk/vision2005 .


[Fine dell’Annuncio Speciale].



++Sezione Uno: Notizie.



+01: Le direttive mettono il design per tutti sui tavoli dei consigli di amministrazione.


Un nuovo standard volto a garantire che il design per tutti divenga una priorità strategica assoluta per le organizzazioni, e non soltanto un problema tecnico di scarsa importanza, è stato pubblicato questo mese dall’Istituto Britannico per gli Standard (British Standards Institute, http://fastlink.headstar.com/bsi1).


A differenza delle indicazioni rivolte ai designer per garantire l’accessibilità, che tendono a concentrarsi su specifici prodotti o servizi, questo nuovo standard e le direttive pratiche che lo accompagnano ha lo scopo di aiutare i dirigenti a rendere il design per tutti una parte integrante degli obiettivi generali di ogni organizzazione, si tratti di una piccola azienda, di una multinazionale o di un ministero.


Quando la gente pensa al design, spesso ha in mente soltanto l’aspetto creativo, ma è assolutamente evidente che i dirigenti sono molto più importanti dei creativi. Sono i dirigenti ad individuare i problemi che sarà necessario risolvere, come pure il modo giusto per affrontarli”, ha dichiarato Alan Topalian, direttore del gruppo di esperti che ha redatto questo standard.


Molte organizzazioni prendono maggiormente in considerazione il design per tutti al solo scopo di evitare di trasgredire alcune leggi, come la Legge sulla Discriminazione dei Disabili, ma esistono anche motivazioni più positive perché ciò avvenga, come Topalian ha spiegato al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “Prendere sul serio il design per tutti può consentire l’accesso ad un enorme mercato potenziale”, ha affermato. “Molte aziende si rivolgono esclusivamente alla fascia di età fra i 18 ed i 35 anni, il che è una sciocchezza se si pensa al “potere grigio” che cresce sempre di più”.


Per Topalian, lo sviluppo di un nuovo standard di alto livello è stato favorito anche da un’ispirazione personale. “Mia moglie si è specializzata lavorando con gli anziani per il comune di Lewisham, perciò questo problema è stato ampiamente discusso in famiglia. Barry Quirk [il funzionario in capo del comune] una volta mi ha detto che il design in grado di raggiungere le diversità e di lasciare da parte le ineguaglianze dovrebbe essere un obiettivo prioritario”.



+02: La biblioteca digitale californiana è “incredibilmente popolare”.


Un servizio bibliotecario online che consente agli utenti di scaricare gratuitamente libri elettronici su lettori portatili è stato lanciato in California da un consorzio di sette biblioteche pubbliche.


Fin dall’entrata in vigore di questo sistema, denominato “Califa” (http://califa.lib.overdrive.com/) e lanciato a metà febbraio, ci sono state almeno 1.700 “visite” da parte di utenti in grado di scaricare libri digitali e libri elettronici online.


I libri elettronici e i libri digitali in formato audio possono essere scaricati su apparecchi portatili come i personal digital assistants, (PDA), i telefoni cellulari, i computer portatili e i lettori MP3. “Non sapevamo cosa dovevamo aspettarci, [ma] questa iniziativa si è rivelata incredibilmente popolare”, ha dichiarato Anthony Costa, direttore operativo di Caliga. Visto l’alto numero di richieste, è stato necessario effettuare un ordinativo per un maggior numero di titoli. “Finora, l’unico reclamo ha riguardato l’incompatibilità di questi testi con i lettori iPod”, spiega Costa.


I libri sono scaricabili per capitoli, il che, secondo Costa, “consente una maggiore usabilità con le connessioni più lente e facilita lo scarico”; inoltre, i lettori possono rintracciare l’ultima pagina letta. Il periodo normalmente concesso per il prestito è di 21 giorni, e la restituzione dei testi prestati viene richiesta automaticamente alla scadenza del periodo del prestito. Questo servizio utilizza la tecnologia di Overdrive, il servizio di distribuzione dei libri elettronici (http://www.overdrive.com/).



+03: I nuovi standard di rete sono i protagonisti della Conferenza CSUN.


I nuovi standard per i siti web accessibili sono stati l’argomento più importante presso CSUN 2005, la conferenza internazionale annuale che esamina gli sviluppi delle tecnologie di accesso e si è tenuta la scorsa settimana presso la California State University, a Northridge (http://www.csun.edu/cod/conf/2005/genconfinfo05.htm).


Una disamina delle Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete versione 2.0, il nuovo standard mondiale che verrà pubblicato verso la fine dell’anno, è stata presentata dalla Web Accessibility Initiative (Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete) del World Wide Web Consortium (http://www.w3.org/WAI), che ha gestito la sua realizzazione. Ai partecipanti è stato spiegato in che modo coloro che pubblicano i contenuti possono adattarsi al nuovo standard e come possono effettuare una valutazione dei loro siti web affinché ottemperino alla legge.


Fra I numerosi nuovi prodotti esposti, hanno attratto molta attenzione gli apparecchi portatili accessibili in grado di funzionare senza fili. E’ stata effettuata una presentazione di Maestro, considerato il primo assistente digitale portatile (PDA) già in commercio per i ciechi ed oggi integrato con il sistema satellitare GPS chiamato Trekker. Questo apparecchio viene prodotto da HumanWare, l’azienda costituitasi in seguito alla recente fusione di VisuAide e Pulse Data, due aziende che si occupano di tecnologie di accesso. Ai partecipanti è stato mostrato come collegare il PDA ad altri apparecchi utilizzando il sistema standard Bluetooth senza fili e come collegarlo alla rete tramite i network Wi-Fi.


La conferenza CSUN 2005 si è svolta dal 14 al 19 marzo. Per un’esauriente relazione audio dell’evento, fornita dalla ABC Radio, visitare il sito: http://fastlink.headstar.com/acb1 .



++Notizie in breve:


+04: Programmi radiofonici: le notizie, gli elenchi dei programmi e le relazioni sui prodotti legati alle radio digitali del Regno Unito e rivolte alle persone con disabilità sono oggi disponibili nella seconda edizione della rivista audio gratuita “DAB digital radio” (Radio digitale DAB). Questa rivista è prodotta da Digital One, il più grande network mondiale di stazioni radio digitali. Per ricevere l’audiocassetta, telefonare al numero 020 7288 4600 o visitare il sito: http://fastlink.headstar.com/dab1 .


+05: Doppio accesso: Una stampante in grado di fornire testi stampati ma anche gli stessi testi nella corrispondente versione Braille è stata lanciata questo mese. La Stampante a rilievo Pro Embosser, dotata di modalità ad inchiostro Pro Ink Attachment, è anche in grado di stampare versioni a rilievo di grafici, tabelle ed immagini. Per informazioni, consultare il sito: http://www.viewplus.com/news/10 .


+06: Il denaro parla: Una nuova generazione di bancomat ad emissione vocale, equipaggiati con una sintesi vocale allo scopo di aiutare gli utenti con handicap visivi a compiere le transazioni, è stata presentata dalla Diebold, un’azienda di strumenti tecnologici, assieme alla ScanSoft, che si occupa di tecnologie assistive. L’apparecchio funziona in sei diverse lingue. Consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/diebold1 .


[Fine della Sezione Uno].



++Annuncio Speciale: Braille Translations.


L’azienda Braille Translations (Versioni Braille) fornisce un servizio rapido, di alta qualità ed a costi contenuti, di versioni Braille di qualsiasi documento. Siamo in grado di fornire menu, opuscoli rivolti al pubblico e biglietti da visita in Braille e di aiutarvi ad ottemperare alla Legge sulla Discriminazione dei Disabili. Possiamo fornirvi anche versioni Braille di materiali in stampa ingrandita, audiocassette o CD audio.


Possiamo inoltre produrre cartelli accessibili, compresi i cartelli indicatori in Braille per le toilette e per altri tipi di segnalazione.


Tutte le versioni Braille realizzate vengono ricontrollate prima della spedizione e siamo anche in grado di fornire un servizio espresso in 24 ore. Per i preventivi, vi preghiamo di telefonare ai nostri uffici, utilizzando il numero verde gratuito 08000 190 946, oppure il numero di cellulare 07903 996533. Potete anche inviare una mail al nostro indirizzo: ghow@brailletranslations.co.uk, oppure consultare il nostro sito: http://www.brailletranslations.co.uk .


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Due: “Nella Casella della Posta”

- Il forum dei lettori.


Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.



+07: Estratti conto bancari: parecchi lettori ci hanno inviato messaggi di risposta per Fay Rohrlach, che nel numero scorso ci aveva scritto dall’Australia chiedendo che le banche emettessero gli estratti conto in formati alternativi ed elettronici. Jenny Finch ci scrive da Brisbane, Australia: “La Commonwealth Bank mi invia tutti gli estratti conto in Braille, e la Telstra mi manda i conti in Braille. E’ fantastico poter aprire la busta e leggere il contenuto senza problemi, in maniera indipendente e senza che nessun altro sappia che cosa c’è scritto!”.


Peter Catchpole ci scrive: “Anche io sono un disabile visivo e la mia banca, la Alliance and Leicester, da parecchio tempo mi fornisce la documentazione e la corrispondenza in caratteri ingranditi. Questa banca fornisce inoltre un sistema online che consente ai clienti di gestire i loro conti, ad esempio consultando gli estratti conto, correggendo o cancellando gli ordini in corso e trasferendo fondi da un conto all’altro, sia internamente sia presso altri istituti bancari.


Nel Regno Unito la legge garantisce un uguale accesso ai prodotti ed ai servizi a tutte le persone affette da handicap. Dipende da noi disabili visivi continuare ad effettuare pressioni perché quanto previsto dalla legge venga rispettato. Bisogna insistere senza stancarsi ogni volta che ciò si rivela necessario: persino gli enti governativi devono essere criticati, di tanto in tanto”.


Sam Latif ci scrive dal Surrey perché desidera ampliare il dibattito: “Mi piacerebbe conoscere l’opinione della gente sui fornitori di servizi ai non vedenti, che continuano a spedire fatture in formato cartaceo ai ciechi anziché inviarle per posta elettronica. Fra queste organizzazioni ci sono anche il RNIB e la Cobolt systems. Non potremmo tentare di agire in gruppo e convincerli ad iniziare ad inviarci questi documenti via e-mail? C’è qualcosa che potete fare per aiutarci?”. Sam aggiunge: “Ho contattato il RNIB per comunicare che le loro fatture non sono accessibili per me. Mi hanno ringraziato per averli informati e mi hanno detto che nel giro di sei mesi troveranno una soluzione: è una scusa ridicola, dal momento che la Legge sulla Discriminazione dei Disabili è stata promulgata nel 1995! Da una Sam frustrata e delusa”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].



+08: Opinioni su Google: Allen Hoffman, partecipante al progetto Sezione 508 del Servizio Tributario Interno degli Stati Uniti ci scrive in risposta ad una lettera di Katherine Schneider, pubblicata sul numero scorso e riguardante l’iniziativa sulle biblioteche digitali promossa dal motore di ricerca Google e denominata “Google Print” (https://print.google.com/publisher/).


"Di recente ho scritto al direttore del progetto “print.google.com” e sono rimasto piacevolmente sorpreso nel rendermi conto che ha capito la necessità di un accesso ai documenti che non sia limitato all’immagine. Come punto di partenza, gli ho consigliato di collaborare con “bookshare.org”, per poter creare dati formattati di immagine accessibili a che è affetto da handicap visivi. La realizzazione dell’immagine è soltanto una parte della nostra lotta, il passo successivo è rappresentato dall’applicazione del riconoscimento del carattere ottico alle immagini stesse”.


Hoffmann ha anche qualche commento da fare sul servizio e-mail di Google, denominato “gmail”. “Dal punto di vista dell’accessibilità, è un vero incubo. Sono rimasto estremamente deluso da questo prodotto, fornito da un’azienda che dovrebbe essere in grado di realizzare qualcosa di meglio. Se si passa dal formato HTML al formato base in gmail, è possibile usare l’opzione “componi messaggio” e anche altre opzioni. Per attivare quei link codificati in maniera tanto strana, è possibile utilizzare il cursore e i tasti del mouse con JAWS, in modo da simulare il clic sui link e far partire la procedura. Ma tutto ciò richiede uno sforzo tremendamente irritante. Quando si entra nel sistema con la chiave di identificazione non si riesce a convertire il sistema nella modalità base: per farlo, occorre utilizzare il mouse e cliccare sul termine “base” ogni volta che si desidera entrare nel sistema.


Pur essendo gratuito, questo servizio non dimostra un’eccessiva buona volontà nei confronti dei ciechi. Una persona incontrata in rete lo ha paragonato al far inciampare un cieco per la strada solo per divertimento ed io sono d’accordo con lui! Se Google, che è un’azienda tecnologica di prim’ordine, non riesce a fornire un minimo di accessibilità, che cosa possiamo aspettarci dalle altre?”. [Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com].



+09: Il giallo dello shopping: Paul Hamilton-Ritchie, uno studente di Gestione Aziendale, Tecnologie IT e Linguaggio presso l’Università di York, ci scrive per fare un appello a volontari disposti a partecipare alla sua indagine sull’accessibilità dei siti web dei supermercati. “La ricerca, che fa parte della mia tesi, valuterà fino a che punto i supermercati Sainsbury’s, ASDA e Tesco abbiano ottemperato alle direttive dell’Iniziativa di Accessibilità alla Rete del World Wide Web Consortium ed in che modo ciò faciliti l’utilizzo da parte dei loro clienti online affetti da disabilità visive.


Ho bisogno di partecipanti disposti a rispondere ad un breve questionario sulle loro abitudini di navigazione in rete, a svolgere un esercizio di shopping online per proprio conto e infine, se lo desiderano, di telefonarmi per raccontarmi le loro opinioni ed impressioni sul problema dell’accessibilità alla rete”. Coloro che sono disposti a collaborare sono pregati di contattare Paul direttamente al suo indirizzo e-mail, pchr100@york.ac.uk.



+10: L’opinione degli insegnanti: Tim Pennick, della Divisione Ricerca e Sperimentazione della BT, ci scrive: “Al momento sto lavorando al progetto ENABLED, finanziato dall’Unione Europea, allo scopo di migliorare l’accessibilità alle informazioni per le persone con handicap visivi. Una parte del lavoro di questo progetto comprende la valutazione della disponibilità di istruzione per gli utenti con disabilità visive relativamente alle tecnologie assistive, come gli screen reader. Sarei molto grato a coloro che si occupano di questo tipo di insegnamento e che volessero dedicarmi qualche minuto compilando un questionario”. Le organizzazioni disposte a collaborare devono contattare Thierry Raguin all’indirizzo e-mail t.raguin@netunion.com per compilare il questionario.


[Fine della Sezione Due].



++Annuncio Speciale: Forum di discussione sull’accessibilità.


Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.


Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Tre – Servizio Speciale

- Le amministrazioni locali e la Rete.


+11: Il gioco dell’oca

di Mel Poluck.


Alla fine di quest’anno scadrà il termine entro il quale tutte le amministrazioni locali del Regno Unito dovranno rendere i loro servizi disponibili su formati elettronici, nella maggior parte dei casi in rete. Ma quanto saranno accessibili questi servizi?


La relazione annuale “Better connected” (le migliori connessioni), comprendente tutti i 468 siti web dei comuni del Regno Unito, è stata pubblicata lo scorso mese da Socitm, l’ente che si occupa della gestione delle tecnologie IT per le amministrazioni locali (http://www.socitm.gov.uk/). La rivista si occupa prevalentemente dell’usabilità dei siti e svolge un’indagine relativa alla qualità dell’esperienza vissuta dagli utenti quando interagiscono con le amministrazioni locali online.


Nell’ambito di questa indagine, quest’anno il RNIB ha controllato tutti i siti basandosi sugli standard di accessibilità alla rete specificati nelle Direttive sull’Accessibilità ai Contenuti della Rete (Web Content Accessibility Guidelines, WCAG - http://www.w3.org/TR/WAI-WEBCONTENT/).


L’indagine ha riscontrato 62 siti che hanno ottenuto una certificazione di livello “A”, vale a dire un sostanziale miglioramento rispetto all’anno precedente, quando soltanto 18 siti avevano ottenuto questa valutazione, relativa al livello minimo accettabile. Tuttavia, è stato preoccupante scoprire che, di quei 18 siti originali, soltanto 8 hanno mantenuto un identico livello di valutazione; dieci municipi hanno ottenuto un punteggio inferiore e 54 sono invece migliorati. “Sembra davvero il gioco dell’oca!”, sono le parole riportate nella relazione.


Il team ha notato la presenza di alcuni problemi comuni. Molti siti web hanno ottenuto una valutazione inferiore quest’anno per non aver inserito etichette ALT di testo per le immagini. In effetti, l’indagine ha rivelato che il 40% del totale dei siti non ha superato questo test basilare. Tuttavia, la situazione è migliorata rispetto a quanto dichiarato nella relazione dell’anno scorso, dove il 55% dei siti non era a norma con gli standard WCAG.


Il team che si è occupato dell’indagine ha riscontrato una notevole confusione sull’applicazione delle norme di accessibilità e ne ha attribuito il motivo a quattro fattori: la mancanza di un unico ente di valutazione per l’ottemperanza alle direttive WAI da parte delle amministrazioni locali; la mancanza di chiarezza degli stessi parametri WAI; gli strumenti di valutazione dell’accessibilità, che utilizzano criteri diversi; infine, i designer di rete che non si rendono conto che un’amministrazione locale ha assoluto bisogno di effettuare sia i test automatici che i test manuali, se intende essere pienamente in regola con le normative WAI.


Il fatto che 10 siti abbiano ottenuto una valutazione insufficiente pur avendo raggiunto in precedenza un buon livello dimostra l’importanza di continuare ad effettuare test e a sviluppare i diversi siti”, viene dichiarato nella relazione. “Ottenere una valutazione di livello A costituisce soltanto l’inizio”.


Sono state esaminate le aree di collocazione geografica dei siti che hanno ottenuto una valutazione di livello A nei controlli relativi all’accessibilità. Esaminando i diversi tipi di amministrazioni locali, le amministrazioni di contea si sono rivelate lievemente migliori delle altre, con il 18% delle contee ed il 17% dei distretti in regola con gli standard.


Il team delle “migliori connessioni” ha scoperto che l’esempio più evidente di una pratica valida si trova in Cornovaglia, dove cinque distretti di contea su sei sono in regola con gli standard. Anche la zona del Sud Ovest ha un buon livello di ottemperanza, probabilmente sulla scia dei dati della Cornovaglia: il 28% delle amministrazioni locali ha ottenuto una valutazione di livello A. Subito dopo viene la regione delle Midland Orientali, con il 21% dei municipi. Le regioni che hanno ottenuto i risultati peggiori sono quella del Nord-Ovest, con una percentuale di siti in regola pari al 7%, e lo Yorkshire e lo Humber, con il 9%. In Scozia, soltanto una delle amministrazioni locali è riuscita ad ottenere una valutazione sufficiente.


L’impiego di collaboratori nello sviluppo dei siti web è stato alquanto trascurato negli ultimi mesi, secondo quanto dichiarato nella relazione, e il team delle “migliori connessioni” prevede che questa situazione rimarrà invariata. Ciò va attribuito alla definizione delle priorità, vale a dire ad una serie di obiettivi per la fornitura di servizi elettronici che le amministrazioni locali dovranno raggiungere e che sono diventati “un compito urgente”, come riportato nella relazione.


La relazione afferma che, nonostante questo, “una migliore cooperazione porterebbe direttamente ad una serie di miglioramenti in termini di efficienza, come dimostrato nel caso dei distretti della Cornovaglia, che hanno ottenuto alti livelli di valutazione sull’accessibilità”.


Un’altra sezione nuova ed interessante della relazione, nella quale si affrontano i problemi relativi all’accessibilità, è stata la disamina delle condizioni delle versioni in formato solo testo dei diversi siti web, effettuata per la Socitm dalla SciVisum, un’azienda di valutazione di siti web (http://www.scivisum.co.uk/). Lo scopo di questa inchiesta era quello di contribuire alla discussione attualmente in corso, per stabilire se è preferibile avere un sito in formato solo testo parallelamente al sito principale di tipo grafico, oppure se non sia meglio realizzare un unico sito completamente accessibile, come solitamente consigliano i puristi dell’accessibilità.


L’indagine ha scoperto che, dei 147 siti in formato solo testo appartenenti ad amministrazioni locali britanniche, una “schiacciante maggioranza” di essi presenta dei problemi. I siti in formato solo testo sono stati realizzati in maniera pessima in quasi tutti i casi, tanto che “sarebbe ora di eliminarli del tutto e di applicare una serie di risorse per rendere più accessibili i siti web grafici”, come riportato nell’inchiesta. I designer di siti web sono avvertiti!


NOTA: L’indagine “Le Migliori Connessioni 2005” viene fornita gratuitamente ai membri Socitm ed al costo di 350 sterline ai non membri ed è scaricabile dal sito web della Socitm (http://www.socitm.gov.uk).



[Fine della Sezione Tre].



++Sezione Quattro – Servizio Speciale

- I racconti dei lettori.


+12: Affrontare la sfida della vita

di Stephanie Read.


La tecnologia mi è stata di grande aiuto ed è grazie a lei che sono riuscita a completare i miei studi, il che non è stato un traguardo da poco, se consideriamo gli avvenimenti della mia vita.


All’età di tre mesi, I dottori dissero ai miei genitori che ero ipovedente. La mia vista si mantenne stabile fino all’età di 12 anni, poi ebbi un problema alla macula e di conseguenza la persi del tutto. Questo fatto mi sconvolse, ma frequentavo una scuola per disabili visivi, di conseguenza ben presto venni istruita nella mobilità e nell’uso del Braille.


Ero molto attiva e prendevo parte a diverse gare di nuoto e di atletica, nella categoria B1. La mia attività preferita era l’equitazione. Ma tutto questo venne interrotto bruscamente quando, all’età di 14 anni, cominciai ad avere problemi alla spina dorsale e all’anca. Mi dicevano che “era tutta suggestione” e che dovevo reagire. Con il passare degli anni, la mia disabilità fisica aumentò ma nessuno seppe dirmi che cosa c’era che non andava.


Nonostante gli handicap, continuai a studiare, ottenendo otto menzioni speciali, tre livelli “A” ed un livello “AS”, finché, nell’ottobre del 2000, mi iscrissi alla facoltà di psicologia.


Ma nel febbraio del 2001 le cose peggiorarono ancora e persi tutta la sensibilità e la capacità di movimento dalla vita in giù. Passai tre mesi e mezzo in ospedale e, anche stavolta, nessuno riuscì a capire qual era il problema. Uscita dall’ospedale, volevo continuare a studiare, anche se mi avevano detto che avrei dovuto ripetere il primo anno; pertanto, mi iscrissi nuovamente al primo anno e superai tutti i dodici esami previsti.


Nel frattempo, però, pareva che la situazione continuasse a peggiorare: iniziai ad avere problemi con le mani, tanto che scrivere a macchina cominciò a rivelarsi difficile, perciò finii nuovamente in ospedale per una serie di nuovi esami. I dottori dell’ospedale del Kings College mi tolsero tutti i medicinali, lasciandomi sofferente ed incapace di scendere dal letto, così che passammo i 18 mesi successivi a stabilire un nuovo trattamento farmacologico.


Tuttavia, non avevo nessuna intenzione di soccombere alla mia disabilità. In quel periodo tentai di continuare a studiare ma, visto il mio stato di salute, per quanto mi impegnassi a fondo non riuscii a superare tutti gli esami del secondo anno. Alla fine mi diagnosticarono la Sindrome di Ehlers-Danlos, una patologia rarissima, che colpisce all’incirca una persona su un milione.


Questa diagnosi fu estremamente importante, perché mi diede il coraggio di continuare a combattere. Nel settembre del 2004 venne stabilita la terapia di cura e mi fu regalato un nuovo computer, così potei continuare a studiare. Nell’ottobre del 2004 mi iscrissi nuovamente al secondo anno ed ho in programma di prendere la laurea nell’estate del 2006.


Ho utilizzato computer portatili e da tavolo per lungo tempo, con lo screen reader JAWS per Windows. Negli ultimi due mesi ho comperato un nuovo computer portatile, con JAWS e con il software a riconoscimento vocale J-Say, il che significa che ora posso semplicemente dettare i testi e JAWS mi rilegge quello che il computer ha scritto.


Anche Internet è molto importante per me: I professori e gli assistenti possono mandarmi testi per posta elettronica quando non mi sento abbastanza bene da recarmi fisicamente all’università. Inoltre, mi consente di accedere ad un’enorme quantità di informazioni che possono essermi utili per la preparazione degli esami.


Per me, lo strumento tecnologico più importante fra quelli che possiedo è il Possum (http://www.possum.co.uk). Si tratta di un computer in grado di far funzionare pressoché qualsiasi cosa presente nel mio alloggio, dalla televisione allo stereo, dal telefono alle porte e alle finestre. Mi restituisce la mia indipendenza e fa sì che il mio alloggio sia sicuro. Prima di possedere questo apparecchio, ero costretta a lasciare la porta d’entrata aperta tutto il giorno, in modo da permettere agli infermieri e agli amici di entrare. Il Possum mi permette di aprire la porta di ingresso ai visitatori anche se sono sdraiata sul letto.


Molte persone mi hanno detto che non capiscono perché mi do tanto da fare, e che potrei vivere con i sussidi. Io non sono d’accordo: anche se il mio corpo non funziona, questo non significa che abbia il diritto di vivere alle spalle dello stato. Voglio una vita come quella di tutti gli altri.


Mi piacerebbe diventare una psicologa in un ospedale e poter aiutare altre persone affette da disabilità e da disturbi mentali. La disabilità non è un passaporto per ottenere una vita facile, è una battaglia da combattere e da vincere!


[Fine della Sezione Quattro].



++NOTE FINALI.


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Copyright 2005 di Headstar Ltd., http://www.headstar.com. ISSN 1476-6337.

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REDAZIONE:

Direttore - Dan Jellinek

Vicedirettore - Derek Parkinson

Capo Cronista – Mel Poluck

Tecnico – Nick Apostolidis

Consulente Editoriale - Kevin Carey



ISSN 1476-6337


[Fine del notiziario.]