Notiziario Internazionale sull'Accessibilità


Il notiziario e-mail sugli strumenti tecnologici per persone ipovedenti e non vedenti.

Versione italiana a cura dell'istituto dei ciechi Francesco Cavazza - Bologna


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[Inizio del notiziario].


Numero 28, Aprile 2002



IN QUESTO NUMERO:


Sezione Uno: Notizie

- La guida all'utilizzo della Legge sulle Disabilità è stata rinviata.

- Rivelate le nuove tecnologie alla Conferenza di Cambridge.

- La legislazione della Comunità Europea sulle forniture include una clausola sulle disabilità.

- Un ente per la tecnologia didattica lancia un servizio di consulenza online.

- L'accessibilità alla rete all'ordine del giorno per la Comunità Europea.


Notizie in breve: Word in Braille; Provider specializzati per Internet; Accessibilità alla legge; United colours.


Sezione Due: Nella casella della posta

Il forum dei lettori


Sezione Tre: politiche.

- E-Europe: stringendo d'assedio le mura della città. La Comunità Europea ha posto i problemi di accessibilità alla base della sua iniziativa e-Europe ("l'Europa elettronica") ma come è possibile che le raccomandazioni iniziali di questo progetto abbiano finito con l'essere ignorate? Kevin Carey, rappresentante per il Regno Unito, ci racconta la storia dall'interno.


Sezione Quattro: le risposte dei lettori.

- Musica in Braille: come stabilire gli standard. L'articolo del mese scorso sulle alternative tecnologiche alla musica in Braille ha ricevuto molte risposte da parte dei lettori.


Sezione Cinque: servizio speciale.

- Tecnologia del linguaggio: in ogni momento, in ogni luogo, con ogni apparecchio. La tecnologia del linguaggio è ampiamente reclamizzata come l'interface del futuro, e non soltanto per i non vedenti. Judith Markowitz fa il punto sulla situazione.


[Fine dei Contenuti.]



* SEZIONE UNO - NOTIZIE.



* RINVIATA LA GUIDA ALLA LEGGE SULLA DISABILITA'.


Un ritardo nella pubblicazione della guida relativa alle disposizioni didattiche della Legge sulla Discriminazione dei Disabili potrebbe causare problemi all'applicazione della legge stessa, come segnalato da un importante ente assistenziale.


Era previsto che il governo pubblicasse nel mese di maggio alcune guide pratiche per spiegare gli obblighi delle scuole e dei college previsti da questa legge, ma un ritardo nella loro presentazione in Parlamento potrebbe significare lo slittamento della loro pubblicazione a luglio o anche più avanti.


Una volta approvata, questa legge proibirebbe alle scuole, ai college ed alle università di respingere le domande di ammissione degli studenti a motivo delle loro eventuali disabilità.


Secondo Skill (http://www.skill.org.uk/about), un ente didattico ed assistenziale che ha contribuito alla stesura di queste guide pratiche, questo ritardo potrebbe provocare diversi problemi dal momento che le scuole, i college e le università dovrebbero revisionare tutti i corsi di studio, la formazione del loro personale, le procedure di ammissione ed i procedimenti disciplinari entro il mese di settembre 2002.


Sophie Corlett, direttrice delle politiche di Skill, ha affermato: "Questa legislazione dovrebbe avere un fortissimo impatto. Nel passato, i college potevano tranquillamente respingere le domande di ammissione in caso di disabilità. Inoltre, gli istituti didattici verrebbero obbligati ad effettuare una serie di ragionevoli modifiche per consentire il sostegno e l'accesso ai disabili".


Questa scadenza a settembre 2002 sarà valida per l'intera Gran Bretagna, mentre l'Irlanda del Nord seguirà a breve termine. La legge prevede anche che a partire dal mese di aprile 2003 gli istituti didattici forniscano "servizi ausiliari" come gli interpreti per il linguaggio gestuale, e che a partire dal 2005 anche le barriere architettoniche vengano abbattute, ad esempio installando ascensori.


Per sovvenzionare queste modifiche, il Dipartimento dell'Istruzione e della Qualificazione Professionale ha messo a disposizione delle scuole inglesi 70 milioni di sterline, la seconda tranche di un budget complessivo di 220 milioni relativo all'Iniziativa per l'Accessibilità Scolastica. Tale somma verrà utilizzata entro il 2004 per la risistemazione delle strutture ad uso dei disabili.


Tuttavia Caroline Ellis, funzionario parlamentare del RNIB, ha ribadito la necessità di sovvenzioni più vaste per garantire in maniera sostanziale l'accesso alla didattica da parte dei disabili. "Il RNIB esprime soddisfazione per questi aumenti, ma essi non saranno sufficienti ad abbattere molte delle principali barriere architettoniche che gli studenti ciechi devono affrontare. E' necessario che il governo effettui stanziamenti specifici e di una certa entità allo scopo di garantire che ogni scuola e ogni struttura didattica locale fornisca agli studenti informazioni accessibili e che presso ogni istituto vi sia un numero sufficiente di istruttori alla mobilità per insegnare agli allievi a muoversi in maniera indipendente. Attualmente la situazione lascia a desiderare su entrambi i fronti ed i genitori, gli studenti, i loro insegnanti ed il personale di sostegno non sanno più in che modo comportarsi".



* CONFERENZA CWUAAT


Una gamma di tecnologie futuristiche per i disabili visivi è stata presentata il mese scorso a "CWUAAT", la prima Conferenza Internazionale di Cambridge sull'Accessibilità Universale e sulla Tecnologia Assistiva.


Una ricerca sulle situazioni di realtà virtuale tridimensionale a scopo didattico per i disabili visivi è stata presentata da Dimitrios Tzovaras, dell'Istituto Greco Informatico e Telematico. Questo lavoro, che fa parte di un progetto della Comunità Europea chiamato ENORASI, utilizza un guanto tattile "CyberGrasp" per creare l'impressione di oggetti solidi che possono essere toccati, raccolti, tenuti in mano ed esaminati.


Gli esperimenti effettuati da 26 volontari ciechi comprendevano l'identificazione di solidi geometrici tridimensionali virtuali collocati su un piano ed utilizzabili per l'insegnamento della matematica; la rappresentazione fisica di grafici di movimento come le onde sinusoidali; mappe virtuali con caratteristiche tattili; una selezione di sfere virtuali in diversi materiali simulati, da sollevare e premere; ed infine alcuni giochi, fra cui il tiro al bersaglio.


Un altro esperimento eminentemente pratico prevedeva la simulazione di un bastone utilizzabile per colpire oggetti virtuali, allo scopo di emulare determinate situazioni come l'attraversamento di una strada ad un passaggio pedonale. Gli utenti hanno provato la sensazione di maneggiare un bastone ed hanno avvertito vibrazioni e suoni realistici quando toccavano gli oggetti con esso. Per ulteriori informazioni consultare il sito: http://www.iti.gr/db.php/en/projects/ENORASI.html


Fra le altre tecnologie vi era un sistema che permette ai ciechi ed agli ipovedenti di creare e di leggere grafici e diagrammi come istogrammi o sezioni circolari, sviluppato dal Professor Stephen Brewster dell'Università di Glasgow, utilizzando un "mouse tattile" che provoca una sensazione di tipo fisico quando l'utente lo sposta su una linea del grafico. Brewster ha dichiarato che questo sistema potrebbe permettere per la prima volta ai ciechi di ottenere un'immagine chiara di un grafico o di un diagramma (vedi il sito: http://www.multivis.org).


Joanne Coy di Consignia, un servizio postale privatizzato che ha sponsorizzato questa conferenza, ha detto ai delegati che, considerando la nuova Legge sulla Discriminazione dei Disabili e l'invecchiamento della popolazione, le grandi aziende dovranno prendere seriamente in esame le tecnologie di accesso se intendono avvalersi dei migliori talenti a disposizione e mantenere i loro attuali staff, affermando inoltre che, a causa delle loro dimensioni e del loro profilo, organizzazioni come Consignia dovranno diventare i leader in questo settore.


La conferenza CWUAAT verrà riconvocata ogni due anni. Il suo indirizzo web è il seguente: http://rehab-www.eng.cam.ac.uk/cwuaat. Per acquistare una copia delle relazioni, inviare una e-mail a Simeon Keates presso la Cambridge University, all'indirizzo lsk12@eng.cam.ac.uk



* LA COMUNITA' EUROPEA DISCUTE UNA LEGGE PER PROMUOVERE L'ACCESSIBILITA'.


I problemi relativi all'accessibilità potrebbero diventare predominanti rispetto ai fattori economici nell'assegnazione dei contratti relativi alla tecnologia nel pubblico impiego in tutta Europa, in base alle nuove leggi attualmente all'esame del Parlamento Europeo.


Lunedì prossimo il Parlamento si riunirà in una seduta aperta al pubblico per discutere gli emendamenti alla legislazione europea da applicare a tutti i contratti pubblici in Europa. Anche se tale legge non potrà obbligare i vari enti a prendere in considerazione i problemi di accessibilità, quelli che lo faranno potranno ricevere una certa protezione rispetto all'attuale situazione concorrenziale.


Fino ad oggi, le leggi europee sulle assegnazioni hanno avuto come priorità lo sviluppo del commercio fra i vari Paesi ed hanno incoraggiato la concorrenza nelle assegnazioni incentrandole esclusivamente sui fattori economici.


Secondo Richard Howitt, parlamentare laburista, questa decisione rappresenta un significativo cambiamento di direzione per la legislazione europea. "E' una legge molto importante; il Parlamento dovrà riprendere in considerazione i fattori sociali ed ambientali che erano stati abbandonati anni fa per promuovere la concorrenza e dovrà riconoscere le responsabilità sociali e corporative come obiettivi legittimi nel settore pubblico", ha dichiarato. Tuttavia saranno necessari ulteriori progressi per portare l'Europa al livello degli Stati Uniti, secondo Howitt.


Si calcola che le transazioni per le forniture nel settore pubblico ammontino ad oltre l'11% dell'intera produzione economica dei paesi europei, ma che abbiano anche un notevole impatto sui settori dell'edilizia, delle opere pubbliche, dell'energia, delle comunicazioni e dell'industria pesante.


I lettori possono partecipare a questa seduta aperta al pubblico consultando il sito http://www.edf-feph.org/en/policy/empl/empl_pol.htm



* CHIEDETE A BECTA.


BECTA, l'ente governativo britannico che si occupa di tecnologia informativa nel settore didattico, attiverà nel mese in corso un servizio online di consulenza sull'utilizzo delle tecnologie per migliorare l'accesso all'istruzione.


Il servizio è già stato consultato relativamente all'istruzione dei disabili visivi con la domanda: "Dove si possono reperire alcune valide attività didattiche in rete per i bambini non vedenti?"


John Liddle, esponente dell'ente assistenziale tecnologico AbilityNet e collaboratore di questo servizio, consiglia di valutare le risorse sviluppate da VICTAR, il Centro per le Disabilità Visive per l'Insegnamento e la Ricerca dell'Università di Birmingham, consultando il sito http://www.education.bham.ac.uk/research/victar


Per visitare il sito di BECTA ed ottenere consulenze, consultare http://fastlink.headstar.com/becta



* IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA CHIEDE UNA RETE ACCESSIBILE.


Il Consiglio dell'Unione Europea, l'ente che rappresenta i governi dell'Unione Europea, ha promulgato il mese scorso una delibera volta ad incoraggiare gli stati membri a migliorare l'accessibilità ai siti del settore pubblico.


Questa delibera va a suffragare una comunicazione pubblicata alla fine dello scorso anno dalla Commissione Europea, nella quale si incoraggiavano le istituzioni ed i governi europei a migliorare l'accessibilità alla rete (vedi Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, numero 22, ottobre 2001).


Tale delibera "ribadisce" la necessità di aumentare gli sforzi volti a migliorare l'accessibilità alla rete ed "incoraggia" gli stati membri e le loro commissioni ad assicurare che i loro siti web siano conformi alle direttive di accessibilità del World Wide Web Consortium.


La delibera non è vincolante, ma secondo il Consiglio servirà a monitorare i progressi; essa prevede inoltre che gli stati membri e le loro commissioni presentino una relazione sui progressi compiuti nella prima metà del 2004.


Per leggere il testo completo della delibera consultare il sito: http://fastlink.headstar.com/EU


NOTA: Il mese scorso la Commissione Europea ha inaugurato la prima struttura di documentazione per i disabili visivi, l'Ufficio VIP presso il Centro Conferenze Albert Borschette a Bruxelles. Questo centro offre la possibilità di accedere, fino a tre persone alla volta, a tutti i documenti della commissione attualmente pubblicati su Internet grazie a tecnologie come sintesi vocali e tastiere Braille. Altri centri analoghi potrebbero venire attivati presso altre istituzioni europee e la commissione si augura che questa iniziativa contribuirà ad aumentare il numero dei disabili visivi operanti in questo campo.



*NOTIZIE IN BREVE.


* WORD IN BRAILLE: Un approfondito manuale in Braille per coloro che utilizzano Word 2000 con i comandi da tastiera è stato pubblicato dalla Hotkey Systems. La versione cartacea di questo volume costa 63 sterline più le spese postali per la spedizione dagli Stati Uniti, mentre quella su floppy disk costa 16 sterline. Una tabella dei contenuti è reperibile presso il "centro di download" del sito http://www.wyfiwyg.com


* INTRODUZIONE DEI PROVIDER: Il Notiziario Internazionale sull'Accessibilità sta progettando di istituire un elenco dei provider di servizi Internet che forniscono servizi su misura per le esigenze dei non vedenti. Vorremmo conoscere le esperienze dei nostri lettori relativamente a questi servizi, siano esse positive o negative. Vi preghiamo di contattare Phil Cain all'indirizzo e-mail phil@headstar.com o di telefonargli al numero 01273 231 291


* ACCESSIBILITA' ALLA LEGGE: Le informazioni sui siti legali accessibili sono reperibili presso TechDis, un servizio governativo online relativo alle tecnologie che promuovono l'accesso all'istruzione superiore per i disabili. Questo servizio è stato realizzato da Martin Sloan della Glasgow University: http://www.techdis.ac.uk/resources/msloan01.html


* BOLLETTINO DI RICERCA: Il Bollettino di Ricerca della National Library for the Blind (Biblioteca Nazionale dei Ciechi) è una newsletter semestrale gratuita inviata per posta elettronica, riportante i progetti di ricerca a livello nazionale e internazionale nei settori delle disabilità visive, dei servizi di biblioteca e della tecnologia informativa. Chiunque sia interessato a ricevere il prossimo numero può contattare Sarah Bundock all'indirizzo sarah.bundock@nlbuk.org o telefonarle al numero 0161 3552089; le copie arretrate possono essere reperite sul sito http://www.nlbuk.org/common/bulletin.html



[Fine della Sezione Uno.]



* MESSAGGIO PROMOZIONALE: IL DATABASE DI PATHFINDER GOLD.


Pathfinder Gold, della Enable Enterprises, è un database contenente più di 11.000 contatti nel settore delle disabilità, con indirizzi e-mail e siti web se disponibili, suddiviso per argomenti in oltre 700 categorie. Il database su CD-Rom comprende tutti i principali enti assistenziali, le organizzazioni sportive a livello nazionale ed internazionale, le istituzioni didattiche e molti altri enti.


Il CD-Rom è suddiviso in tre sezioni: aziende, organizzazioni e media, in diversi formati fra cui CSV, Access e Outlook XP. Il database ha un costo di 100 sterline per singola copia o di 150 sterline per una copia più il prossimo aggiornamento, previsto per ottobre.


Gli ordinativi possono essere pagati a mezzo assegno o bonifico. Contattare il sito pathfinder@enableenterprises.com


[Fine del Messaggio Promozionale.]



* SEZIONE DUE - "NELLA CASELLA DELLA POSTA"

- IL FORUM DEI LETTORI

- Preghiamo inviare i vostri contributi e le vostre risposte a: inbox@headstar.com



* ASSISTENZA DIDATTICA: Nel numero scorso Juan Carlos Benito, professore di didattica specialistica a Santander, in Spagna, ci ha scritto chiedendo consigli per aiutare Bruno, il suo studente diciottenne, ad utilizzare un computer. Bruno soffre di paralisi cerebrale e non è in grado di controllare i movimenti del corpo.


Anna Dresner ci ha scritto per dirci: "Durante la conferenza 'Closing the Gap' (Colmare il divario) del 1998, qualcuno ha mostrato un computer con relativo programma, in grado di permettere all'utente di controllare il computer tramite le proprie onde cerebrali. L'utente poteva muovere il mouse, dattilografare, giocare e così via. Sembrava facile da apprendere e molto efficace".


Abbiamo chiesto informazioni a Sarah Anderson, assistente amministrativa di Closing the Gap, che ci ha risposto che il dispositivo in questione è Cyberlink della Brain Actuated Technologies, il cui sito web è: http://www.brainfingers.com. Per saperne di più su questo prodotto i lettori possono utilizzare il nome dell'azienda o del prodotto e compiere una ricerca sul sito contenente informazioni online sulla conferenza: http://www.closingthegap.com/rd


Nel frattempo Deanne Ferris di Augusta, in Australia Occidentale, ci ha suggerito un'altra possibile soluzione: il sistema Eyegaze Communication System della LC Technologies: http://www.eyegaze.com/indexdis.htm


Ci ha scritto: "Non ho esperienza di questo sistema, ma mi pare che il sito web riporti tutti i dettagli più importanti (compreso il prezzo in dollari statunitensi) e che vi si affermi che questo sistema è stato già utilizzato in Spagna".



* SULLE MAPPE: Il mese scorso Kate Page di English Nature ci ha chiesto consigli sulla creazione di mappe accessibili in rete, ad esempio mappe contenenti informazioni relativamente ai siti di particolare interesse scientifico.


Dave Pawson del RNIB ci ha risposto così: "Ho fatto vari esperimenti con una combinazione di grafici vettoriali su scala (http://www.w3.org/Graphics/SVG) e SAPI, l'interfaccia di programmazione con applicazione vocale della Microsoft, per poter esplorare le mappe utilizzando comandi da tastiera e sintesi vocale. Sono ancora molto primordiali, ma mi sembra un ottimo sistema".


Fra gli altri lettori che hanno espresso il loro interesse per questo argomento troviamo David Bailey del British Geological Survey (http://www.bgs.ac.uk), che secondo lui sarebbe interessato a rendere accessibili le sue mappe, e David Hawgood di GENUKI, una biblioteca virtuale di link genealogici per il Regno Unito e l'Irlanda, il cui sito web fornisce consulenze e mappe che possono essere stampate o realizzate in rilievo; vedi il sito http://www.genuki.org.uk/b



* UNITED COLOURS: A seguito del nostro articolo sulle tecnologie che assistono i ciechi nella scelta dei vestiti (vedi Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, numero 17, maggio 2001), Anthony Barnett della Chris Kay International ci ha inviato ulteriori informazioni sul sistema "Lextra" Braille. Utilizzando decalcomanie applicabili a caldo e grafici saldati, questo sistema trasmette informazioni sui colori e sulla manutenzione degli abiti, inserite fra le fibre dei tessuti. Secondo l'azienda potrebbe funzionare anche come mezzo per impedire la contraffazione ed ha ricevuto il sostegno della Benetton. Per ulteriori informazioni inviare una e-mail a: abarnett@chriskay.com



[Fine della Sezione Due.]



* SEZIONE TRE: POLITICHE

- "E-EUROPE".


* STRINGENDO D'ASSEDIO LE MURA DELLA CITTA'.

di Kevin Carey, humanity@atlas.co.uk


Nella prima metà del 2000, durante la presidenza portoghese dell'Unione Europea, è stata lanciata l'iniziativa "e-Europe" (Europa elettronica), basata sull'idea che fosse necessario uniformare le azioni in Europa, o saremmo stati superati dagli sviluppi digitali realizzati negli Stati Uniti. Tuttavia, anche se era effettivamente più indietro per quanto riguarda l'utilizzo di computer da tavolo e portatili, l'Unione Europea si sentiva rincuorata dall'essere il leader nei settori della telefonia cellulare e della televisione digitale.


Durante la conferenza ministeriale tenutasi nell'aprile 2000 vi erano state alcune discussioni relativamente al capitolo sulla disabilità e l'accessibilità nella bozza della Dichiarazione e-Europe. Fra i presenti, circa 40, solo 3 erano affetti da disabilità: Judy Brewer, una signora statunitense in sedia a rotelle che rappresentava la WAI (Iniziativa di Accessibilità alla Rete), Rodolfo Cattani, un osservatore dell'EDF (Forum Europeo sulle Disabililtà), cieco totale, e io, che rappresento il RNIB e sono cieco totale.


La maggior parte dei partecipanti alla riunione era animata da buone intenzioni ma poco informata. Tutti erano troppo focalizzati sull'accesso all'istruzione ed all'occupazione, che costituiscono già una parte integrante delle iniziative di altri stati membri dell'Unione Europea, troppo interessati ai punti chiave e agli altri "orpelli" della diplomazia internazionale e troppo poco interessati all'accesso ai negozi, alle banche, ai punti di ritrovo, alle trasmissioni televisive, alla sanità ed alle informazioni finanziarie.


Durante ciascuna delle due giornate il rapporteur (come viene definito il responsabile ufficiale dell'Unione Europea) lesse i suoi appunti, che io contestai perché secondo me non contenevano affatto gli elementi sostanziali dell'argomento in questione e perché erano stati scritti prima della discussione. Gli appunti erano astratti, ciò che io richiedevo erano provvedimenti concreti. Tuttavia commisi un fatale errore tattico appellandomi alla tendenza allora imperante di inserire la disabilità in tutti gli aspetti della dichiarazione (un approccio piuttosto irrituale) invece di prenderla in considerazione in un capitolo separato. Nei tre mesi successivi tutte le proposte significative contenute nel capitolo originale vennero messe da parte proprio a causa di questo approccio irrituale. L'unico modo di ottenere qualcosa, se sei svantaggiato in partenza, è quello di accamparti fuori dalla città ma nei pressi delle mura, in modo da dare fastidio ed ottenere che qualcuno ti sfami; se però entri in città, diventi subito invisibile.


La Dichiarazione e-Europe venne regolarmente approvata dal Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea nel giugno 2000 e, come conseguenza, venne nominata una commissione "ad alto livello" per gestire la ESDIS, (Dimensione Economica e Sociale della Società Informativa). Per motivi storici, questa commissione venne legata ai dipartimenti per l'occupazione o per i servizi sociali dei vari stati membri, sotto la giurisdizione dei quali vengono normalmente posti i problemi relativi alle disabilità. Per quanto ne so, nessuno dei membro proveniva da un dipartimento per il commercio, per l'industria, per la tecnologia o per le comunicazioni.


In seguito la ESDIS nominò un "gruppo di esperti" di accessibilità alla rete. Ogni stato membro poteva nominare due esperti, uno proveniente dal settore governativo ed un altro dal settore accademico o del volontariato. Dal momento però che l'Unione Europea era disposta a finanziare un solo esperto per ogni Paese, ciascuno dei vari governi inviò un proprio rappresentante, comunicando agli enti di volontariato che avrebbero potuto inviare un loro membro facendosi carico delle spese. Fu veramente un peccato perché, come ho già detto, quasi tutti i funzionari provenivano dai dipartimenti per i servizi sociali e per l'occupazione, mentre si suppone che un gruppo di questo tipo sia formato da esperti del settore tecnologico.


Ho sentito parlare di questo gruppo per la prima volta un anno fa ed ho impiegato un certo tempo per scoprire chi fosse il rappresentante per la Gran Bretagna. In seguito scoprii che questa persona non era assolutamente qualificata per questo incarico, così mi proposi al Dipartimento per il Lavoro e le Pensioni (http://www.dwp.gov.uk) come suo sostituto, e venni accettato all'inizio di quest'anno. Perciò ora sono il primo membro votante disabile del gruppo, anche se il formidabile sig. Cattani dell'EDF rimane presente come osservatore.


Attualmente il gruppo sta esaminando la legislazione sulla disabilità relativa a e-Europe e probabilmente esprimerà presto le sue raccomandazioni sulle forniture. Dubito che si riveleranno rigide come quelle inserite nella "Sezione 508" statunitense, ma quando le nostre proposte verranno rese note dovremo fare del nostro meglio perché vengano applicate.


Il secondo settore di operatività del gruppo consiste attualmente nella revisione degli standard tecnici dati in appalto a diversi consulenti, che a loro volta riferiranno le nostre conclusioni ai governi. E' un settore interessante ma il suo impatto sulla vita reale sarà fortemente limitato se il consenso crescente non sarà sostenuto da un certo peso politico. Il problema sta nel fatto che generalmente la legislazione sull'accessibilità viene formulata su uno sfondo di deregolamentazione industriale. Ne risulta che inevitabilmente il diritto all'accessibilità fa la stessa fine di una bicicletta che taglia la strada ad un carro armato; tuttavia, forse la formulazione di nuovi standard potrebbe rivelarsi la nuova strada da percorrere.


Tutto ciò ci porta inevitabilmente alla WAI (Iniziativa per l'Accessibilità alla Rete, http://www.w3.org/WAI), che è stata un validissimo esempio di come promuovere un principio stabilendo un certo numero di standard. Adesso l'Unione Europea ha accettato le WCAG (Direttive sull'Accessibilità ai Contenuti della Rete) della WAI ad un livello A, cioè ad un livello di osservanza minima. Ci sono quattro elementi importanti da prendere in considerazione:


- Primo: l'osservanza minima a livello "A" sta diventando rapidamente un'osservanza ai massimi livelli; le direttive basilari sono considerate un punto di partenza e non di arrivo.


- Secondo: in vasti settori le direttive WAI devono essere migliorate, specialmente nel campo dell'informazione ed in quello multimediale; dovremo percorrere ancora molta strada prima che tutti i settori multimediali divengano "multimodali", vale a dire che gli utenti possano utilizzare molti differenti input.


- Terzo: gli stati membri sembrano incapaci di resistere al richiamo dei progressi unilaterali. Perciò, anziché collaborare con la WAI per formulare direttive ad un livello più avanzato, ogni stato tenta di effettuare piccoli miglioramenti per proprio conto. Esiste il pericolo di una frammentazione che, a sua volta, provocherebbe problemi di valutazione e con gli strumenti operativi che dovrebbero avere la naturale funzione di far rispettare le direttive WAI e non quelle delle normative nazionali.


- Quarto: anche se la WAI ha già le sue procedure per redigere ed approvare gli strumenti operativi per far rispettare le direttive, alcuni Paesi vogliono sviluppare strumenti propri, il che porterebbe comunque alla frammentazione. In questo settore però i problemi si rivelerebbero particolarmente gravi perché l'imparzialità, la trasparenza e la compatibilità costituiscono la spina dorsale di qualsiasi sistema per far rispettare le direttive.


Infine, l'attuale settore di lavoro per il gruppo di esperti riguarda la costituzione di una rete a livello europeo di "centri di eccellenza", allo scopo di formulare uno schema per ogni tipo di programma. Ciò può sembrare alquanto inutile ma potenzialmente si tratta dello sviluppo più importante dopo l'operatività WAI, perché uno dei grandi problemi relativi al design accessibile consiste nel fatto che molti progettisti non hanno idea di cosa fare se non utilizzare tutte le rappresentazioni possibili.


Pertanto si stanno eseguendo diverse opere valide, ma siamo ancora ben lontani dall'aver ideato degli standard universali di servizio nei settori bancari, delle trasmissioni, dei punti di ritrovo, dell'accesso ai negozi, della sanità e delle informazioni finanziarie. Ciò nonostante, riuscire a sviluppare questi standard è di importanza vitale.


[Fine della Sezione Tre.]



* SEZIONE QUATTRO: LE RISPOSTE DEI LETTORI

- LA MUSICA IN BRAILLE.


* COME STABILIRE GLI STANDARD.


L'articolo pubblicato sul numero scorso e riguardante la trascrizione della musica per i ciechi (vedi Notiziario, Numero 27, marzo 2002) ha ricevuto un gran numero di risposte dai lettori, molti dei quali hanno ritenuto questo articolo eccessivamente rigido nei confronti del sistema Braille di trascrizione della musica. Riproduciamo qui di seguito due risposte fra quelle ricevute e desideriamo ringraziare i loro autori: i lettori che volessero esprimere ulteriori pareri possono inviarci una e-mail all'indirizzo inbox@headstar.com


Lisette Wesseling, soprano ed insegnante di musica in Braille, ci scrive: "Essendo in grado di leggere fluentemente la musica in Braille, di eseguirla e di insegnarla a livello professionale, sono in disaccordo con il tono generale dell'articolo. L'annotazione in Braille della musica è stata ampiamente standardizzata a livello mondiale durante tutto il 20° secolo.


"Il Braille per la musica è stato spesso largamente standardizzato, anche se si potrebbe sempre fare di meglio. Io ho preso in prestito o acquistato innumerevoli partiture da biblioteche straniere, alcune risalenti all'inizio del secolo scorso, e le ho trovate tutte assolutamente accessibili. Dire che la musica in Braille non è stata standardizzata fino alla pubblicazione del manuale del 1997 è impreciso.


"I musicisti ciechi hanno utilizzato la musica in Braille sia a livello professionale che amatoriale per 150 anni. Ci è stata molto utile per tutto questo tempo e non è certamente necessario sostituirla. Se qualcuno suggerisse di variare il sistema di normale trascrizione della musica si sentirebbe dire di non impicciarsi di ciò che non lo riguarda.


"La bellezza della musica in Braille consiste nel fatto che l'esecutore ha accesso alla partitura in maniera indipendente, interpretandola come farebbe qualsiasi altro musicista vedente.


"Utilizzando questo sistema noi possiamo cantare in un coro insieme ai vedenti! Non esiste un dispositivo che possa permetterci di farlo senza fare rumore o senza dover utilizzare le cuffie. Qualsiasi apparecchio che fornisse descrizioni audio di un brano non potrebbe venire utilizzato nelle prove di un'orchestra o di un coro, dato che il "lettore" non avrebbe accesso diretto alla partitura ma soltanto ad una sua versione di seconda mano.


"Le partiture musicali in Braille possono essere redatte (e spesso lo sono) in maniera tale da individuare immediatamente le informazioni, apponendole come titoli o come righe separate. I numeri di battuta possono essere stampati su una riga separata al di sopra delle battute a cui si riferiscono, così le dita individuano facilmente sia i numeri che tutte le altre informazioni, utilizzando valide tecniche di esplorazione. Un metodo esclusivamente figurato non funziona, come avevamo scoperto 150 anni fa; però la musica in Braille contiene moltissime informazioni suddivise nello spazio che aiutano il lettore a leggerle in maniera più o meno dettagliata, secondo le sue esigenze.


"La musica in Braille è lineare perché il Braille funziona così, ma un lettore esperto può spostarsi lungo le righe ed imparare a riconoscere molto rapidamente un simbolo di inizio frase, un simbolo espresso in parole o il simbolo di uno staccato. A questo punto può ignorare l'informazione, se non ne ha bisogno in quella particolare lettura. Naturalmente chi legge in Braille non può avere una visione globale della partitura come un vedente, e se esistesse una tecnologia in grado di consentircelo la adotteremmo tutti; però il sistema di musica in Braille funziona ottimamente per lo studio dei dettagli.


"In base alla mia esperienza, è anche vero che i bambini lo apprendono molto rapidamente; persino il mio allievo di sette anni adora utilizzarlo e non lo trova disorientante o particolarmente difficile.


"La rinuncia a usare o insegnare la musica in Braille è dovuta al difficile reperimento delle partiture ed alla mancanza di insegnanti abili e desiderosi di insegnarla in maniera divertente e valida. Le sovvenzioni dovrebbero essere destinate all'aumento della produzione (utilizzando i software di traduzione della musica in Braille e la trascrizione manuale, come sarebbe corretto) e nel settore della produzione di valido materiale didattico di base in lingua inglese.


"Naturalmente è necessario aggiungere altri segni alla musica in Braille se si vuole stare al passo con le tecniche di composizione del 21° secolo (partiture grafiche eccetera) e con le diverse musiche del mondo, e non ho alcuna obiezione al fatto di svolgere ricerche nel campo tecnologico per ricavare ulteriori informazioni su determinate partiture se non si riesce ad ottenerle con il Braille, ma bisogna farlo con lo spirito di chi vuole ottenere qualcosa in più rispetto a ciò che già possiede, non con l'idea di sostituirle perché alcune persone ritengono che sia migliore per noi, senza neppure averne una conoscenza precisa".


Bettye Krolick, redattrice del Nuovo Manuale Internazionale di Trascrizione Braille della Musica, ci scrive: "John Henry, il notissimo musicista e studioso cieco, mi ha chiesto di inviarvi queste informazioni sui nuovi sviluppi che hanno luogo in Nord America relativamente alla musica in Braille.


"Gli insegnanti si stanno rendendo conto che, con una buona conoscenza su come aiutare gli studenti ciechi a leggere la musica, possono far sì che tutti i giovani condividano i vantaggi della conoscenza della musica utilizzando il software attualmente a disposizione. Le parti vocali, orchestrali ed in una banda, come pure i brani per tastiere, possono essere accessibili ai musicisti che non conoscono il Braille. "Goodfeel" della Dancing Dots e "Toccata" della Optek Systems sono due programmi di traduzione che producono accurate partiture in Braille contenenti tutto ciò che si trova sulla partitura stampata.


"Sono tornata di recente da una conferenza di trascrittori ed insegnanti tenutasi nello Stato di California, durante la quale ho mostrato ad un gruppo di 26 insegnanti vedenti quanto sia facile leggere la musica in Braille. Appena li ho rassicurati sul fatto che la musica in Braille dispone di sole sette note, le stesse sette note che compaiono in ogni ottava di un pianoforte, si sono tranquillizzati e nel giro dei 90 minuti della conferenza tutti sono stati in grado di leggere la musica per principianti senza problemi. Allo scopo di leggere ulteriori simboli musicali, ogni insegnante ora dispone di un piccolo dizionario di tutti i simboli necessari per i primi 12 livelli scolastici, a parte alcune rare eccezioni, e i loro studenti ciechi otterranno le stesse informazioni in Braille.


"Il Dizionario completo dei Simboli Musicali in Braille da me scritto contiene informazioni sui lavori a livello internazionali iniziati con il Congresso di Colonia del 1888. Fornisce molti particolari su un notevole numero di simboli musicali in Braille (note, valori delle note, simboli delle ottave, pause, annotazioni varie, chiavi, tempi e così via) che non sono mai cambiati dal 1888, grazie ad una serie di convegni e di accordi internazionali.


"Per quanto riguarda la lettura tattile, è destinata a scomparire rapidamente, non appena qualcuno darà a un musicista qualche pagina di musica per violoncello, che normalmente viene scritta con un massimo di quattro diversi simboli di chiave per ogni pagina".


[Fine della Sezione Quattro.]



* SEZIONE CINQUE: SERVIZIO SPECIALE

- TECNOLOGIA DEL LINGUAGGIO.


* IN OGNI MOMENTO, IN OGNI LUOGO, CON OGNI APPARECCHIO.

di Judith Markowitz


Se si domanda a chi lavora nel settore del linguaggio quali sono gli obiettivi di questa industria, molti di loro risponderanno che nel prossimo futuro il linguaggio sarà uno strumento di primaria importanza per l'accesso alla comunicazione ed alle informazioni in ogni momento, in ogni luogo ed utilizzando ogni apparecchio. Aggiungerei che ciò implica il fatto che la comunicazione avverrà in qualsiasi lingua.


Anche se le opinioni su quanto tempo ci vorrà per raggiungere questi importanti obiettivi possono variare, negli ultimi due anni la tecnologia del linguaggio ha compiuto notevoli progressi. Tutte le principali tecnologie del linguaggio e della sintesi vocale hanno fatto enormi passi avanti per quanto riguarda la velocità, l'accuratezza, le dimensioni e la flessibilità.


I progressi più evidenti compiuti nella direzione "in ogni momento, in ogni luogo, con ogni apparecchio" si sono avuti nel riconoscimento vocale automatico (ASR). I sistemi ASR vengono ora utilizzati con successo in situazioni diverse, come gli apparecchi portatili, le automobili, le reti telefoniche pubbliche, i depositi. Queste realizzazioni possono variare da una dozzina di termini ad oltre un milione di nomi propri, possono richiedere strutture di comando e controllo, di dettatura o di dialogo sempre più complesse.


Nell'insieme, la tecnologia è molto più precisa di quanto non fosse un tempo, anche se i rumori e le deviazioni dagli schemi standard del linguaggio (ad esempio se una persona è raffreddata o sta gridando) provocano ancora problemi di rendimento. Il sostegno multilingue è in aumento ed alcuni sistemi comprendono una tecnologia incorporata di identificazione del linguaggio che permette di scegliere la lingua senza problemi.


La tecnologia ripartita, che opera in parte sull'apparecchio ed in parte sulla rete, rappresenta un significativo passo avanti verso l'obiettivo "in ogni momento, in ogni luogo e con ogni apparecchio". Utilizzando un procedimento ripartito, una persona può utilizzare la tecnologia ASR inserita in un apparecchio per leggere un menu, utilizzando un apparecchio computerizzato portatile, oppure comporre un numero di telefono per mezzo della voce. Lo stesso congegno può essere usato per avere accesso alla tecnologia ASR in rete, comprendente apparecchi per la dettatura, servizi informativi ed altri sistemi più vasti e complessi basati sul vocabolario.


La TTS, tecnologia di sintesi testo-linguaggio, è un altro settore che recentemente ha compiuto enormi progressi. Alcuni fra i più recenti sistemi "concatenati" di TTS, che creano i termini collegando o concatenando suoni vocali precedentemente registrati, sono difficilmente distinguibili dalla voce umana. Questi sistemi hanno reso possibile trasmettere notizie, allarmi ed informazioni frequentemente variate alle persone in maniera automatica, in ogni momento, in ogni luogo e con ogni apparecchio. Oggi questi sistemi ad alta qualità sono troppo grandi per essere inseriti in apparecchi portatili, ma si tende ad utilizzare la compressione ed altre tecniche per ridurre le dimensioni dei validi sistemi TTS.


Gli apparecchi biometrici basati sulla voce, il cui sviluppo più diffuso è il riconoscimento vocale per bloccare l'accesso agli utenti non autorizzati, consentono l'accesso ai dati ed ai servizi in ogni momento, in ogni luogo e con qualsiasi apparecchio. Oggi l'accesso avviene principalmente a mezzo telefono, ma si tende a ridurre i modelli vocali a dimensioni adatte all'inserimento nei congegni portatili.


Come accade con la ASR, il rumore costituisce ancora un problema, specialmente quando una persona è registrata su un certo tipo di telefono ma viene autenticata da un altro tipo, ad esempio un telefono cellulare. Le aziende hanno iniziato a inserire alcune situazioni standard di rumore su diversi tipi di canali telefonici. Un'altra importante tendenza è quella di utilizzare "modelli base" ed altre tecniche che modellano le voci dei potenziali utenti.


Il controllo dell'accesso viene inoltre perfezionato tramite la verifica della conoscenza. In alcuni casi viene richiesto alla persona di fornire determinate informazioni (ad esempio il colore preferito o il secondo nome del padre) e queste informazioni vengono autenticate contemporaneamente alla voce parlante. Altri sistemi realizzano l'autenticazione della conoscenza in maniera più discreta, utilizzando una parte del dialogo generico che si svolge fra il sistema o l'operatore e l'utente.


Un altro settore chiave di sviluppo nella tecnologia del linguaggio è quello dei microfoni, che viene spesso trascurato ma costituisce una componente essenziale. Un buon input audio costituisce un grande vantaggio per la ASR e gli apparecchi biometrici basati sulla voce. Un input audio scadente può dare luogo ad una maggior quantità di errori e alla mancata accettazione di una richiesta.


Fra i progressi significativi compiuti nella tecnologia dei microfoni vi sono la tecnologia a distanza e la miniaturizzazione. La tecnologia a distanza può esaminare le voci ad una distanza di 30 cm o più, rendendo opzionale l'utilizzo di cuffie e consentendo l'utilizzo di input vocali per gli apparecchi portatili con sistemi incorporati, ad esempio nelle automobili.


I dispositivi che identificano ed eliminano i rumori da un segnale vengono oggi forniti dai produttori di microfoni, da coloro che sviluppano le tecnologie ASR e dalle aziende per le quali l'eliminazione dei rumori ha una certa importanza. I risultati possono essere eccellenti, specialmente se una persona utilizza un microfono a distanza ravvicinata. Anche nella trasmissione a distanza di input si stanno compiendo rapidi progressi. Ad esempio si sta lavorando moltissimo sulla telematica, modificando i rumori in base alle diverse velocità di lavoro. Sfortunatamente, nel settore dell'eliminazione del rumore dinamico, troppi cuochi rovinano il brodo: quando si utilizza un microfono ad eliminazione del rumore assieme ad un dispositivo ASR ad eliminazione del rumore, il segnale risulta effettivamente peggiore.


L'imprevista variabilità del rumore, ad esempio di quello provocato dai veicoli in transito, continua a rappresentare un problema. Il rumore variabile e gli alti livelli di rumore tuttavia sono un problema anche per gli ascoltatori umani. Per risolvere questo problema bisogna essere informati sui contenuti del dialogo e potrebbe richiedere anche un'elaborazione di immagini, come la lettura labiale, per eliminare ogni ambiguità.


NOTA: La seconda parte di questo articolo apparirà sul prossimo numero e tratterà argomenti come le tecnologie vocali in rete. Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta sulla rivista statunitense "Speech Technology" (Tecnologia del Linguaggio, http://www.speechtek.com/st.mag/index.shtml). La dottoressa Judith Markowitz (http://www.jmarkowitz.com) è direttrice associata di questa rivista ed una valida analista free-lance della tecnologia del linguaggio e della biometria vocale.


[Fine della Sezione Cinque.]



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[Fine del notiziario.]