+++NOTIZIARIO INTERNAZIONALE SULL’ACCESSIBILITA’.

- NUMERO 60, DICEMBRE 2004.



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++NUMERO 60 - IN QUESTO NUMERO


Sezione Uno: Notizie.


01: Adobe si impegna ad affrontare i problemi di accessibilità al formato pdf

- ma i blocchi per gli screen reader destano ancora preoccupazioni.


02: Appello per una task-force nazionale per promuovere l’accesso alla lettura

- un’inchiesta scopre che il 96% dei libri non è mai stato reso accessibile.


03: Il “primo strumento al mondo” per la gestione delle disabilità

- le organizzazioni potranno valutare i progressi e le migliorie al progetto.


04: Scorpacciata invernale di premi per l’accessibilità alla rete

- tre tipi di riconoscimenti per gli enti dei settori pubblico e privato.


Notizie in breve: 05: Software Naturally Speaking – il Dragon si integra con Dolphin; 06: Nuovo software Dolphin - versione 6.03; 07: Stanziamenti in Asia – finanziati 13 progetti; 08: Accesso portatile – un PDA accessibile; 09: I vantaggi del software MaX – un sito web per i bambini.


Sezione Due: “Nella casella della posta” – Il forum dei lettori.

10: Una domanda sui contenuti – richiesta di un sistema di gestione dei contenuti; 11: Guida TV – ricerca sulle pulsantiere.


Sezione Tre: L’intervista - Judy Brewer.

12: La guardiana degli Standard Globali di Accesso: Mel Poluck intervista Judy Brewer, direttore dell’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete (WAI) del World Wide Web Consortium, sulle principali tematiche di riorganizzazione delle direttive internazionali sull’accessibilità ai contenuti della rete.


Sezione Quattro: Relazione sulla Conferenza Techshare – Tecnologie accessibili a basso costo.

13: Come finanziare le esigenze di base della vita moderna: molti ciechi non dispongono di un reddito alto, ma persino i sistemi più basilari per rendere autenticamente accessibile il proprio personal computer possono costare una piccola fortuna. Dan Jellinek ci spiega come è possibile ridurre questi costi.


Sezione Cinque: Servizio Speciale – Le tecnologie del futuro.

14: Troppe informazioni: Kevin Carey prende in esame un mondo sovraccarico di informazioni, un ambiente sempre più basato sulla grafica ed una rivoluzione nel settore dell’istruzione.


[Fine dei contenuti].



++Annuncio Speciale: Lo Standard J-Say presentato dalla T & T Consultancy Ltd.


Lo Standard J-Say unisce l’ineguagliabile flessibilità di JAWS per Windows alle notevoli capacità di riconoscimento vocale del software Dragon Naturally Speaking Preferred.


Immaginate di essere in grado di:

- Creare documenti di word processor utilizzando un linguaggio naturale;

- Creare ed elaborare messaggi e-mail utilizzando la vostra voce;

- Navigare in Internet utilizzando una combinazione di input vocali e di tastiera;

- Spostarvi rapidamente sulle celle desiderate di un foglio di lavoro di Excel;

- Avere accesso ad un sistema interattivo di aiuto, a vari manuali e a corsi con tutor;

- Addestrare il software di riconoscimento vocale a riconoscere la vostra voce, oltre che a poter accedere tramite la voce a tutte le proprietà del software Dragon.


Lo Standard J-Say è l’ideale per ogni utente di JAWS che desidera servirsi anche di input vocali nell’utilizzo del proprio computer. Per ulteriori informazioni, vi preghiamo di contattare l’azienda T&T Consultancy Ltd al numero di telefono 08452 303015 o di inviare una e-mail all’indirizzo enquiries@tandt-consultancy.com .


[Fine dell’Annuncio Speciale].



++Sezione Uno: Notizie.


+01: Adobe si impegna ad affrontare i problemi di accessibilità al formato pdf


La Adobe Systems si è impegnata ad affrontare gli svariati problemi di accessibilità presenti sui file realizzati nel formato “portable document format” (pdf) e questo mese presenterà una nuova versione di un software per la creazione e la lettura di questi file.


Il pdf è un sistema ampiamente basato sulla grafica, per lo scambio e la stampa dei file, che spesso rende inaccessibili le semplici informazioni relative al testo.


La nuova versione del software Adobe Acrobat, che crea file in formato pdf, e del software Reader per leggerli (versione 7.0) contiene diverse nuove caratteristiche di accesso. Per i creatori dei file sarà più facile aggiungere “etichette” al testo, alle tabelle e ai disegni, allo scopo di stabilire un ordine di lettura che consenta di esaminare i file in ogni loro parte; inoltre, anche se queste etichette non dovessero essere realizzate, la nuova versione del software Reader tenterà di stabilire un ordine logico di lettura e di ricompattare il testo in un blocco unico.


La nuova versione del software Reader contiene inoltre un assistente all’accessibilità, in grado di comprendere se viene utilizzato uno screen reader e di chiedere all’utente in che modo preferisce visualizzare i file. Fra le altre caratteristiche, troviamo una migliore etichettatura, grazie ai pulsanti grafici contenuti nel software stesso, ed un perfezionamento delle funzioni di aiuto e di ricerca.


"In passato, il formato pdf era considerato assolutamente inaccessibile”, spiega Greg Pisocky, direttore incaricato dell’ampliamento dell’accessibilità presso la Adobe Systems. "Ora stiamo per presentare qualcosa che renderà perlomeno più facile modificare il modo in cui le informazioni vengono presentate. Non che la versione 7.0 di Adobe sia perfetta: le tabelle continuano ad essere la maledizione della nostra vita. Però abbiamo fatto un passo avanti”.


Pisocky ha spiegato le nuove caratteristiche del pdf durante la Conferenza Techshare, tenutasi il mese scorso sotto l’egida del RNIB (http://www.techshare.org.uk). Tuttavia, alcuni delegati hanno espresso notevoli preoccupazioni circa alcune caratteristiche dei file pdf legate alla sicurezza, che, nel tentativo di impedire la creazione di copie non autorizzate, possono finire con l’escludere alcuni utenti che si servono di screen reader.


Steve Tyler, Direttore delle Politiche e delle Tecnologie di Accesso presso il RNIB, ha spiegato a questi delegati che una caratteristica che provocasse l’esclusione di alcuni screen reader sarebbe in contrasto con le normative europee sul copyright, orientate a promuovere l’accessibilità.


Tuttavia, Pisocky ha dichiarato che il nuovo software consente ad altri software “sicuri” di avere accesso a tutti i file, indipendentemente dalle impostazioni relative alla sicurezza. A tutt’oggi, ha spiegato, solo gli screen reader JAWS e WINDOW-EYES sono considerati “sicuri”, ma la Adobe è disposta ad esaminare anche eventuali altri fornitori.



+02: Appello per una task-force nazionale per promuovere l’accesso alla lettura.


Il RNIB (http://www.rnib.org.uk) sta esercitando pressioni sul governo britannico affinché questo costituisca una task-force composta da enti assistenziali che si occupano dei ciechi e da editori, allo scopo di sviluppare un progetto su scala nazionale per rendere accessibile ai disabili visivi una maggior quantità di libri e di materiali di lettura. Secondo quanto affermato dall’Istituto, il governo dovrebbe anche finanziare altre ricerche in questo settore.


Una recente inchiesta realizzata dal RNIB, “Esaurito!”, ha scoperto che circa il 96% dei libri non è mai stato pubblicato in formati tali da consentirne la lettura anche alle persone con handicap visivi, come la stampa a caratteri ingranditi, la stampa in Braille e la versione audio; ne consegue che nel Regno Unito circa tre milioni di persone sono private del diritto alla lettura.


I metodi digitali hanno un notevole potenziale di integrazione delle pubblicazioni a maggior diffusione in formati accessibili ai ciechi e ai disabili visivi, si afferma in questa inchiesta.


"In passato, le organizzazioni come il RNIB utilizzavano la copia cartacea di un libro per realizzarne una registrazione audio o per scannerizzarne il testo e renderlo leggibile con il computer”, spiega David Mann, autore dell’inchiesta e portavoce del RNIB per la sua campagna “Il diritto a leggere”, attualmente in corso (http://www.rnib.org.uk/righttoread). "Ciò richiedeva un enorme dispiego di tempo e poteva essere realizzato solo dopo l’avvenuta pubblicazione. Se gli editori potessero fornirci i contenuti in formato digitale prima della pubblicazione, si potrebbe velocizzare parecchio questa procedura. Le tecnologie digitali offrono anche diverse possibilità di realizzazione, mentre alcuni formati, come DAISY, offrono all’utente una flessibilità assai superiore per quanto riguarda l’indice e i contenuti, per fare un esempio".


Questa inchiesta critica il governo britannico, che continua ad eludere il problema dei finanziamenti per la produzione di testi in formati accessibili, e ritiene irragionevole che gli enti assistenziali continuino ad essere ritenuti gli unici responsabili della produzione della maggior parte di testi in Braille e in formato audio.


Gli enti assistenziali non dovrebbero essere costretti a sovvenzionare i materiali di lettura per i ciechi, e non possono neppure sperare di soddisfare tutte le esigenze di lettura, considerando le loro limitate risorse”, spiega Mann. “D’altra parte, non si può pretendere che gli editori lavorino in perdita. Perciò abbiamo bisogno di finanziamenti pubblici sostanziosi ed affidabili, per aumentare le nostre possibilità di produzione e di archiviazione e per stabilire nuovi accordi di collaborazione con gli editori”.


L’inchiesta ha scoperto che soltanto il 2,8% dei libri viene attualmente convertito nel formato audio con audio-cassette standard, e la percentuale relativa ad altri formati audio è persino inferiore. Solo l’1,5% dei testi è disponibile nel formato di stampa a caratteri ingranditi e solo l’1,9% viene stampato in Braille. Questi formati alternativi spesso sono anche decisamente più costosi di un libro tradizionale: ad esempio, la registrazione audio di un libro può costare oltre 50 sterline, mentre l’equivalente edizione economica ne costa meno di dieci.



+03: Il “primo strumento al mondo” per la gestione delle disabilità


Quello che viene considerato il “primo strumento al mondo” per la valutazione del lavoro svolto dagli enti in relazione alla disabilità è stato presentato da un ente economico inglese, il Forum dei Datori di Lavoro sulla Disabilità (http://www.employers-forum.co.uk/).


Lo Standard per la Disabilità consente alle organizzazioni dei settori pubblico e privato di valutare i progressi compiuti nel campo della disabilità, relativamente a tutti i settori della loro attività economica, e di pianificare ulteriori miglioramenti. Il suo principale elemento è un questionario comprendente cento domande, che coprono una vasta serie di settori, come l’occupazione, il commercio elettronico, l’assistenza ai clienti, i sistemi tecnologici e gli edifici.


Alle organizzazioni, questo servizio potrà costare dalle 2.000 alle 8.900 sterline, a seconda del numero dei dipendenti. Una volta completato il questionario, questo verrà valutato dall’Università di Brighton e sottoposto alla disamina di un gruppo indipendente di esperti di disabilità, che redigerà una relazione evidenziando i rischi effettivi, i settori in cui si possono effettuare miglioramenti e le iniziative da intraprendere.


Circa 15 domande sono riferite all’accessibilità dei sistemi tecnologici per il personale e per i clienti. Ad esempio, ci sono domande relative all’investimento di denaro e di risorse, da parte delle organizzazioni, per far sì che i loro sistemi tecnologici interni siano resi accessibili al personale e i loro siti web risultino accessibili ai clienti disabili; si domanda inoltre se le relazioni e i bilanci sono disponibili anche in formati elettronici accessibili. L’inchiesta è accompagnata da una guida contenente le normative più importanti ed i codici di pratica; le organizzazioni dovranno fornire diverse prove a sostegno della veridicità delle loro risposte.


"Le tecnologie informative sono una parte importante dello Standard per la Disabilità, perché costituiscono parte integrante della gestione delle organizzazioni e sono di importanza cruciale per il loro modo di affrontare le disabilità”, dichiara Aletheia Gentle, direttore progettista dello Standard per la Disabilità presso il Forum dei Datori di Lavoro sulla Disabilità. “Esse incidono enormemente sui rapporti con i clienti, i membri del personale e gli altri interlocutori”.


Lo Standard per la Disabilità è stato realizzato e messo a punto da 15 membri di questo Forum, fra i quali la Banca Abbey, l’azienda di telecomunicazioni Cable & Wireless, le Reali Poste, il Ministero del Lavoro e delle Pensioni e l’ufficio del Vice Primo Ministro. Finora sono 22 le organizzazioni che hanno richiesto questo servizio; avranno a disposizione otto settimane, a partire dall’inizio di febbraio fino alla fine di marzo 2005, per completare il questionario.



+04: Scorpacciata invernale di premi per l’accessibilità alla rete.


La scorsa settimana sono state consegnate tre diverse serie di riconoscimenti per i siti web accessibili.


Il Concorso Design Visionario, proposto annualmente dalla Biblioteca Nazionale dei Ciechi (NLB - www.nlb-online.org) e sponsorizzato dalla Barclays Bank, ha premiato otto siti su cento che erano stati segnalati. Si tratta di AbilityNet (http://www.abilitynet.org.uk), un ente assistenziale fornitore di tecnologie per i disabili nel settore del volontariato, il sito web di Anne Fine, una scrittrice per bambini (http://www.annefine.co.uk); la compagnia mondiale di assicurazioni Aviva (http://www.aviva.com), la Commissione per i Diritti dei Disabili (http://www.drc.org.uk), la Società Henshaws per i Ciechi (http://www.henshaws.org.uk), un ente assistenziale dell’Inghilterra Settentrionale, la Motability (http://www.motability.co.uk), un progetto di automobili destinate alle persone disabili, la Philip Murphy and Associates (http://www.philipmurphyassociates.com), un laboratorio odontotecnico per famiglie, e l’Archivio dei Trasporti (http://www.transportarchive.org.uk), un sito che contiene la storia dei trasporti nella Gran Bretagna.


Nel frattempo, il sito web del comune di Haringey (http://www.haringey.gov.uk) è stato scelto come sito accessibile per il mese di novembre: è il primo di una serie di concorsi promossi dall’Associazione dei Designer di Rete per un Design Accessibile (GAWD - http://www.gawds.org).


"Dal momento che abbiamo lavorato con un ente specializzato nell’accessibilità alla rete, siamo stati in grado di garantire che il nostro sito fosse tecnicamente strutturato in maniera da risultare operativo con diversi strumenti tecnologici assistivi”, ha dichiarato Maria Stewart, direttore dello sviluppo in rete della Società Haringey. E’ stato chiesto ai residenti, compresi quelli affetti da disabilità visive, di collaudare il sito e di proporre le loro idee.


L’associazione GAWD sta ora raccogliendo le segnalazioni per il sito web del mese di dicembre: tutti possono segnalare un sito (per informazioni, consultare http://www.gawds.org/poll/index.php?poll=4).


Infine, il sito web della Ricerca sul Cancro (http://www.cancerresearchuk.org) ha ottenuto il primo posto nella categoria relativa all’accessibilità e all’usabilità del Concorso dei Media Interattivi Britannici, che si è svolto il mese scorso (BIMA - http://www.bima.co.uk). Al secondo e al terzo posto si sono classificati il gruppo di sostegno economico Business Link (http://www.businesslink.gov.uk) e l’azienda Imperial Tobacco (http://www.imperial-tobacco.com/).



++Notizie in breve:


+05: Software Naturally Speaking: E’ stato lanciato un software in grado di integrare la soluzione di riconoscimento vocale Dragon Naturally Speaking con il video-ingranditore Supernova della Dolphin e con lo screen reader Hal. Il software “Nova-Link” è stato sviluppato dall’azienda T&T Consultancy, assieme all’azienda britannica di tecnologie Dolphin Computer Access, che dichiara che la sua percentuale di precisione è superiore al 90%. Consultare il sito http://www.tandt-consultancy.com.


+06: Nuovo software Dolphin: Nel frattempo è stata presentata sul mercato la versione 6.03 del software della Dolphin Computer Access, comprendente Supernova, Hal e i video-ingranditori Lunar e LunarPlus. Le nuove caratteristiche consentiranno agli utenti di esaminare più facilmente i particolari delle immagini e di rendere il software Microsoft Excel, relativo ai fogli di lavoro, più semplice da utilizzare. Consultare il sito http://www.dolphinuk.co.uk/news/2004/603_release.htm .


+07: Stanziamenti in Asia: Circa 550.000 dollari di stanziamenti sono stati erogati a 13 organizzazioni locali nell’Asia sud-orientale, per progetti che utilizzano le tecnologie per migliorare la vita delle persone affette da disabilità. Fra i destinatari di questi finanziamenti, provenienti dal progetto “DigitAll Hope” finanziato dal gigante dell’elettronica Samsung Asia, c’è anche un “Comunicatore Immagine-Voce” realizzato dal Politecnico di Singapore. Per informazioni, consultare il sito http://fastlink.headstar.com/asia2 .


+08: Accessibilità Portatile: Un PDA (Assistente Digitale Personale) completamente accessibile, che può essere usato con una tastiera Braille o standard senza fili, è stato sviluppato da VisuAide, l’azienda canadese di tecnologie assistive. L’azienda intende integrare la tecnologia GPS (Posizionamento Globale Satellitare) con questo strumento, denominato “Maestro”, in una versione futura. Consultare il sito http://www.visuaide.com/news_maestro2_en.html .


+09: I vantaggi del software MaX: Una nuova versione del software MaX, per la creazione online di un sito, consente ai bambini, sia vedenti che disabili visivi, di creare gratuitamente il proprio sito web accessibile. Questi siti vengono realizzati online dal vivo e ospitati dall’azienda danese che ha creato questo software, la Fondazione Sonokids. Il sistema è compatibile con le tastiere Braille e gli screen reader ed è disponibile in inglese, olandese e danese. E’ disponibile anche una versione destinata alle scuole per i ciechi. Per saperne di più su MaX, inviate una mail all’indirizzo: max@sonokids.com .


[Fine della Sezione Uno].



++Annuncio Speciale: Iscrivetevi ora per la fiera Vision 2005 di Londra

- il principale evento mondiale sugli handicap visivi e sulla perdita della vista.


Vision 2005 di Londra sarà la più importante conferenza e la principale fiera mai tenutasi a livello mondiale sugli handicap visivi e sulla perdita della vista.


Il programma comprenderà sei argomenti, fra cui “Gli Sviluppi della Tecnologia: la progettazione e la costruzione di un ambiente onnicomprensivo”. Le presentazioni, i manifesti e le tavole rotonde esamineranno le nuove normative e il loro impatto sul design onnicomprensivo, sull’accessibilità alla rete, sulle caratteristiche tecnologiche, su DAISY e sugli apparecchi ad alto livello tecnologico.


Se vi iscriverete prima del 6 gennaio, potrete ottenere uno sconto per l’intero periodo della conferenza, della durata di quattro giorni. Coloro che si iscriveranno per un solo giorno otterranno comunque uno sconto, se lo faranno prima del 17 febbraio.


Per iscrivervi e per saperne di più, consultare il sito http://www.rnib.org.uk/vision2005 .


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Due: “Nella Casella della Posta”

- Il forum dei lettori.


Vi preghiamo di inviare i vostri contributi e le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.


+10: Una domanda sui contenuti: Nick Apostolidis, uno dei tecnici del Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, vorrebbe sapere se qualche lettore conosce un sistema di gestione dei contenuti in grado di produrre contenuti accessibili allo screen reader JAWS. “Vorrei anche che l’amministrazione di questo sistema fosse facile da utilizzare e che fornisse un buon livello di accessibilità. Se qualche lettore ha già lavorato con un sistema di questo genere e ne è soddisfatto, sarei lieto di poterne sapere qualcosa”, ci scrive.


"Mi sono già stati consigliati due sistemi e vorrei che qualche lettore informato sapesse dirmi fino a che punto sono accessibili, o se ne conosce qualcuno migliore”.


"Il primo si chiama Plone (http://www.plone.org). Viene costruito utilizzando un altro strumento, chiamato Zope (http://www.zope.org). Plone dichiara di poter creare pagine in regola con le direttive WAI e sembra essere accessibile. Il secondo sistema si chiama Mambo http://www.mamboserver.com). e sembra funzionare bene, ma l’amministrazione delle pagine mi risulta un po’ difficile. Vi ringrazio per tutte le informazioni che potrete darmi”. Vi preghiamo di inviare le vostre risposte all’indirizzo inbox@headstar.com.



+11: Guida TV: Un team di ricercatori dell’Università di Bournemouth sta svolgendo una ricerca sul comportamento delle persone con problemi di vista in veste di spettatori televisivi, per contribuire allo sviluppo di una pulsantiera digitale accessibile per la televisione. L’obiettivo è quello di riuscire a costruire il prototipo entro il mese di giugno 2005. I lettori sono invitati a contribuire all’inchiesta telefonando al numero 0845 22 60 228 (tariffa urbana) o completando un questionario online, reperibile sul sito http://www.atv-survey.org.uk .


[Fine della sezione due].



++Annuncio Speciale: Forum di discussione sull’accessibilità.


Accessify Forum” è un forum di discussione in rete che si occupa di tutti gli argomenti connessi con l’accessibilità alla rete. Gli argomenti coprono vari settori, dalle “Informazioni per i Principianti” e “La creazione e la valutazione di un sito” fino a progetti come WaiZilla, il nuovo strumento di valutazione dell’accessibilità, e l’accessibilità dello stesso software condivisibile utilizzato per questo forum.


Tutto ciò di cui avete bisogno per iscrivervi è un indirizzo di posta elettronica funzionante, perciò pensateci ed unitevi a noi presso il sito: http://www.accessifyforum.com.


[Fine dell’annuncio speciale].



++Sezione Tre: L’intervista

- Judy Brewer.


+12: La guardiana degli Standard Globali di Accessibilità

di Mel Poluck.


"In un settore in cui la tecnologia avanza con tanta rapidità, non è facile recuperare il terreno perduto. Dobbiamo continuare il buon lavoro svolto dalle organizzazioni impegnate nello sviluppo di nuove soluzioni per la rete, in modo da consentire alla rete stessa di compiere passi avanti nella sua qualità di tecnologia al servizio di tutti”.


Queste sono le parole che Judy Brewer, una pioniera dell’accessibilità alla rete, aveva pronunciato, facendo presente la necessità di aumentare l’accessibilità a tutti i siti web, davanti ad una sotto-commissione della Camera dei Rappresentanti impegnata a discutere la Costituzione.


Questo accadeva nel 2000, ma le sue parole oggi sono altrettanto attuali. Brewer è la direttrice dell’Iniziativa per l’Accessibilità alla Rete (WAI - http://www.w3.org/WAI), una delle quattro principali aree di lavoro del World Wide Web Consortium, un gruppo costituito da svariate centinaia di organizzazioni di tutto il mondo, che stabilisce gli standard della rete.


All’interno della WAI, Brewer svolge svariati incarichi: fra questi, garantire che le tecnologie consentano l’accessibilità, sviluppare le direttive sull’accessibilità, perfezionare gli strumenti di valutazione e di modifica dei siti web, svolgere un lavoro di istruzione e di ricerca sull’accessibilità alla rete e monitorare le ricerche e gli sviluppi che potrebbero influire sull’accessibilità alla rete nel futuro. Ma è anche incaricata di controllare lo sviluppo delle Direttive per l’Accessibilità ai Contenuti della Rete (WCAG - http://www.w3.org/TR/WAI-WEBCONTENT), gli standard utilizzati per valutare l’accessibilità dei siti web, basati su una serie di punti chiave raggruppati in tre livelli di priorità: “A”, “AA”, e “AAA” (http://www.w3.org/TR/WAI-WEBCONTENT/#Conformance).


Le direttive sono state pubblicate nel 1999 per la prima volta; oggi, i creatori di siti web e le organizzazioni dei disabili stanno aspettando con il fiato sospeso la pubblicazione della versione 2.0 delle direttive WCAG (il principale compendio di direttive pubblicato fino ad oggi), una bozza delle quali è attualmente in fase di redazione e verrà pubblicata nel 2005 (per la situazione aggiornata dei lavori, consultare il sito http://www.w3.org/TR/WCAG20).


Quali saranno le variazioni principali di queste direttive, rispetto a quelle della versione 1.0 di WCAG? “Uno dei cambiamenti più importanti sarà quello di garantire criteri di valutazione più precisi”, ha risposto Brewer, durante un’intervista al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità, dopo aver tenuto un apprezzato discorso alla Conferenza Techshare, organizzata dal RNIB, tenutasi a Birmingham il mese scorso. “Il problema della valutazione è interessante da diversi punti di vista. All’epoca della pubblicazione delle direttive WCAG 1.0, i criteri di valutazione previsti erano meno rigidi ed in alcuni casi non risulta chiaro come procedere per valutare determinati requisiti”, ci ha risposto.


Tuttavia, Brewer ci ha messo in guardia dall’eccessiva fiducia nei confronti dei controlli dell’accessibilità realizzati con software automatici, sia per oggi che per il futuro. “La maggior parte delle persone dirà: Ho superato la maggior parte delle verifiche, ora posso mettere un bel logo sul mio sito. Ma in questo modo non si capisce se il sito in questione sarà navigabile per le persone affette da disabilità”, ha spiegato Brewer, “Gli strumenti automatici di dimensioni notevoli possono contribuire alla valutazione dei grandi siti web, ma non riescono sempre ad individuare le barriere all’accessibilità. Gli esperti utilizzano strumenti molteplici”, ci ha detto. “Con le direttive WCAG 2.0 ci aspettiamo che dei criteri di valutazione più precisi contribuiscano allo sviluppo di una serie di strumenti più precisi”.


Brewer ci ha anche raccontato che questo gruppo di lavoro si concentrerà maggiormente sui problemi di accesso riscontrati dalle persone con difficoltà nell’apprendimento. “Le difficoltà nell’apprendimento hanno avuto molta importanza nell’indicarci un punto di partenza; ci aspettiamo di riuscire a fornire un maggior supporto alle persone con questi problemi”, ha dichiarato Brewer.


Brewer afferma che utilizzare una normale serie di direttive W3C/WAI comporta una serie di vantaggi per qualsiasi paese intenzionato a sviluppare una politica di accessibilità alla rete. “In alcuni paesi c’è ancora una certa tendenza a dichiarare “l’accessibilità alla rete è fantastica, mettiamoci a sviluppare una serie di direttive per conto nostro”. Le disabilità sono simili in tutti i paesi, per cui c’è bisogno di una funzionalità identica: l’armonizzazione degli standard costituisce un vantaggio per tutti”, ci ha spiegato Brewer.


Il sistema delle direttive WCAG è stato al centro di una recente controversia nel Regno Unito, dopo la pubblicazione dei risultati della ricerca svolta quest’anno (ricerca che è stata definita come la più ampia inchiesta mai svolta sull’accessibilità ai siti web) dalla Commissione per i Diritti dei Disabili (DRC - http://www.drc-gb.org). Per questa inchiesta, i ricercatori della City University di Londra hanno effettuato una valutazione di mille siti del Regno Unito.


Anche se questa ricerca ha concluso che le direttive WCAG miglioravano l’usabilità, ha anche dichiarato che queste direttive erano eccessivamente complesse ed ha suggerito che le direttive WAI non prendevano ancora in esame svariate barriere all’accessibilità. “Abbiamo esaminato diverse volte tutti i dati che questa inchiesta ci ha messo a disposizione”, ha affermato Brewer “ed abbiamo scoperto che quasi tutte le barriere (il 95%) di cui si parlava nell’inchiesta erano prese in considerazione dalle direttive WAI: la stragrande maggioranza rientrava nelle direttive WCAG ed il resto nelle Direttive di Accessibilità per l’Utente, che prendono in esame l’accessibilità dei browser.


Brewer ha anche notato che solo un numero molto ristretto dei siti esaminati in questa ricerca ottemperava effettivamente alle direttive WCAG, pertanto ritiene che sia difficile che questa inchiesta possa trarre delle conclusioni sull’usabilità dei siti conformi alle direttive WCAG da parte delle persone affette da handicap. “Tutto ciò fa mi fa venire in mente un’altra interessante domanda relativa alle politiche di accesso: perché nel Regno Unito sono così pochi i siti accessibili alle persone affette da disabilità, e in che modo si potrebbe cambiare questa situazione?”.


[Fine della sezione tre].



++Sezione quattro: Relazione sulla Conferenza Techshare

Tecnologie accessibili a basso costo.


+13: Come finanziare le esigenze basilari della vita moderna

di Dan Jellinek.


Molte persone normali affette da handicap visivi non hanno redditi alti e non possono avere accesso ai sussidi che vengono erogati per i computer e per le speciali tecnologie di accesso, come gli screen reader, che potrebbero migliorare la loro vita in diversi campi.


Se qualcuno ha bisogno di tecnologie per il suo lavoro, esistono di solito alcuni modi per ottenere un finanziamento; se poi qualcuno ha un interesse particolare per l’informatica, di solito trova un sistema per ottenere dei fondi. Ma per coloro che non hanno interessi particolari o conoscenze notevoli, e neppure una necessità assoluta di accedere ai computer per motivi di lavoro o per ragioni analoghe, potrebbe essere difficile ottenere uno stanziamento per accedere a ciò che, per la maggior parte delle persone, è comunque un elemento basilare della vita moderna: un semplice computer da tavolo, con accesso alla posta elettronica, alla rete e ad un programma di elaborazione di testi.


Una spesa orientativa per l’installazione di un normale computer da tavolo accessibile ammonta all’incirca a 2.600 sterline per un cieco, secondo una stima dettagliata presentata dai funzionari del RNIB in occasione della conferenza Techshare, tenutasi il mese scorso (http://www.techshare.org.uk).


Mary Steiner, funzionaria del RNIB per le tecnologie, ha dichiarato che questa spesa comprende: un personal computer, una stampante, un software di Microsoft Office per l’elaborazione dei testi ed altri strumenti basilari; un software speciale di accesso, come uno screen reader che converta il testo in emissione vocale o in Braille; infine, uno scanner completo di software di scannerizzazione, per consentire agli utenti di scannerizzare e digitalizzare il testo utilizzando un OCR (“riconoscimento ottico del carattere”).


Per un utente ipovedente il costo è inferiore, dal momento che potrebbe aver bisogno unicamente di un software di video-ingrandimento, anziché di uno screen reader e di un apparecchio per la scannerizzazione, ma la spesa si aggirerà comunque attorno alle 1.325 sterline, ci spiega Steiner.


Ma è proprio necessario che i costi siano tanto alti? Durante la sessione, Steiner e il suo collega Richard Orme, Assistente di Direzione del RNIB per i servizi tecnologici, hanno esaminato a turno ognuna delle componenti di questi sistemi accessibili, per valutare la possibilità di ridurre i costi o addirittura di azzerarli completamente, rivolgendosi a sistemi alternativi che offrono una funzionalità analoga ad un prezzo nettamente inferiore.


Ad esempio, molti ciechi o ipovedenti pagano oltre mille sterline per computer acquistati da aziende specializzate che forniscono loro anche le tecnologie di accesso, dal momento che questi computer vengono forniti con le tecnologie di accesso già comodamente installate e che spesso le aziende offrono anche un’assistenza specializzata post-vendita.


Ma un classico computer da tavolo con un software sufficiente alle normali attività, come la navigazione in rete e l’elaborazione di testi, e con una potenza sufficiente per l’installazione delle tecnologie di accesso, può costare notevolmente di meno se viene acquistato di un distributore su vasta scala, come la Dell. Questi fornitori solitamente propongono una speciale “offerta del mese” che prevede una spesa inferiore del 50% rispetto al costo richiesto da un fornitore specializzato: ad esempio, la Dell sta attualmente offrendo un PC con caratteristiche accettabili ad un prezzo inferiore alle 500 sterline, ha detto Orme.


Naturalmente, un computer acquistato in questo modo non viene fornito con un software di accesso già completamente installato, né con un’assistenza continuativa per le tecnologie di accesso. Ma ciò non costituisce necessariamente un problema, dal momento che molti fornitori specializzati in screen reader e in altri software di accesso possono offrirvi via telefono l’assistenza necessaria per l’installazione e tutto l’aiuto necessario, anche se tutto ciò che acquistate da loro è il software, ha spiegato Orme.


Per quanto riguarda il software di elaborazione di testi, la maggior parte delle persone non ha bisogno di acquistare tutte le componenti del software Microsoft Office, come normalmente finisce col fare, ha spiegato Orme. Il pacchetto “Office Basic”, che offre Word, Excel (per I fogli di lavoro) ed Outlook, si è rivelato sufficiente per la maggior parte delle persone ed è molto meno caro di altre edizioni di Office, come ad esempio la versione “Small Business”, che normalmente viene fornita già installata.


Ma se le persone desiderano ridurre ulteriormente i costi, possono limitarsi ad utilizzare il software di elaborazione testi “WordPad”, che viene fornito gratuitamente con ogni versione di Windows, ha detto Orme. Questo pacchetto non possiede la maggior parte delle sofisticate funzioni interattive di Word, ma ne contiene a sufficienza per gestire le elaborazioni di testo più semplici, come la redazione di lettere. Si possono trovare anche alcuni software gratuiti da aggiungere a WordPad, come certi controlli ortografici, che sostituiscono alcune delle funzioni mancanti. “In questo modo, i costi vengono ridotti a zero!” ha spiegato Orme.


Per il software di screen reader, esistono svariati prodotti assai meno costosi di alcuni prodotti leader del mercato, come JAWS. Il software Connect Outloud, della Freedom Scientific, è una versione semplificata di JAWS e costa circa il 75% in meno; il software LookOut della Choice costa 105 sterline, il software Narrator viene fornito gratuitamente insieme a Windows.


Per quanto riguarda I video-ingranditori, il BigShot della AI Squared ed il Magnice della Choice (fornito assieme a LookOut come “Dual”) sono molto economici, mentre il Lunar Lite della Dolphin e il Magnifier (ingranditore) fornito con Windows sono gratuiti.


Esistono anche software più economici per gli scanner, ha affermato Orme, che non hanno la stessa quantità di funzioni di certi prodotti altamente perfezionati che vengono normalmente venduti, come Kurzweil 1000, ma sono abbastanza validi per la maggior parte degli scopi. Ad esempio, il software Cicero della Dolphin costa svariate centinaia di sterline di meno. Per quanto riguarda il software di riconoscimento ottico dei caratteri, che converte le immagini scannerizzate in testo digitale, si può utilizzare il software fornito gratuitamente in versioni di prova da molte riviste di informatica, come FineReader.


Sommando tutte queste possibilità di risparmio, è possibile ridurre il costo di un computer accessibile a sole 695 sterline per un cieco e a 640 sterline per un ipovedente, risparmiando rispettivamente circa 2.000 sterline e 700 sterline rispetto alle opzioni normalmente fornite.


Inoltre, l’utilizzo di prodotti meno costosi non comporta necessariamente una riduzione della qualità del servizio per l’utente, ha detto Orme. “Molti prodotti a basso costo hanno comunque una funzionalità sofisticata”.


Potrebbe essere possibile risparmiare ancora di più, acquistando un computer di seconda mano oppure riciclato, ha spiegato, ma non è detto che costruirsi un computer da soli risulti più economico. “Io mi sono costruito il mio computer da solo, per poter usare le parti componenti che preferivo; l’ho fatto per avere un PC su misura, ma ciò non ha comportato una diminuzione di spesa”.


Non siamo ancora nelle condizioni di utilizzare il sistema operativo gratuito Linux come alternativa accettabile a Windows, se si desidera avere un ambiente accessibile, ha spiegato Orme. Il sistema è semplicemente troppo complesso. “Ho tentato per quattro volte di installare Linux e di creare un sistema accessibile, ma ho fallito tutte le volte, e dire che ho lavorato per 15 anni nell’industria delle tecnologie di accesso e mi sono sempre costruito i miei PC da solo”, ha affermato. “Forse un giorno potrà costituire un’alternativa, ma di certo non quest’anno”.


[Fine della sezione quattro].



++Sezione Cinque: Servizio Speciale

- Le tecnologie del futuro.


+14: Troppe informazioni

di Kevin Carey.


Fino alla fine del diciassettesimo secolo, 250 anni dopo l’invenzione della stampa, un uomo autenticamente colto poteva leggere, durante la sua vita, tutto ciò che era stato scritto e che valeva la pena di leggere. Oggi le informazioni vengono create ed unificate in quantità talmente enormi che a volte vengono suddivise in unità denominate LOC (Libraries of Congress, Biblioteca del Congresso), vale a dire equivalenti all’intero contenuto della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, cioè 20 milioni di megabyte per ognuna di queste unità. Fino a tempi molto recenti, questo accumulo si riferiva al testo, all’ipertesto e alla grafica a bassa risoluzione, ma oggi si sta espandendo ulteriormente, grazie all’enorme diffusione della grafica ad alta risoluzione e del DVD:


Allo stesso tempo, l’ambiente grafico, un tempo limitato alle incisioni e alle illustrazioni, si è ingrandito inglobando il cinema e la televisione ed è attualmente sul punto di diventare onnipresente. Presto il nostro ambiente verrà letteralmente ricoperto di immagini: cortometraggi e video pubblicitari nelle gallerie della metropolitana, messaggi audiovisivi nelle vetrine dei negozi, azionati dal passaggio delle persone, graffiti laser su ogni superficie architettonica piatta. Questo gigantesco assalto visivo potrebbe far impazzire i nostri fratelli e le nostre sorelle vedenti, a causa dell’eccessiva stimolazione, ma potrebbe far impazzire anche noi ciechi, a causa della frustrazione che potremmo provare.


Sappiamo già in che modo i telefoni cellulari hanno cambiato la nostra vita, ma i progressi nel settore della telefonia senza fili fanno sì che i nostri apparecchi personali rimangano di regola sempre accesi; in effetti, se spegniamo il telefonino, la gente automaticamente concluderà che stiamo commettendo un adulterio. Ciò significa che la pressione esercitata sul nostro concetto di tempo è destinata ad aumentare, che le decisioni dovranno essere prese più in fretta e che la linea di demarcazione fra il lavoro ed il tempo libero diventerà sempre meno marcata.


D’altra parte, l’ambiente in cui viviamo diventerà molto più facile: ogni edificio e persino ogni maniglia di ogni porta verranno muniti di apparecchi in grado di parlare al nostro ricevitore personale di navigazione; le porte ci riconosceranno, ci incoraggeranno ad entrare e si apriranno da sole, gli apparecchi robotizzati saranno più sicuri, più puliti e più flessibili dei cani guida. Una tecnologia flessibile significherà anche che quasi tutti gli oggetti potranno diventare uno schermo piatto, in modo da consentire alle persone affette da handicap visivi di ricevere sul loro apparecchio personale dati che potranno essere proiettati su un muro o su un tavolo, nelle dimensioni e nei colori preferiti.


Forse la mancanza di informazioni visive verrà in qualche modo compensata dal fatto che le stampanti a tre dimensioni produrranno modelli più economici e molto più accurati di tutto ciò che vorremo toccare; in effetti, a volte immagino un mondo dove le stampanti a tre dimensioni stamperanno immagini di stampanti a tre dimensioni!


Quando arriveremo a quell’epoca, è probabile che l’intera struttura dell’istruzione formale si sarà dissolta e che I bambini con handicap visivi verranno liberati dalle costrizioni imposte da rigidi corsi di studio; tutto ciò che è digitale, comprese le lettere nei file di grafica, sarà reso disponibile in ogni tipo di stampa e in ogni tipo di Braille. Internet e la televisione si fonderanno insieme e l’abilità principale richiesta sarà quella di stabilire i parametri per gli enormi motori di ricerca. Fatta eccezione per le immagini, noi ciechi potremo ottenere tutte le informazioni che vorremo.


La questione culturale di primaria importanza, a cui non possiamo ancora dare una risposta per il futuro, è: quale sarà il ruolo dell’immagine nel complesso delle nostre vite? E fino a che punto la società potrà gestirlo? Però, nel frattempo, la continua espansione della radio, la crescita della banda larga, la naturale fusione delle necessità informative dei ciechi con quelle dei gestori dei motori di ricerca, e la massiccia diffusione dei weblog sono tutti indicatori di un mercato fiorente nel settore dei dati audio.


Per finire, ecco una riflessione interessante: in un’epoca di enorme sovraccarico di dati, potrebbe risultare semplicemente vantaggioso trovarsi nella situazione di poter ricevere solo informazioni razionate, avendo così a disposizione il tempo di riflettere e la possibilità di guardare le cose in prospettiva. Insomma, potremmo finire con l’adeguarci allo stereotipo comune secondo cui i ciechi sono una sorta di profeti dotati di un sesto senso.


[Fine della sezione cinque].



++NOTE FINALI.


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[Fine del notiziario.]