Notiziario Internazionale sull'Accessibilità


Il notiziario e-mail sugli strumenti tecnologici per persone ipovedenti e non vedenti.

Versione italiana a cura dell'istituto dei ciechi Francesco Cavazza - Bologna


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[Inizio del notiziario].


Numero 21, Settembre 2001



IN QUESTO NUMERO:


Sezione Uno: Notizie

Le immagini iconiche degli attacchi agli Stati Uniti descritte per i ciechi.

I sostenitori della proposta di legge inglese sul copyright cercano di guadagnare tempo, esercitando pressioni per trovare una scappatoia.

Il Pentagono diviene il centro dell'accessibilità fornendo consulenze ad altre 43 agenzie governative statunitensi.

La Reef sta cercando partner per l'accessibilità: l'azienda di software per molteplici canali cerca rivenditori.

Campagna per conoscere l'acromatossia: un appello internazionale.

Notizie in breve: Un aiuto dalla Società Informativa del Dipartimento per il Commercio e l'Industria; il Cercalibri; un tributo al Dr. Lasday.


Sezione due: Fastidi e tribolazioni. L'accesso alle versioni di ogni tipo di software per computer prima del loro lancio sul mercato è di vitale importanza per eliminare i problemi di accesso, ma senza attente considerazioni può ritorcersi contro chi lo usa.


Sezione tre: Le onde sonore invadono l'Europa. Il primo portale web europeo a controllo vocale verrà probabilmente seguito nei prossimi mesi da un'ondata di servizi analoghi provenienti dall'altra sponda dell'Atlantico.


Sezione quattro: La possibilità esiste, ma c'è un prezzo da pagare. Le risposte dei lettori all'inchiesta condotta dal Notiziario Internazionale sull'Accessibilità sul software basato sul riconoscimento vocale.


[Fine dell'indice].



SEZIONE UNO - NOTIZIE.


LE IMMAGINI ICONICHE DEGLI ATTACCHI AGLI STATI UNITI DESCRITTE PER I CIECHI.


Le persone affette da handicap visivi possono tenersi informate sulle ultime notizie ed implicazioni degli attacchi terroristici agli Stati Uniti della settimana scorsa, tramite l'accesso ad un servizio web fornito dal Visually Impaired Computer Users Group (Gruppo di Utenti Informatici con Disabilità Visive), con sede a New York.


Molti membri di questa organizzazione lavoravano alle torri gemelle; fra questi la vice-presidente Vivian Yacu, evacuata e rimasta illesa dopo l'attacco agli edifici. Il sito web http://www.hicom.net/~oedipus/vicug fornisce informazioni accessibili sull'ubicazione degli ospedali e permette ai visitatori di consultare un servizio e-mail che li aggiorni sui problemi relativi alla circolazione.


Il sito è inoltre collegato con un archivio di descrizioni di immagini televisive relative all'attacco. "Molte immagini indimenticabili dell'attacco sono state trasformate in immagini iconiche, che noi ciechi siamo solitamente gli ultimi a conoscere" dice Gregory Rosmaita, il webmaster.


"Immaginate la nuvola di fumo come un pesce grigio di forma ovale che si sporga dall'angolo in alto a sinistra e stacchi con un morso un pezzo della torre di destra a due terzi dal livello del suolo" dice una parte della descrizione del cataclisma che ha colpito il World Trade Centre. Per ulteriori informazioni visitare il sito http://wtc.crysm.net



I SOSTENITORI DELLA PROPOSTA DI LEGGE INGLESE SUL COPYRIGHT CERCANO DI GUADAGNARE TEMPO.


I sostenitori della proposta di legge presentata da un membro del parlamento inglese, volta a legalizzare la produzione di versioni accessibili di materiale digitale senza scopi di lucro, incontreranno i ministri del governo il 26 settembre per promuovere l'approvazione di questa legge.


Per i ciechi e gli ipovedenti, spesso si rende necessario creare versioni alternative del materiale digitale in maniera da permettere loro l'ascolto tramite lettori dello schermo (vedi anche il Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, numero di agosto 2001). Sono in particolare i documenti PDF prodotti da Adobe ed i libri in formato elettronico ad aver bisogno di questo tipo di adattamenti.


I sostenitori della Proposta di Legge Sul Copyright (per Persone affette da Handicap Visivi), in base all'attuale legislazione, sperano che essa sia abbastanza compatibile con i programmi governativi, in modo da ottenere un appoggio formale. In mancanza di questo i sostenitori intendono trovare una "via indiretta" per influire sull'iter parlamentare in prima lettura presso la Camera dei Lord, secondo David Mann, portavoce del RNIB.


Secondo Mann questa proposta di legge, presentata da Rachel Squire, membro laburista del Parlamento, "lascia agli autori ed agli editori la responsabilità di richiamare (o eventualmente citare in giudizio) le persone, se ritengono che una particolare attività confligga con i loro interessi legittimi". Alcuni temono che i programmi governativi si rivelino ancora più complicati.


In occasione dell'incontro, il Governo sarà rappresentato da Melanie Johnson (http://www.welwyn-hatfield-labour.fsnet.co.uk), membro del Parlamento e sottosegretario di stato che si occupa di concorrenza, consumatori e mercati presso il Dipartimento per il Commercio e l'Industria.


* La casa editrice inglese Penguin Books (http://www.penguin.co.uk), leader del settore, ha annunciato lo scorso mese il suo programma di lancio di libri elettronici in formato Adobe e Microsoft. Il loro livello di accessibilità deve ancora essere determinato.



IL PENTAGONO DIVIENE IL CENTRO DELL'ACCESSIBILITA'.


L'anno scorso, 43 agenzie governative statunitensi hanno ricevuto attrezzature e consulenza per l'accessibilità dal CAP (Computer/Electronic Accommodations Programme - Programma di Facilitazione Informatico-elettronica) del Dipartimento della Difesa.


Nell'ottobre 2000, il Congresso aveva chiesto a questo ente di iniziare ad evadere le richieste di fornitura dei suoi servizi di tecnologia assistiva da parte di impiegati di agenzie governative esterne al Dipartimento della Difesa. Contemporaneamente il bilancio annuale del CAP era stato aumentato a 2,5 a 4,5 milioni di dollari affinché esso potesse gestire i costi addizionali.


Si ritiene che le richieste dei servizi del CAP aumenteranno man mano che le agenzie governative inizieranno ad applicare la Sezione 508, una legge promulgata in giugno che le obbliga a fornire tecnologie di accesso all'informazione ai loro impiegati.


Nel frattempo, per rendere maggiormente noti gli obblighi previsti dalla Sezione 508, il Centro di Informazioni sulle Facilitazioni Tecnologiche del Governo Statunitense ha riorganizzato il suo sito web con informazioni sulla 508: http://www.section508.gov



LA REEF STA CERCANDO PARTNER PER L'ACCESSIBILITA'.


La Reef, un'azienda di software globale per uffici via Internet, sta cercando per la sua attività alcuni partner specializzati in accessibilità, come il vicepresidente Jack Berkowitz ha comunicato questa settimana al Notiziario Internazionale sull'Accessibilità.


La Reef (http://www.reef.com) spera di trovare nuovi partner internazionali interessati alla rivendita di Reef EveryWare, che fornisce l'accesso ad Internet in modalità diverse a seconda delle preferenze e dei metodi di accesso degli utenti.


Attualmente, l'unico partner dell'azienda nel settore dell'accessibilità è WebABLE, una società con sede negli Stati Uniti che fornisce consulenze e software (http://www.webable.com). Mike Paciello, il suo fondatore, afferma: "Il motore di ricerca della Reef ci sta fornendo un sostegno nel processo di sviluppo; senza di esso avremmo avuto bisogno di molto più tempo per produrne uno".


Paciello dice che la WebABLE sta ora modificando il suo sito web per dare visibilità ad EveryWare prima di iniziare a lavorare su due o tre progetti che richiedono l'impiego di questo software.



CAMPAGNA PER CONOSCERE L'ACROMATOSSIA.


Due nostri lettori italiani, Elisabetta e Gianni Luchetta, stanno creando un network di supporto per le persone affette da acromatossia, una rara malattia congenita, e desiderano rendere noto il loro lavoro in attesa del previsto convegno mondiale su questa patologia.


Questa malattia colpisce soltanto una persona su 33.000 ed è pertanto assai poco conosciuta e spesso erroneamente diagnosticata da diverso optometristi. Per coloro che ne soffrono, fra i quali Lorenzo, il giovane figlio dei Luchetta, la vita può essere molto difficile, dato che la malattia causa cecità in presenza di luce solare e forte diminuzione della vista.


L'Associazione degli Acromatici Italiani è interessata a contattare tutti coloro che soffrono di questa malattia, in modo da catalogare e comprendere le loro necessità e garantire un aiuto.


Per ulteriori informazioni, compreso un commovente racconto personale delle esperienze di Lorenzo, è possibile consultare il contributo dato dai Luchetta al Comitato Temporaneo del Parlamento Europeo sulla Genetica Umana, presso il sito http://www.europarl.eu.int/comparl/tempcom/genetics/contributions/contri_acromati.pdf, in lingua italiana ed inglese. I documenti sono in formato pdf; per una versione in normale file di testo o per prendere contatti, inviare una e-mail a: giluche@tin.it



NOTIZIE IN BREVE:


UN AIUTO DAL DTI: Il sito web "UKISHELP" del DTI (Dipartimento per il Commercio e l'Industria), volto a promuovere la partecipazione ai programmi della Società Informativa della Commissione Europea da parte del Regno Unito, ha lanciato una nuova versione priva di cornici e di grafica, presso http://www.ukishelp.co.uk


PROBLEMA DIABETE: Un lettore del Notiziario ci scrive per chiedere ai diabetici ciechi che utilizzano un "glucosimetro" o monitor parlante per individuare la presenza di zucchero nel sangue, se tale strumento sia realmente efficace e valga il suo attuale costo di 500 sterline inglesi. Vi preghiamo di inviare una e-mail all'indirizzo dan@headstar.com con le vostre esperienze ed i vostri consigli.


IL CERCALIBRI: La Biblioteca Internazionale dei Ciechi (http://www.nlbuk.org) lancerà in dicembre un sistema di ricerca testi chiamato "Il Cercalibri", che fornirà ad ogni lettore suggerimenti sui libri più adatti. Una versione sperimentale è reperibile presso il sito http://www.forager.co.uk/nlb.


UN TRIBUTO AL DR. KASDAY: Nel nostro ultimo numero abbiamo parlato dello speciale riconoscimento concesso al dr. Leonard Kasday, dell'Istituto delle Disabilità presso l'Università di Temple, Filadelfia, da parte della ICAES (International Coalition of Access Engineers and Specialists - Associazione Internazionale degli Ingegneri e Specialisti dell'Accessibilità). Il dr. Kasday è purtroppo defunto all'inizio dell'anno ed il tributo a lui dedicato da Michael Burks del Centro Internazionale delle Risorse per la Disabilità su Internet è reperibile presso il sito http://www.icdri.org/passing_of_len_kasday.htm


[Fine della Sezione Uno.]



SEZIONE DUE: ANALISI

- BETA TEST.


FASTIDI E TRIBOLAZIONI.

di Phil Cain phil@headstar.com


Fornire ai disabili utenti di computer l'accesso alle versioni di ogni tipo di software per computer prima del loro lancio sul mercato è di vitale importanza per permettere ai programmatori di eliminare i piccoli problemi di accesso anche all'ultimo momento.


Il mese scorso AOL, il provider di servizi online, è diventato uno dei principali produttori di tecnologia impegnato a cercare persone affette da handicap visivi da impiegare come beta testers. AOL spera che questi beta testers possano dare consigli, anche all'ultimo momento, per rendere il suo nuovo software abbastanza accessibile da ottenere l'approvazione da parte della Federazione Nazionale Statunitense dei Ciechi (http://www.nfb.org) entro novembre. Se tale approvazione non verrà ottenuta la Federazione riprenderà l'azione legale contro AOL, sospesa lo scorso novembre.


Pur avendo preso coscienza delle esigenze di accessibilità, l'azienda ha scoperto con sgomento che molti accessi ad Internet non sono assolutamente compatibili con essa. Questi problemi sono venuti a galla in maniera imbarazzante quando una lettera aperta ampiamente diffusa, che invitava ad effettuare un beta test sul suo nuovo software, è stata accolta con derisione da alcuni membri delle mailing lists relative ai problemi di accessibilità ai computer.


Molti sono preoccupati dal fatto che AOL chieda ai collaudatori di far parte del servizio AOL, compilando moduli di partecipazione e comunicando i numeri delle loro carte di credito. Molti si sono domandati perché venissero richieste queste informazioni dato che la fase di test avrebbe dovuto essere gratuita.


Katie Haritos-Shea, che si occupa di accesso ad Internet, afferma che gli adempimenti per la registrazione richieesti da AOL erano un esempio di come l'azienda ignorasse che il 70% dei disabili negli Stati Uniti è disoccupato e di conseguenza è improbabile che possieda un numero di carta di credito. Secondo Haritos-Shea, l'unico sistema per AOL di ottenere il rispetto da parte della comunità dei disabili sarebbe quello di assumerne alcuni che si occupino di accessibilità. "E' un autentico lavoro", dice.


Un'eco di queste parole è riscontrabile nei commenti di David Poehlman, consulente per l'accesso ad Internet: egli afferma che è importante che le aziende non utilizzino la procedura di beta test per risolvere problemi che avrebbero dovuto essere affrontati dagli impiegati di AOL. "Il test di accessibilità dovrebbe servire più a scoprire eventuali difetti che non a risolvere il problema dell'accessibilità di un dato software. Questo problema avrebbe dovuto essere già stato risolto internamente grazie ad appropriate procedure e test di sviluppo".


Poehlman afferma inoltre che "il beta test dovrebbe essere utilizzato indipendentemente dal servizio per cui un dato software viene testato". Nel caso di AOL, egli dice, ciò significherebbe che i collaudatori dovrebbero poter testare il software senza essere costretti a compilare moduli di servizio. Ma Poehlman fa anche presente che tutto questo scalpore da parte del pubblico relativamente al beta test di AOL avrebbe potuto essere evitato: "E' importante che i collaudatori beta vengano convocati senza pubblicità e che si impegnino per iscritto a non divulgare informazioni".


Curtis Chong, direttore per le tecnologie presso la Federazione, sottolinea l'importanza, da parte delle aziende di software, di comprendere che a volte è troppo presto per effettuare un test beta sull'accessibilità. Secondo Chong, la Microsoft gli aveva chiesto anni fa se la Federazione fosse interessata a collaudare le versioni future del sistema operativo di Windows per l'accessibilità. "Ho detto alla Microsoft che non ci interessava" racconta Chong, "soprattutto perché non esisteva alcuna tecnologia di accesso allo schermo compatibile con quelle versioni" del software.


Capita spesso che la maggior parte dei beta testers alla ricerca di difetti di accesso nei principali prodotti software, decidano di collaudarli nel loro tempo libero, semplicemente perché le loro vite dipendono da questi prodotti ed essi vogliono renderli più adatti alle loro esigenze.


Il pericolo consiste, data la mancanza di attenzione per l'accessibilità, soprattutto in passato, nell'aver costretto molte persone affette da handicap a trovare alternative ai principali pacchetti di software, con scarso interesse da parte loro per il test di accessibilità di nuove versioni. Perché questa situazione cambi, le aziende di software dovranno dimostrare che d'ora in poi si occuperanno attivamente dell'accessibilità anziché considerarla un dettaglio insignificante.


* Nel nostro prossimo numero: la risposta di Debbie Fletter, Direttore dell'Accessibilità di AOL.


[Fine della Sezione Due.]



SEZIONE TRE: TECNOLOGIA

- PORTALI VOCALI.


LE ONDE SONORE INVADONO L'EUROPA.

di Dan Jellinek dan@headstar.com


Il lancio, avvenuto il mese scorso, del primo portale web europeo a controllo vocale completo, "echok" (http://www.eckoh.com - vedi Notiziario Internazionale sull'Accessibilità, agosto 2001), verrà probabilmente seguito nei prossimi mesi da un'ondata di servizi analoghi provenienti dall'altra sponda dell'Atlantico, dove attualmente sono in fase di sviluppo.


Vi sono svariate organizzazioni che già tentano assai attivamente di inserirsi nel mercato aziendale statunitense, fra cui BeVocal (http://www.bevocal.com), Tell Me (http://www.tellme.com), HeyAnita (http://www.heyanita.com) ed OnStar (http://www.onstar.com) che ha lanciato un servizio di portale vocale completo, con una voce che si collega ai vari servizi ed un accesso ad Internet ad attivazione vocale.


"Ho il sospetto che l'Europa, nel complesso, sia in ritardo di perlomeno 18 mesi rispetto agli Stati Uniti in questo settore" dice Bob McDowall, consulente aziendale e tecnologico della Bloor Research. "Tuttavia, questo divario probabilmente si ridurrà quando le aziende statunitensi introdurranno i loro servizi in Europa più rapidamente. L'Europa mediterranea probabilmente fornirà lo sviluppo più avanzato a breve e medio termine a causa dell'avversione nei confronti del mouse e della tastiera da parte di parecchie aziende".


Egli afferma che, in generale, la tecnologia del riconoscimento vocale è notevolmente progredita negli ultimi due-tre anni. Le principali sfide da affrontare ora riguardano il modo di rendere accessibili le informazioni tramite la voce.


"E' possibile effettuare velocemente e facilmente una selezione su una schermata di testo, ma i portali vocali devono ancora trovare un sistema ottimale per permettere agli utenti di muoversi rapidamente su un menu o spostarsi rapidamente da una sezione all'altra".


Egli afferma che le tecnologie vocali non sono applicabili universalmente, ma si prestano in maniera particolare all'accesso ad informazioni brevi e accurate in risposta a domande precise. "Questo tipo di informazioni va bene per l'uso o l'applicazione immediata e la sua natura non si presterà ad analisi o riflessioni. Credo che la personalizzazione di queste informazioni non comporterà alcun vantaggio reale".


Negli Stati Uniti uno dei principali leader nel settore di questi servizi è AOL, con il suo sistema AOLbyPhone (http://www.aol.com/anywhere/aolbyphone_non.adp) per l'accesso ad e-mail, bollettini metereologici, informazioni finanziarie ed altri servizi. Questo sistema ha recentemente vinto un premio editoriale messo in palio dalla rivista Speech Technology magazine (http://www.speechtechmag.com) con sede negli Stati Uniti, anche se attualmente non è prevista la sua importazione in Europa.


L'altro settore principale di servizi a controllo vocale per uso generale consiste nell'accesso alla gamma in continua espansione dei sofisticati servizi offerti dai telefoni cellulari e da altri strumenti portatili di comunicazione, come l'invio di messaggi di testo e la gestione di un'agenda indirizzi.


Esistono anche servizi ad attivazione vocale che permettono alle persone di interagire con i loro cellulari, come ad esempio Wildfire (http://www.wildfire.com), che per un certo periodo è stato disponibile sia negli USA che in Europa.


Nel Regno Unito il gestore di telefonia cellulare Orange ha all'incirca 40.000 clienti che utilizzano questo servizio, le cui caratteristiche più note sono la chiamata ad attivazione vocale e l'invio di messaggi per mezzo della voce.


In questa interessante interazione di telefonia ed Internet, gli sviluppi previsti per Wildfire comprendono la possibilità di interagire con gli stessi servizi per mezzo della voce, della rete o dell'invio di e-mail, a seconda delle preferenze.


"La voce è un sistema di accesso valido ma non sempre appropriato" dice Mike Hartnett, direttore della pianificazione commerciale di Wildfire. "Ad esempio, se ho un servizio che mi mette a disposizione il calendario, è probabile che desideri inserire le informazioni basilari tramite un'interfaccia basata sulla rete, perché quel tipo di informazioni viene inserito meglio in questo modo. Tuttavia, quando sono al telefono cellulare e non ho accesso alla rete e ricevo un promemoria vocale riguardante un dato avvenimento, dovrei essere messo in grado di riconoscere o anche cambiare quel dato sul calendario per mezzo della voce".


"Quello che dobbiamo fare è lavorare sugli scenari per fornire l'accesso più flessibile ed appropriato per ogni singolo utente ad ogni singolo momento".


Gli altri sviluppi in programma comprendono una maggior estensione delle possibilità di personalizzazione amichevole da parte del cliente. Ad esempio, quando si inizia a lavorare con Wildfire, il programma aiuta l'utente ad apprenderlo e ad utilizzare i suoi servizi. Man mano che ci si familiarizza, i suggerimenti iniziali vengono eliminati consentendo una maggior velocità ed efficienza.


Inoltre, agendo in maniera da rendere il servizio direttamente concorrenziale con i provider "a portale vocale", Wildfire sta anche lavorando ad un'estensione che permetta un accesso alla rete completamente ad attivazione vocale. Tale estensione dovrebbe essere resa disponibile tramite Orange per la fine del 2002.


Un altro sistema ad attivazione vocale per i telefoni cellulari, appositamente studiato per le esigenze delle persone affette da handicap visivo, è TALX (http://www.talx.de/intex_e.htm), un software che permette agli utenti di avere accesso a tutte le funzioni avanzate del Nokia communicator, come l'invio di messaggi e l'accesso ad Internet utilizzando comandi vocali.


L'azienda è tedesca: Torsten Brand, co-fondatore di TALX cieco egli stesso, dichiara che adesso ne esiste una versione inglese perfettamente funzionante. L'azienda ha trovato distributori in Germania, Italia, Svezia e Belgio ma sta ancora cercando un partner in Gran Bretagna per la distribuzione e la traduzione dell'intero manuale per l'utente. Brand afferma che TALX spera di pubblicare una nuova versione per il Nokia Communicator 9210 nel secondo trimestre del 2002.


Così, mentre l'Europa recupera il suo svantaggio sugli USA in questo importante settore, si prevede un futuro luminoso per l'accesso vocale ad Internet ed alle comunicazioni personali. "In linea di principio, l'accesso ad Internet dovrebbe essere molto più facile tramite la voce che non con il mouse, la tastiera e lo schermo del computer" dice Bob McDowall. "Inoltre, questo sistema favorisce le possibilità di accesso alla rete per un numero assai superiore di persone, sia dal punto di vista geografico che demografico". Questa espansione sicuramente consentirà una maggior facilità di accesso per i ciechi e gli ipovedenti.


[Fine della Sezione Tre.]



SEZIONE QUATTRO: LE RISPOSTE DEI LETTORI

- RASSEGNA DEI SOFTWARE.


LA POSSIBILITA' ESISTE, MA C'E' UN PREZZO DA PAGARE.


Abbiamo ricevuto molte risposte dai nostri lettori relativamente alla richiesta, pubblicata sul numero scorso, di Gill Burrington della Burrington Partnership, che chiedeva consigli su un software di riconoscimento vocale che offrisse la possibilità di scrivere testi sotto dettatura e di navigare in Internet, un programma "che armonizzasse tutte queste funzioni e non fosse eccessivamente costoso".


Pete Gurney ci ha scritto per informare che "Esiste una versione scontata del software Office accessibile e gratuito, si chiama 'EasyOffice' e costa meno di 40 dollari, presso la e-press (http://www.e-press.com).


"Sia la versione gratuita che quella scontata permettono di controllare il proprio computer e di navigare in rete per mezzo della voce. La versione scontata tuttavia, comprende due modalità di "Riconoscimento Vocale Facilitato", una per i computer più lenti e l'altra a dettatura continua che richiede un processore di almeno 600 megahertz. Questa versione comprende anche un facile programma di creazione di siti web e un programma per la lettura dei codici a barre. Pare che fra qualche settimana l'azienda inglese Dixons inizierà la vendita di questo pacchetto scontato".


La maggior parte dei nostri lettori consiglia il sistema NaturallySpeaking della Dragon Systems (http://www.dragonsys.com). Pratik Patel, Direttore della Progettazione dei Servizi di Tecnologia Assistiva della CUNY, ci dice: "Ciò che la vostra lettrice vuole, è un sistema simile a quello che vediamo in Star Trek. Un sistema di riconoscimento vocale completamente funzionale è attualmente allo studio; ma ci vorranno ancora dai cinque ai dieci anni perché sia commercializzabile".


"Attualmente le prestazioni migliori sono offerte dal sistema NaturallySpeaking della Dragon; ma a causa della necessità di integrare la sua tecnologia con altri programmi è difficile ottenere risultati ottimali".


"Sia NaturallySpeaking, sia ViaVoice, il software di riconoscimento vocale della IBM (http://www-4.ibm.com/software/speech), sia il sistema Voice XPress della Lernout & Hauspie (http://www.lhsl.com/voicexpress) sono ampiamente basati sui moduli del programma Microsoft Active Accessibility, che forniscono loro le informazioni necessarie per i diversi programmi. Nonostante le pretese della Microsoft, Active Accessibility non è molto utilizzato dai programmatori nella realizzazione di nuovo software immesso sul mercato".


"Inoltre, nessuno dei tre software di riconoscimento vocale che abbiamo citato permette all'utente di leggere tutte le caratteristiche dei sistemi operativi, come le finestre di dialogo. Per poterlo fare, l'utente deve procurarsi JAWS for Windows dalla Henter-Joyce (http://www.hj.com/JAWS/JAWS.html) ed un ulteriore programma denominato "JawBone" di una terza società, la Next Generation Technologies (http://www.ngtvoice.com/software/jawbone). JawBone funge da interfaccia fra JAWS e la versione professionale di NaturallySpeaking".


"Il costo complessivo dei tre programmi ammonta a circa 2.100 dollari. E come se non bastasse, Gill sarà costretta ad aumentare la memoria RAM del suo computer fino a 256 MB almeno".


"Fra le migliori possibilità offerte da NaturallySpeaking troviamo una maggior accuratezza del riconoscimento vocale. Con una formazione adeguata è possibile ottenere una precisione del 96-98%. Anche questo però ha il suo costo. Occorrono almeno 20 ore di formazione con un formatore che spieghi tutte le sfumature del software, ma io consiglierei agli utenti almeno altre 40 ore di formazione per impadronirsi pienamente di queste tecniche".


Fra gli altri sostenitori di Dragon ci ha scritto Sam Howie, che suggerisce a Gill di fare dapprima degli esperimenti con una copia demo, mentre Bill Klein di SoVerNet nel Vermont (http://www.sover.net), ha scritto: "Sono il presidente di una multinazionale in rapida ascesa. La mia posizione mi obbliga ad utilizzare svariati programmi assai diversificati e a procedere a parecchie "dettature" a MS Excel, Word ed Outlook Express, tanto per nominarne alcuni".


"Io sono cieco. Ho utilizzato Dragon per cinque anni e senza di lui sarei perduto. Utilizzandolo insieme al mio screen reader, posso fare quasi tutto ciò che voglio. Ho scoperto che i limiti di Dragon dipendono da chi lo utilizza: più lo si usa, più il programma migliora, come pure la capacità di utilizzarlo. Ci sono numerose caratteristiche di navigazione, come i comandi per l'apertura e la chiusura di un file, e la sua velocità dipende dalla richiesta dell'utente".


"Gran parte della mia corrispondenza richiede un linguaggio tecnico e una terminologia scientifica e può capitare di tanto in tanto che Dragon non riconosca qualche parola. L'utente deve pronunciare il termine, prima lettera per lettera e poi per intero, ed il termine viene memorizzato dal sistema. Non ho mai avuto bisogno di aiuto".


Anche Rick Williams si è schierato con Dragon: "Io utilizzo NaturallySpeaking Professional in collegamento con JAWS tramite JawBone. Il pacchetto permette una dettatura velocissima e legge bene. Posso anche dettare direttamente a Word e ad Outlook Express (non funziona benissimo, perché è tarato per lavorare su Outlook), ed il programma è facile da personalizzare".


"Ci sono diverse aziende che forniscono questo pacchetto e la formazione per chi lo utilizza, fra cui la Bdf Solutions (http://www.bdf-solutions.co.uk )".


Gill Burrington ha gradito moltissimo tutte queste risposte così esaurienti e valide. Ci ha detto: "Ora mi sono chiare due cose: primo, una soluzione a basso prezzo non esiste. Secondo, la scelta è molto ristretta".


"Recentemente sono andata a una conferenza a Washington e ho ottenuto altre informazioni utili. Il primo software che ho scoperto è stato ZoomText (http://www.aisquared.com) che costa circa 450 dollari (430 sterline in Gran Bretagna) ed offre un ingranditore integrato per lo schermo ed un lettore di schermo".


"Sono tornata a casa con una copia demo e ho tentato di installare il programma, ma il mio sistema si è bloccato. Il suo utile helpdesk mi ha spiegato che ciò era dovuto al fatto che non possiedo una scheda grafica accelerata".


"Un altro programma per me nuovo era OPENBook della Arkenstone, che costa 675 sterline (http://www.arkenstone.org/main.html). Il programma offre una sintesi vocale e un dispositivo di lettura Braille tramite uno scanner, pertanto può essere utile per leggere articoli di giornale o le bollette che mi arrivano per posta con una frequenza davvero deprimente! Tuttavia le utili informazioni contenute sul sito della Arkenstone mi hanno dimostrato che il mio scanner, vecchio di quattro anni, non è adeguato".


"Tenendo conto di tutto ciò, sto pensando seriamente ad aggiornare tutti questi elementi. Dovrei comprare le versioni più avanzate che posso permettermi, ma il loro costo complessivo è scoraggiante".


"Indipendentemente dalle decisioni che prenderò, sono enormemente grata a tutti coloro che hanno risposto alla mia richiesta di aiuto. So bene che avrei potuto rivolgermi ad un consulente di una delle organizzazioni specializzate nell'aiuto alle persone con handicap visivi, ma sapere quello che pensa chi realmente utilizza i prodotti mi sarà di grandissimo aiuto".


Nota sulle lingue disponibili:


Molte fra le tecnologie per il riconoscimento vocale citate in questo articolo sono disponibili, o lo saranno entro breve tempo, in diverse lingue.


EasyOffice attualmente è disponibile soltanto in Inglese Canadese, ma altre versioni sono previste per i prossimi mesi. Dragon NaturallySpeaking è disponibile in inglese, spagnolo, francese e italiano. ViaVoice della IBM attualmente è disponibile unicamente in inglese americano, ma per la fine dell'anno sono previste versioni in inglese britannico, francese, italiano, portoghese, giapponese, cinese tradizionale e cinese semplificato.


Voice Xpress è disponibile nelle versioni in inglese americano, inglese britannico, francese, olandese, spagnolo e tedesco.


Eloquence, la sintesi vocale software fornita con JAWS, è disponibile in inglese americano e britannico, finlandese, francese, tedesco, italiano, portoghese, portoghese brasiliano, russo, spagnolo castigliano e spagnolo latino-americano.


La versione internazionale di ZoomText esiste in inglese, spagnolo, francese, tedesco e italiano.



[Fine della Sezione Quattro.]



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